Esclusiva

Marzo 24 2024
Il concerto di Muti in ricordo delle Fosse Ardeatine

In occasione degli ottant’anni dalla strage nazista, Riccardo Muti porta per la prima volta in Italia la Sinfonia n. 9 di Schuman dedicata all’eccidio

«Bisogna venire a patti con il passato per costruire il futuro, ma in quest’opera sono nemico dell’oblio». Con queste parole il compositore statunitense William Schuman (1910-1992) ha spiegato la decisione di dedicare la sua Sinfonia n.9 all’eccidio delle Fosse Ardeatine. In occasione dell’ottantesimo anniversario della strage nazista, Riccardo Muti porta l’opera per la prima volta in Italia, nella Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica di Roma.

Il concerto di Muti in ricordo delle Fosse Ardeatine

Il maestro è sul podio dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini che lui stesso ha fondato nel 2004 per il perfezionamento di giovani musicisti under 30. A loro si uniranno gli strumentisti della Banda dell’Arma dei Carabinieri, in una serata dedicata al ricordo del massacro del 24 marzo del 1944, in cui vennero trucidati 335 civili e militari italiani, prigionieri politici, ebrei e detenuti delle carceri fasciste.

Schuman, nato a Manhattan da una famiglia ebrea, compose la nona delle sue dieci Sinfonie dopo una visita al memoriale delle Fosse Ardeatine nella primavera del 1967. Era la prima volta che un riferimento non musicale compariva nelle opere del compositore. Nel 2019, a settantacinque anni dall’eccidio, Riccardo Muti aveva diretto la Chicago Symphony Orchestra nella Sinfonia n.9 “Le Fosse Ardeatine”.

In quell’occasione, aveva confidato al Chicago Tribune di averla scoperta grazie a Steve Robinson, ex general manager di una radio di Chicago: «Quando vidi il titolo, rimasi immediatamente impressionato che un compositore americano avesse scritto quest’opera». Cinque anni dopo, le note di Schuman arrivano a Roma, nel luogo che le ha ispirate, per tenere vivo il ricordo dei martiri ed essere, ancora una volta, nemiche dell’oblio.

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