Esclusiva

Gennaio 21 2024
Apre un Burger King nel benzinaio abbandonato

L’apertura di un nuovo ristorante della catena americana ha diviso i residenti sui gruppi social di Monteverde fra contrari e favorevoli

A Monteverde Nuovo, quartiere di Roma, al posto del rudere di un benzinaio, chiuso da dieci anni e abbandonato al degrado, ha aperto un Burger King. Il nuovo ristorante della seconda catena di fast food più famosa del mondo ha aperto all’incrocio fra via dei Colli Portuensi e circonvallazione Gianicolense, a pochi passi da Villa Doria Pamphilj, la più grande area verde della capitale, ma ha provocato polemiche fra alcuni residenti a causa dell’odore di fritto e della scarsa qualità del local.

Sul gruppo Facebook di quartiere con oltre ventisettemila membri “Noi dei Colli Portuensi, Monteverde e dintorni” in molti si sono lamentati della novità. “Se ne sentiva proprio il bisogno… Altro cibo spazzatura!”, scrive Roberto, “il peggio del peggio”, commenta Riccardo.

Chi vede di buon occhio la nuova apertura sottolinea come il fast food porterà posti di lavoro per ragazze e ragazzi della zona, più commercio e un miglioramento dell’aspetto del quartiere “rispetto a quelle macerie che devastavano il panorama da anni”, come scrive Andrea. Dello stesso parere è anche Walter, titolare del Manà Cafè, al lato opposto della circonvallazione Gianicolense: «Porterà solo più movimento a Monteverde e farà bene a tutte le altre attività». «Sicuramente meglio il Burger King del rudere» continua.

Ciò che sembra preoccupare di più i residenti contrari al nuovo locale su Facebook sono il parcheggio e la viabilità. Fra queste strade il traffico non conosce pausa e il rumore dei clacson è una costante. Automobilisti e motociclisti si insultano fra parcheggi in doppia fila e attese troppo lunghe ai semafori. «La viabilità è sicuramente uno dei problemi di Monteverde», dice Sergio, edicolante, che, però, non vede in Burger King il problema: «Ogni attività porta cose buone e cose meno buone», e poi, come aggiunge Walter del Manà Cafè, «il problema del parcheggio qui c’è sempre stato».

In molti sono affezionati alle varie paninoteche e ristoranti di hamburger di quartiere. Come BFR, all’angolo opposto dello stesso incrocio del nuovo fast food, una piccola catena italiana nata nel 2014 che lavora in franchising, ma che ad oggi conta solo due locali nella capitale. È sempre Walter a riconoscere la qualità del prodotto dei suoi vicini: «A differenza di Burger King ci mette l’artigianalità».

Il brand porta risultati, e la catena resa celebre dal panino Whopper vive un momento di espansione in Italia di cui il ristorante di Monteverde è solo una parte. Oggi sono 269 i punti vendita in Italia, ma solo a luglio, come dichiarato dal general manager Kevin Derycke in un’intervista a Il Sole 24ore, erano 253. Sarà comunque difficile per Burger King tenere il passo del suo grande rivale. McDonald’s ha in programma 200 nuove aperture nei prossimi tre anni, il 60% delle quali sarà al Sud. Non sono le sole catene di fast food ad aver visto nel mercato italiano un territorio in cui espandersi. Kentucky Fried Chicken (KFC) Italia ha fissato l’obiettivo di 200 nuovi ristoranti, ed anche un marchio più di nicchia come Five Guys ha aperto il suo primo punto vendita alla stazione di Roma Termini.

Che vi piaccia cotto alla piastra, come il Big Mac, o alla griglia, come il Whopper, sarà sempre più facile trovare un hamburger a Roma e in Italia.