Esclusiva

Gennaio 13 2024.
 
Ultimo aggiornamento: Gennaio 15 2024
L’Italia al voto: una mappa delle elezioni del 2024

Cinque regioni eleggeranno governatore e consiglio regionale, quasi la metà dei comuni italiani cambierà il sindaco. Una scheda delle candidature

Il 2024 sarà l’anno con più elezioni della storia. Si voterà in 76 Paesi di tutto il mondo, dagli Stati Uniti alla Russia, passando per India, Regno Unito, Taiwan e Messico. Inoltre, dal 6 al 9 giugno i cittadini dei 27 Stati membri dell’Unione Europea andranno alle urne per il rinnovo dell’Europarlamento. Un test importante per il futuro dell’Europa e per il governo di Giorgia Meloni, con i tre partiti di maggioranza che a Strasburgo fanno parte di gruppi parlamentari diversi. Fratelli d’Italia (FdI) appartiene al Partito dei Conservatori e dei Riformisti Europei (Pcre), di cui Giorgia Meloni è presidente, la Lega è nel gruppo Identità e Democrazia (Id), assieme al Rassemblement National di Marine Le Pen e ad Alternative für Deutschland, mentre Forza Italia è membro del Partito Popolare Europeo (Ppe).

In Italia saranno molte le scadenze elettorali. Si svolgeranno le elezioni regionali in Sardegna, Abruzzo, Basilicata, Piemonte e Umbria, mentre più di 3700 comuni – di cui 27 capoluoghi di provincia e 6 di regione – cambieranno sindaco e consiglio comunale. In totale saranno circa 20 milioni gli italiani chiamati al voto. In questa scheda analizziamo gli schieramenti e le candidature per le elezioni regionali e comunali in programma per il 2024.

L’Italia al voto: una mappa delle elezioni del 2024

Le elezioni regionali del 2024

Sardegna

I sardi voteranno per il consiglio regionale e per il governatore domenica 25 febbraio 2024. A due giorni dalla scadenza per il deposito dei simboli delle liste, il centrodestra non riesce a trovare una candidatura unitaria. La Lega sostiene quella di Christian Solinas, esponente del Partito d’Azione sardo e governatore uscente, mentre Fratelli d’Italia preferisce Paolo Truzzu, sindaco di Cagliari (FdI). Secondo Andrea Crippa, vicesegretario della Lega, è fondamentale «garantire la continuità», ma i meloniani sono irremovibili. Salvini potrebbe essere costretto a fare un passo indietro per conservare la candidatura di un leghista alle regionali del Veneto del 2025.

Il Partito Democratico (Pd) e il Movimento 5 Stelle (M5S) hanno ufficializzato la candidatura di Alessandra Todde, deputata pentastellata. Nelle file del centrosinistra, la Coalizione sarda (appoggiata da +Europa e liste locali) sostiene Renato Soru, fondatore di Tiscali ed ex governatore dal 2004 al 2009. Dall’alleanza si sono sfilati i Progressisti, guidati dall’ex sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, che dopo aver contestato la modalità della candidatura di Todde sono rientrati nel campo largo Pd-M5S. Un primo sondaggio dell’istituto Piepoli realizzato a ottobre vedeva Todde prima per indice di gradimento (al 20%), seguita da Solinas e Truzzu (entrambi al 14%).

Abruzzo

La prima regione a ufficializzare la data delle elezioni è stata l’Abruzzo, dove i cittadini andranno alle urne domenica 10 marzo. Il centrodestra sosterrà il presidente uscente Marco Marsilio, esponente di Fratelli d’Italia. L’opposizione forma un “campo largo” attorno a Luciano D’Amico, professore di economia ed ex rettore dell’Università di Teramo. Nella coalizione Patto per l’Abruzzo rientreranno, oltre a Pd e M5S, anche l’alleanza Verdi e Sinistra, Azione, Italia Viva e liste civiche.

Basilicata

Non c’è ancora una data per le elezioni regionali in Basilicata, che potrebbero svolgersi il 7 o il 14 aprile. L’attuale governatore è Vito Bardi, ex generale della Guardia di Finanza e membro di Forza Italia. Su di lui dovrebbe convergere tutto il centrodestra, anche se Fratelli d’Italia e Lega potrebbero mettere in discussione la sua candidatura. «Se saltasse la conferma di Solinas in Sardegna andrebbero riaperti i giochi anche nelle altre regioni», ha detto Andrea Crippa, numero due del Carroccio. Una linea confermata dal leader Salvini alla trasmissione Porta a Porta: «È chiaro che se cambiamo in Sardegna cambiamo anche in Basilicata o in Abruzzo. Cambiamo qui, cambiamo là». Nel caso dovesse rinunciare a Solinas, il Carroccio è pronto a proporre in Basilicata il nome di Pasquale Pepe, ex senatore leghista non rieletto, oggi sindaco di Tolve e coordinatore regionale. Di tutt’altro avviso Antonio Tajani, presidente di Forza Italia, che ha ribadito come la conferma della candidatura di Bardi non sia in dubbio.

