Esclusiva

Gennaio 15 2025
Trump e le minacce alla Nato, l’Europa cerca una soluzione

«Gli alleati dovranno pagare il 5%» ha detto il nuovo presidente degli Usa. Secondo l’analista Nicolucci, quello che serve è «una difesa comunitaria»

Una difesa comune europea come risposta alle pretese di Donald Trump. È la soluzione individuata dall’analista strategico della Nato Defense College Foundation Fabio Nicolucci. «Abbiamo bisogno di farlo – dice – perché abbiamo ventisette eserciti diversi. A prescindere, che si tratti di pagare il 2% o il 5% del Pil per la Difesa, restano cifre alte in questo momento di crisi economica. Ci riesce solo la Polonia (che investe il 4,7%, ndr), perché ha la guerra in Ucraina vicina».

«Con una vera efficienza autonoma – aggiunge l’esperto – si creerebbe un pilastro all’interno dell’Alleanza e l’Europa avrebbe la possibilità di non essere ricattata. E potrebbe confrontarsi direttamente anche con la Cina. Un’opzione che conviene soprattutto a noi, per non sprecare risorse e puntare su un investimento produttivo».

L’Italia è fra i Paesi che finanziano meno la Nato. Come ha spiegato il ministro della Difesa Guido Crosetto durante il Questione Time alla Camera dell’8 gennaio 2025, «raggiungere il 5% è impossibile per tutti». Nel 2024, la spesa militare ha raggiunto l’1,5% del Pil, più di 30 miliardi di euro, mentre quest’anno dovrebbe aumentare fino all’1,57% secondo il governo. 

Continuare così è un «problema per l’Italia – secondo Nicolucci – perché la presidente del Consiglio Meloni vuole trovare un’affinità con Trump, che vuolealzare il minimo richiesto al 5%». Il nuovo presidente americano vuole «trattare bilateralmente con ogni Stato, incutendo timore: in pratica, vuole disgregare l’Europa».

Fra gli alleati del Vecchio Continente, cioè la maggioranza dei membri dell’organizzazione (gli “esterni” sono Usa e Canada), ventritré rispettano il 2% di spesa, che è stato richiesto nel 2014 con l’inizio della crisi fra Russia e Ucraina in Crimea. Un risultato rivendicato da Joe Biden durante l’ultimo discorso dal Dipartimento di Stato di Washington: «La Nato è più forte e capace che mai». Per Trump non è abbastanza e già lo scorso febbraio ha minacciato gli europei che non pagano abbastanza che non sarebbe «intervenuto in caso di attacco della Russia, anzi lo avrebbe incoraggiato».

«Trattare con lui, quindi, è un problema – conclude Nicolucci – e serve trovare una soluzione perché il sistema internazionale non è più regolato, soprattutto per le guerre in corso». Conflitti, in particolare quello in Medioriente, di cui l’analista si è occupato anche come scrittore, con il libro “Israele e il 7 ottobre. Prima e dopo” pubblicato a settembre del 2024.

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