Esclusiva

Giugno 12 2024.
 
Ultimo aggiornamento: Giugno 13 2024
Azzurri, applausi e abbracci: tutti i trionfi del Presidente

Sotto gli occhi di Mattarella, notte di medaglie per l’Italia: Sibillio vince l’argento, oro per Battocletti e Tamberi, che sigilla il successo in un abbraccio storico

A Sergio Mattarella sarebbe bastato un sorriso compiaciuto per cavalcare il clima di festa, ma Gimbo è voluto andare oltre, fino alla tribuna autorità. Uno scambio di battute già entrato nella storia. «Mi ha fatto i complimenti e ha detto di essersi divertito». Gianmarco Tamberi è avvolto nel tricolore, ha appena saltato la sua altezza olimpica di Tokyo 2020, 2.37 metri. Era già campione europeo dai 2.31, poi un 2.34 per puro agonismo. Ha ancora energie per correre, scavalcare transenne, seggiolini, persone e festeggiare con il Presidente della Repubblica allo stadio Olimpico. Lo sport azzurro sembra incarnarsi nel prossimo portabandiera dei Giochi, il pubblico attorno nel Capo di Stato. In quell’abbraccio, l’Italia.

Il contrasto non stona. Misura e controllo bilanciano la versione meno sobria di Halfshave, atterrato sugli spalti con la barba rasata a metà viso, un suo classico escamotage per smorzare la tensione. È l’incontro tra l’atleta più eccentrico e la compostezza fatta uomo e istituzione, si rivedranno tra due giorni per la consegna della bandiera. Ma soprattutto, è la carta d’imbarco più bella per partire verso Parigi.

Durante tutta la serata, sotto gli occhi del Presidente, l’Italia arricchisce il proprio medagliere e conferma il dominio agli Europei di Roma. Un oro con Nadia Battocletti, volata in solitaria nella 10 km, e l’argento di Alessandro Sibilio nei 400 m a ostacoli: 20 podi totali con la vittoria di Tamberi. Mattarella li ha incontrati poco prima nella Sala di Rappresentanza dello stadio, insieme a Marcell Jacobs, Filippo Tortu e tutta la squadra.

È arrivato due minuti prima del salto iniziale, accolto da un inchino di Gimbo e dal tricolore sventolato sugli spalti durante l’inno di Mameli. Si è seduto tra il presidente del Coni, Giovanni Malagò, e il ministro dello sport Andrea Abodi, circondato dai numeri uno delle federazioni dell’atletica nazionale e mondiale. «Spero di farlo divertire», aveva detto il capitano azzurro alla vigilia. Doveva andarsene intorno alle dieci, rimane oltre le undici: l’orologio è il termometro del suo spasso.

Gianmarco Tamberi Sergio Mattarella
Roma – Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con Gianmarco Tamberi, oggi 11 giugno 2024. (Foto di Paolo Giandotti – Ufficio Stampa per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

Non solo Mattarella e Tamberi: i precedenti tra Capi di Stato e sport

Quell’abbraccio con Tamberi, proprio nella Capitale, entrerà probabilmente nei libri, al pari di tanti altri eventi che intrecciano i Presidenti della Repubblica italiana e lo sport. Tutto inizia il 15 luglio del 1948 con la chiamata tra il ciclista Gino Bartali e Alcide De Gasperi, poche ore dopo l’attentato al leader comunista Palmiro Togliatti. Lo scambio telefonico non verrà mai rivelato, ma il giorno successivo Bartali vincerà una delle tappe decisive del Tour de France e riporterà entusiasmo nel Paese, ancora scosso.

Se si parla di Capi di Stato, la memoria corre subito all’11 luglio 1982, finale dei Mondiali di calcio di Madrid. L’Italia segna grazie al gol di Marco Tardelli e Sandro Pertini viene inquadrato in piedi, con le braccia al cielo. Sul volo di ritorno, l’ex socialista del Psi si farà immortalare in una partita a carte con il ct Enzo Bearzot, Dino Zoff e Franco Causio. L’immagine non ricorderà soltanto uno degli eventi sportivi più importanti della storia del Paese, ma diventerà una delle testimonianze più felici della Prima Repubblica. Francesco Cossiga, cinque anni dopo, inaugura i Campionati Mondiali di atletica allo stadio Olimpico di Roma.

E poi, Giorgio Napolitano. Il 2006 è un anno magico per l’Italia: la Nazionale di Marcello Lippi conquista i Mondiali di calcio in Germania. Il Presidente scende negli spogliatoi, abbraccia gli azzurri, si confonde tra loro, condivide la gioia incontenibile. Non solo calcio: Napolitano è presente anche al Giro d’Italia, consegna la Coppa a Denis Menchov nel 2009 e partecipa alla cerimonia inaugurale dei Mondiali di nuoto a Roma. Il suo impegno è costante, la sua presenza un segno di vicinanza e supporto.

Tra Napolitano e Cossiga c’è anche Carlo Azeglio Ciampi, in carica dal 1999 al 2006. Le sue ultime apparizioni sportive sono legate a un evento storico: le Olimpiadi invernali di Torino 2006. Ciampi accende il braciere della fiamma perenne, un gesto simbolico che avvampa anche i cuori degli italiani.

Lo stesso è accaduto a Roma l’11 giugno. Lo sport mostra da sempre un lato inedito di Mattarella, che anche nella sua aura pacata si rivela passionale e divertito, soprattutto davanti a Tamberi. «Mi ha fatto un sacco piacere vedere che è rimasto lì fino alla fine della gara», ha detto Gimbo. Prossima volta, però, meglio non fissare orari.