Nella notte tra il 13 e il 14 aprile l’Iran ha sferrato un attacco a Israele dopo il bombardamento dell’ambasciata iraniana a Damasco, in Siria. Nell’operazione militare sono stati impiegati centinaia di droni e missili: il 99% è stato intercettato dai sistemi di sicurezza di Tel Aviv, con l’aiuto di Francia, Regno Unito, Stati Uniti ma anche Giordania, Arabia Saudita e Emirati Arabi. Sono stati riportati solo danni minimi alle infrastrutture della base militare di Nevatim. Nella giornata successiva, tuttavia, la Repubblica Islamica ha celebrato il successo dell’attacco. La propaganda si è servita anche di una lunga serie di video falsi diffusi in rete e sui canali Telegram. La tv di stato iraniana, in particolare, ha diffuso alle ore 09.11 locali (07.41 italiane) un filmato che ritrae una folla in movimento: tutti si accalcano nella stessa direzione, alcuni di loro corrono. I giornalisti sostengono che si tratti di cittadini israeliani in fuga, dopo la notizia dell’imminente offensiva.
Lo stesso video aveva già iniziato a circolare su X, rilanciato anche dall’account ufficiale dell’agenzia di stampa russa Sputnik e da diversi giornalisti internazionali. Particolare eco ha il post del reporter ucraino Jason Jay Smart, all’1.27 italiana. La didascalia cita una frase attribuita all’emittente televisiva saudita Al Hadath, che potrebbe a sua volta aver trasmesso in diretta le immagini, sebbene non si trovino evidenze in rete al riguardo: «La popolazione israeliana sta scappando verso i rifugi nel panico. Si sentono esplosioni in cielo e a terra in tutto il paese. L’Iran ha lanciato una nuova ondata di droni verso Israele».
Il post ha in sovrimpressione il logo di Mash. Non esiste alcun account X legato alla piattaforma. Con una ricerca per immagini su Google si riesce, però, a risalire a un canale Telegram russo con la medesima icona. 2.780.000 gli iscritti. I contenuti della chat vengono proposti da un bot, che raccoglie suggerimenti da tutti gli utenti. Non si trattano solo temi di politica e affari esteri: ci sono anche filmati divertenti e foto di animali domestici. Mash è solo la punta di un iceberg. Sono moltissimi i canali di Telegram russi ad aver divulgato il video in questione. Uno in particolare, Khayal Pressa 313 (@pressa313), appartiene a un giornalista iraniano, Khayal Muezzin, che ha lavorato diversi anni per l’ufficio stampa dell’ambasciata iraniana a Mosca.
Sul canale c’è tanta propaganda antisemita in lingua russa, come dimostrano i numerosi post con bandiere di Israele in fiamme. Dalla chat in questione il contenuto ha iniziato a circolare sino a giungere in Italia, dove il contenuto viene condiviso mettendolo a confronto con quanto accade nella striscia di Gaza durante i bombardamenti.
Il filmato in questione è un falso. I presunti israeliani in fuga sono in realtà fan del cantante Louis Tomlinson, ex componente degli One Direction, accalcati per strappare un selfie o un autografo al divo. La scena è stata ripresa nella notte del 6 aprile, di fronte all’ingresso principale dell’Hotel Four Seasons di Posadas 1086/88 a Buenos Aires, dove Tomlinson stava alloggiando. Per geolocalizzare il video è sufficiente confrontare le riprese con le immagini 360° di Google Street View.
In questo frame si distingue chiaramente la struttura dell’hotel, che nel filmato compare in alto a destra.
Questo, invece, è un fermo immagine di un video amatoriale in circolazione su X che mostra il cantante nel quadrante sinistro e lungo il margine superiore un’insegna luminosa abbastanza riconoscibile: andando su Google Maps si noterà che è la stessa targa collocata sulla torre circolare di fronte all’hotel.
È evidente un intento di propaganda pro-iraniana, per mostrare Israele più fragile e vulnerabile di quanto non sia, di fronte alla minaccia di un attacco aereo. Non è un caso che sugli stessi canali Telegram (KhayalPressa313) siano circolati anche filmati di presunte esplosioni in contesti urbani che, invece, sono rimasti illesi al termine dell’offensiva.