Esclusiva

Giugno 7 2024
“L’età fragile” vince lo Strega Giovani 2024

Donatella Di Pietrantonio conquista gli studenti del liceo con il suo nuovo romanzo

«A un certo punto la vita accelera. Dopo resta tutto fissato a un’immagine, un suono del momento. Si torna sempre lì. Potrei dire questo ad Amanda, se trovassi le parole. Mi ha chiesto ancora di quelle ragazze». Il 4 giugno, L’età fragile di Donatella Di Pietrantonio ha vinto il Premio Strega Giovani 2024 al Teatro di Tor Bella Monaca, Roma. Così i ragazzi hanno scelto il racconto della fragilità umana, che attraversa ogni fase della vita, della paura, che arriva quando meno ci si aspetta, e della presa di coscienza, che riscuote gli animi e agisce come atto rivoluzionario nei confronti di una realtà da cambiare.

Ispirandosi a un episodio di cronaca realmente accaduto nel 1997 sulla Maiella, in Abruzzo, l’autrice scrive la storia di Lucia, una fisioterapista che si sta separando dal marito Dario, e sua figlia Amanda, che ritorna a casa da Milano dove studia all’università. Racconta di due uomini, prima amici e poi padri, e di tre ragazze scomparse un giorno di agosto al Dente del Lupo, una delle vette del Gran Sasso, vicino Pescara. (leggi qui la recensione completa)

"L'età fragile" vince lo Strega Giovani 2024

La giuria che assegna il premio è composta da studenti tra i 16 e i 18 anni delle scuole superiori italiane e straniere. I liceali sono inoltre invitati a motivare la loro scelta con un testo scritto da inviare alla fondazione Bellonci, organizzatrice della competizione letteraria.

«Di quella sposa ho esaurito il coraggio, i sogni. Non ho più la sua età, non ne ho la forza. Certe mattine rinuncerei ad alzarmi, anch’io come Amanda. Vorrei affondare in un sonno libero e irresponsabile, per un giorno, una settimana o di più. Servire soltanto a me stessa, dimenticarli tutti. Mio padre mi chiede di accompagnarlo nel suo ultimo tratto, insiste che prenda quel terreno. A mia figlia devo restituire il mondo. Mi tirano ognuno dalla propria parte, al proprio bisogno. Mi spezzano».

Secondo e terzo posto sono andati ad Antonella Lattanzi, per Cose che non si raccontano (Einaudi), con 72 voti, e Chiara Valerio con Chi dice e chi tace (Sellerio), con 67.

«Mi sento di chiedervi scusa a nome di tutta la mia generazione che non ha preparato per voi il migliore dei mondi possibili», ha detto l’autrice rivolgendosi ai giovani presenti in sala.