Tra la fine del 2019 e il primo mese del 2020 cominciano a comparire negli ospedali pazienti con strane polmoniti, anche letali. I medici non hanno mai visto nulla del genere. Si scopre poi che è causa di un nuovo virus potentissimo: Covid-19. La malattia viene dall’oriente, Wuhan in Cina è la prima città ad esserne stata colpita, ma si diffonde presto in tutto il mondo.
In Italia il 31 gennaio 2020, il Consiglio dei Ministri dichiara lo stato di emergenza, per la durata di sei mesi, in conseguenza del rischio sanitario connesso all’infezione da Coronavirus. Questo però verrà esteso con diversi decreti fino al 24 marzo 2022. Al Capo Dipartimento della Protezione Civile è affidato il coordinamento degli interventi necessari a fronteggiare l’emergenza sul territorio nazionale.
Sembra essere sempre più evidente che misure convenzionali non bastano per combattere questo virus che sta dimostrando tutta la sua forza sfiancando numerosissime persone in tutto il mondo e in Italia, il primo paese europeo ad essere stato colpito. Il 9 marzo 2020 il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte prende allora una decisione drastica e mai vista prima: Tutti gli italiani dovranno chiudersi in casa ventiquattro ore su ventiquattro. Inizia una quarantena generalizzata, la prima nella storia della Repubblica.
La situazione negli ospedali si fa sempre più critica. I contagiati da questa nuova malattia non possono essere ricoverati insieme agli altri pazienti, ma il numero di letti disponibili in isolamento è esiguo. Cominciano a riempirsi anche le terapie intensive. Le normali misure di precauzione per medici e infermieri non bastano ad avvitare il contagio coi pazienti.
Il 18 marzo Bergamo diventa suo malgrado la città simbolo della pandemia. Il cimitero locale è pieno, così l’esercito preleva 65 bare e le trasporta verso l’Emilia-Romagna dove saranno cremate.
Le abitudini degli italiani chiusi in casa cambiano. Il numero delle consegne a domicilio aumenta in maniera esponenziale. Per la città circolano solo rider costretti a turni massacranti.
Oltre ai rider e al comparto medico, devono presentarsi sul luogo di lavoro anche i commessi dei supermercati. Fare la spesa però non è più come prima. Le porte d’ingresso sono anticipate da lunghe file. Tra le persone deve essere mantenuta una distanza di sicurezza di almeno un metro, anche all’aperto. Le entrate nel negozio poi sono scaglionate: massimo due alla volta, rendendo il tutto ancora più lento. Ognuno si adopera come può per evitare il contagio: mascherina chirurgica o fp2, guanti e disinfettante
Con la quarantena scuole e università, prima piene di ragazzi rimangono deserte
Gli italiani chiusi tutto il giorno in casa cominciano ad avere un appuntamento fisso: le conferenze stampa del capo della protezione civile Angelo Borrelli in cui si danno aggiornamenti continui sul numero di contagi e sviluppo della malattia
Le funzioni religiose sono tutte annullate e i luoghi sacri rimangono vuoti e spettrali. Nelle chiese vengono svuotate le acquasantiere. Questo rimarrà così anche dopo le riaperture, cambiando quindi il rito d’ingresso alla funzione religiosa vecchio di secoli
«Dio non lasciarci in balia della tempesta». Papa Francesco ha pronunciato queste parole il 27 marzo 2020 davanti a una piazza San Pietro deserta, mentre pregava per la fine della pandemia
Il giorno della festa della Liberazione, il 25 aprile, l’Italia è ancora in quarantena. A sorpresa al mattino il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sale le scale dell’Altare della patria in piazza Venezia a Roma e pone una corona d’alloro sulla tomba del milite ignoto
Il lockdown è finito e il 4 maggio inizia la fase due, le prime riaperture, ma sempre con le dovute precauzioni: distanziamento, mascherine all’aperto e al chiuso ed evitando gli assembramenti. All’entrata di ogni negozio o locale c’è un distributore di disinfettate a cui ogni persona che arriva deve fare ricorso.
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Bambini e ragazzi che non mettevano piede nelle scuole dai primi di marzo, ci tornano a settembre, anche se in modalità mista (presenza e collegamento da casa) ancora per dei mesi. Sono obbligati ad indossare la mascherina per tutta la durata delle lezioni e scompaiono i compagni di banco: si studia seduti a banchi singoli distanti l’uno dall’altro.
Per le vacanze di natale 2020 il governo decide di non rischiare e aumenta le restrizioni in un periodo in cui famiglie e amici si riuniscono tra loro, soprattutto in spazi chiusi, per evitare un’impennata nei contagi
Arrivano a tempo record i vaccini. Il 9 novembre il capo della società farmaceutica Pfizer annuncia che il primo vaccino anti Covid-19 è stato creato. 8 dicembre è il giorno della prima somministrazione in assoluto al mondo: si tratta di una novantenne irlandese. l’Unione europea decide che dal 27 dicembre partirà la campagna vaccinale in tutti gli stati membri. Il personale sanitario sarà il primo a riceverlo, poi verrà il turno degli anziani, di chi lavora nelle scuole, degli adulti e infine dei giovani. Da gennaio però cominciano a comparire nuove varianti per cui i vaccini possono impedire la letalità, ma non il contagio.
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Il governo di Giuseppe Conte entra in crisi e dopo le dimissioni del presidente del Consiglio, il testimone passa a Mario Draghi, che però per garantire la continuità manterrà al posto di ministro alla Sanità Roberto Speranza.
Il primo marzo 2021 Draghi nomina commissario alla campagna vaccinale il generale Francesco Paolo Figluolo
Il 15 marzo 2021 diversi paesi europei, tra cui l’Italia, dichiarano uno dei vaccini utilizzati nell’Unione, Astrazeneca, pericoloso dopo alcuni casi sospetti di trombosi celebrale, ma lo stop dura solo tre giorni. Il 18 marzo l’European medicine agency (EMA) lo dichiara sicuro. Ad Aprile però emergono altri dati su sospette trombosi cerebrali nel Regno Unito collegate proprio al vaccino. L’11 giugno il Comitato tecnico scientifico, istituito dal capo dipartimento della protezione civile, blocca in maniera definitiva la somministrazione di quest’ultimo per gli under60.
Il primo luglio 2021 arriva per tutti i cittadini europei il green pass, un certificato che rende più semplice viaggiare da e per tutti i Paesi dell’Unione europea e dell’area Schengen. Viene rilasciato però solo a chi si è vaccinato contro il Covid o ne è appena guarito. Oppure viene dato in maniera temporanea a chi è risultato negativo al test molecolare/antigenico. Dal 6 agosto l’Italia renderà il green pass obbligatorio anche per frequentare scuole, uffici e altri luoghi.
La campagna vaccinale ha avuto effetto e ha impedito la letalità del virus. Dalla fine 2021 i contagi hanno iniziato la parabola discendete e la vita è piano piano ripresa a scorrere come prima. Le restrizioni sono cadute una dopo l’altra e il distanziamento sociale è stato infine abolito. Il Covid-19 esiste ancora ma dal 5 maggio 2023 l’Organizzazione mondiale della Sanità ha dichiarato la fine dell’emergenza pandemica.