Esclusiva

Febbraio 13 2025
L’urlo di Brignone, oro nel gigante: «Adesso me lo godo»

Secondo oro per l’Italia, che nel medagliere dei Mondiali di Sci sale al secondo posto davanti agli Stati Uniti. Mancano ancora tre giorni di gare

Urla Federica Brignone, proprio come una tigre, che è disegnata sul suo casco. Tiene i pugni verso il cielo, rendendo fiera la madre ed ex campionessa Maria Rosa Quario, che esulta allo stesso modo in tribuna. Sotto il cielo nuvoloso di Saalbach, in Austria, la sciatrice trentaquattrenne diventa campionessa del mondo nel gigante femminile. 

Un dominio assoluto. Sia nella prima sia nella seconda manche, quando la valdostana ha dovuto aspettare la discesa di trenta avversarie prima del suo turno. Ha dovuto trovare la carica per rimanere attiva: «Mi stavo un po’ per addormentare – spiega sorridendo subito dopo la vittoria, ancora con il fiatone – mi sono incitata da sola».

Così ha tenuto il vantaggio sulla neozelandese Alice Robinson ottenuto nella prima gara (67 centesimi di secondo) e lo ha addirittura incrementato. Dopo i primi due intermedi, in cui il distacco era leggermente calato, Brignone è tornata a spingere. Il risultato finale è una vittoria con uno scarto di 90 centesimi. «Ai Mondiali è tutto o niente – spiega alla Rai – o vinci o esci fuori. Devi dare gas senza fare sconti». 

L’urlo di Brignone, oro nel gigante: «Adesso me lo godo»

«L’oro in gigante lo sognavo da sempre. Sono stata calma, sapevo che non sarebbe stata una gara facile. Mi ha tranquillizzata il vantaggio che ho accumulato durante la prima manche. Faccio ancora fatica a realizzare cosa sia successo oggi. Stamattina stavo bene, sapevo cosa fare, ho pensato solo a sciare. Mi sono incitata da sola. Fisicamente oggi è una conferma per me, anche se ho fatto metà manche in apnea. Le gambe hanno risposto in modo eccellente, ho spinto fino alla fine. È proprio bello arrivare a un Mondiale con questo stato mentale, adesso me la godo».

Un oro che mancava da ventotto anni all’Italia, dal successo di Deborah Compagnoni al Sestriere. E che permette al nostro Paese di entrare nel podio dei Mondiali, occupando il secondo posto con due ori davanti agli Stati Uniti. Decisiva anche in questo caso Brignone, con l’argento nel Super G vinto il 6 febbraio. Nel mirino, adesso, c’è la Svizzera, con tre ori. Mancano ancora tre gare: slalom gigante maschile, slalom femminile e slalom maschile. Gli azzurri e le azzurre sognano.

LEGGI ANCHE

ROMA, IL QUARTIERE «PIONIERE DELLA ZONA 30»