I tavoli del bistrot sono tutti occupati da ragazzi impegnati a studiare o a leggere. Tre bambini stanno realizzando gli “origaMINI” di Harry Potter, il famoso mago dei racconti di J.K. Rowling. In fondo alla sala, nascosto da un leggio pieno di riviste, c’è il pianoforte con un post-it con la scritta “Suonami”. Più che una semplice libreria-bistrot, “Tra Le Righe” di Paola Mastrobuoni e Sofia Fioroni è un piccolo spazio dedicato alla cultura nel quartiere Trieste a Roma. Il negozio è stato aperto diciotto anni fa da un gruppo di sei amici, poi diventati nove, con la voglia di lavorare in questo settore.
Quando Tra Le Righe ha aperto, Paola era una redattrice per la Donzelli Editore: «Io e Sofia ci siamo aggiunte in un secondo momento. Dopo varie esperienze nel mondo redazionale, e l’apertura di una libreria per bambini, sono approdata qui. Il progetto è andato avanti e adesso siamo un gruppo di soci abbastanza corposo».Sofia, invece, vive nella zona: «Ho fatto un corso dell’ALI – Associazione Librai Italiani – che prevede un periodo di stage. Io ho scelto questa realtà posto perché la frequento da sempre. Sono capitata qui e non me ne sono più andata».
L’attività principale rimane la vendita dei libri, sia della piccola che della grande editoria, e la promozione della cultura. Nel 2021 Tra Le Righe ha ospitato Alicia Giménez Bartlett, scrittrice spagnola conosciuta per i suoi romanzi polizieschi: «È stata molto disponibile. Era un po’ come se stesse a casa, è stato un bel momento» rivela Paola, che apprezza molto l’autrice giallista. Oltre alle presentazioni, tra gli incontri fissi ci sono cinque gruppi di lettura, alcuni più generali sulla letteratura contemporanea e altri tematici: «Ad esempio, ne abbiamo uno in cui ogni anno ci si concentra su un continente e si leggono gli autori di quel posto. Quest’anno abbiamo scelto l’Africa. Un altro gruppo invece si dedica alle letture dei premi Nobel o, ancora, a libri dedicati al femminismo» spiega Sofia.
Mentre raccontano la loro realtà, Paola e Sofia vengono interrotte da clienti in cerca di libri o di una bevanda calda: «Qui è così. Dobbiamo tenere tante cose insieme. Sembra un lavoro molto romantico, e in parte lo è, ma c’è anche un lato amministrativo che richiede tanto impegno. È un lavoro che non finisce mai».
L’anno scorso, a causa di un periodo critico, hanno realizzato una raccolta fondi: «Essendo una libreria di quartiere si fa molta amicizia con i clienti. Siamo stati commossi dalla risposta che abbiamo avuto, ha superato le aspettative. I nostri affezionati ci hanno veramente salvati in quel periodo».
La situazione lettura in Italia è complessa: secondo un rapporto dell’Istat nel 2023 circa 4 italiani su 10 leggono. Tra questi, il 44,4% legge fino a tre libri l’anno, mentre i “lettori forti” – dodici o più libri letti in un anno – sono solo il 16,3%. «È un’attività difficile da mandare avanti. – commenta Sofia – Lo spazio bistrot ci aiuta a organizzare altre iniziative per sostenere la libreria. A volte, paradossalmente, ci chiedono se i libri che abbiamo siano in vendita».