Il Partito Democratico ha già definito il sostegno ad Angelo Chiorazzo, fondatore della cooperativa Auxilium e vicepresidente del Potenza calcio. Indicato dal movimento Basilicata Casa Comune, composto da cattolici democratici, Chiorazzo ha ottenuto l’endorsement di alcuni esponenti del Pd, come l’ex sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, e l’ex governatore della Basilicata, Filippo Bubbico. La candidatura dell’imprenditore non scalderebbe però il Movimento 5 Stelle. Lunedì i vertici regionali dei due principali partiti d’opposizione si sono incontrati, senza però raggiungere l’intesa. Liste minori starebbero creando un terzo polo pronto a inglobare i pentastellati nel caso di rottura con i democratici.

Piemonte

Anche nel caso del Piemonte non è stata fissata una data per le regionali, ma è probabile che si terranno in concomitanza con le Europee, a giugno. Molti i dubbi sui candidati, l’unico nome certo è quello di Alberto Cirio di Forza Italia, governatore in carica. Pd e Movimento 5 Stelle vorrebbero creare un fronte comune, ma l’accordo è ancora lontano. La prossima riunione fra le parti è fissata per mercoledì 17 gennaio.

Umbria

I seggi in Umbria dovrebbero aprire a ottobre, quando scadrà il mandato di Donatella Tesei, governatrice esponente della Lega. Salvini punta a ricandidarla, ma non ha ancora ottenuto la conferma dagli altri partiti della maggioranza. Esponenti di Fratelli d’Italia hanno proposto il nome di Andrea Romizi, sindaco di Perugia, ma nelle ultime ore salgono le quotazioni di Paola Agabiti, assessora umbra appena entrata nel partito.

L’unico candidato ufficiale in Umbria è Riccardo Corridori di Alternativa Popolare, il partito del sindaco di Terni Stefano Bandecchi, mentre sembra impossibile un’alleanza fra Pd e Movimento 5 Stelle. Il partito di Giuseppe Conte ha infatti deciso, insieme con Alleanza Verdi e Sinistra, di sospendere le trattative con i democratici «fino a che non sarà fatta assoluta chiarezza su ipotetici accordi con il partito di Stefano Bandecchi».

Elezioni comunali del 2024

Le elezioni comunali nel 2024 chiameranno alle urne gli abitanti di 27 capoluoghi di provincia, di cui 6 capoluoghi di regione:

Bari

Il sindaco uscente, Antonio Decaro, non potrà candidarsi per il limite dei due mandati. Il Pd sta cercando un nome che possa mettere d’accordo la coalizione, composta da Sinistra Italiana (SI), Azione, Europa Verde, Popolari, Psi e Socialdemocratici. Il partito di Schlein propone dei gazebo con tre candidati: il deputato Marco Lacarra e gli assessori Paola Romano e Pietro Petruzzelli. Il M5S e SI appoggiano l’avvocato penalista Michele Laforgia. Il centrodestra è ancora alla ricerca di un candidato condiviso.

Cagliari

L’ex sindaco Massimo Zedda è pronto a candidarsi con i Progressisti ed è disposto a partecipare alle primarie del centrosinistra, mentre Pd e M5S devono prima decidere come gestire la sfida delle regionali. Paolo Truzzu, attuale primo cittadino di Cagliari in quota FdI, potrebbe essere il candidato per il centrodestra, ma circola anche il nome di Giuseppe Farris, avvocato ed ex consigliere comunale di Forza Italia.

Campobasso

Il comune è guidato dalla vicesindaca Paola Felice, perché Roberto Gravina, vincitore delle elezioni del 2019, è diventato consigliere regionale. Il centrodestra e il centrosinistra non hanno ancora deciso chi candidare, mentre per Costruire Democrazia correrà l’avvocato Pino Ruta.

Firenze

Il sindaco uscente Dario Nardella (Pd) dovrà lasciare Palazzo Vecchio dopo dieci anni e non si potrà ricandidare. Il centrosinistra è diviso: i democratici vorrebbero Sara Funaro, assessore all’Educazione nella giunta Nardella, mentre Italia Viva ha candidato Stefania Saccardi. Il Movimento 5 stelle sta pensando a Tomaso Montanari, storico dell’arte e rettore dell’Università per stranieri di Siena. Il centrodestra unito punta su Eike Schmidt, nuovo direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte di Napoli e già direttore del Museo degli Uffizi. La sua candidatura non è ancora ufficiale, ma lo storico dell’arte, che ha da poco preso la cittadinanza italiana, potrebbe sciogliere la riserva nei prossimi giorni.

Perugia

Come a Firenze, anche a Perugia il limite dei due mandati consecutivi impedisce al sindaco uscente, Andrea Romizi (FI), di ricandidarsi. Il centrodestra sembra aver identificato come successore l’assessore Margherita Scoccia. Alternativa Popolare, il partito del sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, propone l’ex calciatore biancorosso Davide Baiocco, ma è un’idea anche Serse Cosmi, ex allenatore di Serie A, che ha dichiarato che non correrà per il Pd. Il centrosinistra potrebbe optare per le primarie: in pole c’è il consigliere Marko Hromis. Azione potrebbe candidare Giacomo Leonelli.

Potenza

L’avvocato Pierluigi Smaldone, 34 anni, oggi consigliere comunale di minoranza, è il candidato sindaco del progetto politico “Potenza Ritorna”. La coalizione di centrosinistra non riesce a convergere su un nome comune. Il centrodestra ancora non ha trovato l’accordo sul candidato e cerca una soluzione per le elezioni regionali. Un potenziale candidato potrebbe essere l’assessore regionale Alessandro Galella, in quota Fratelli d’Italia.

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