«L’amore non ha età», «È eterno finché dura», «E vissero per sempre felici e contenti». Se per il sentimento che muove tutte le stelle, accorcia le distanze più lunghe e resiste al tempo sembrano non esserci dubbi, la domanda è: e il sesso, dura davvero tutta la vita? Quella passione che «corre sotto i vestiti, che urla e salta», come dicono gli Ex Otago, si può provare nella fase più matura della nostra esistenza? La risposta sembra essere un netto (forse inaspettato), sì.
«Se si è innamorati, e lo si può essere a tutte le età, il desiderio sessuale resta sempre vivo e intenso, anche più forte di quello provato durante la giovinezza» racconta sorridente Claudia, 71 anni. «Si ha una maggiore consapevolezza del proprio corpo, dei desideri, meno tabù e l’esperienza ti consente di instaurare con il partner un’intesa più matura e cosciente».
Se ancora oggi fatichiamo ad associare il sesso alla terza età è per una visione stereotipata degli anziani come persone asessuate. «La nostra cultura è vincolata a parametri prestazionali e a canoni estetici propri di corpi giovani e nel pieno della salute. Sembra che l’invecchiamento renda inadatti a una percezione piacevolmente sessuata di sé stessi e del partner» specifica la dottoressa Rossella Berardi, psicoterapeuta e sessuologa del centro AISPS di Roma.
«La mia generazione si porta dietro un bagaglio culturale di parole non dette, l’argomento non veniva trattato e questo ha generato un senso di vergogna e falso pudore nel parlare di sesso» prosegue Claudia. «È la stessa società che spesso critica e deride gli anziani che provano a parlarne e quelli che ammettono di avere ancora una vita sessuale. Spesso anche i figli vedono i loro genitori come asessuati».
Con il passare del tempo subentra la fisiologica decadenza fisica che, sul piano psicologico, può provocare imbarazzo, con conseguente calo del desiderio. La sessualità, come il nostro corpo, si trasforma in modo naturale per tutto l’arco della vita. «I cambiamenti nell’equilibrio ormonale rappresentano la variabile biologica più importante. La menopausa nella donna può comportare una diminuita lubrificazione naturale; nell’uomo l’erezione può manifestarsi solo in seguito a una stimolazione diretta e prolungata, aumentando molto la durata del periodo refrattario» prosegue la dottoressa Berardi. La reattività corporea non è più la stessa, come la sensibilità e la tonicità genitale.
Ad avere più difficoltà nel parlare della propria sessualità sembrano essere gli uomini. «Quando chiamano per un appuntamento, molti senior sentono di dover giustificare la propria richiesta definendola “probabilmente insolita”» racconta Berardi. A livello culturale, la prestanza sessuale incide di più sull’autostima maschile: «Può bastare una défaillance a far crollare l’intero castello». Per questa ragione, può essere più complicato per un uomo accettare i cambiamenti legati all’età e imparare ad apprezzare una sessualità meno prestazionale. Motivo per cui, spesso, si fa un largo utilizzo di farmaci per la funzione erettile anche in assenza di patologie che li rendano necessari.
«Le donne arrivano all’età più matura già abituate a riferirsi al ginecologo per la salute sessuale, mentre gli uomini si dimostrano più esitanti» osserva la sessuologa. «Fare i conti con i propri limiti aiuta a spogliarsi di quelle esigenze narcisistiche e di immagine che condizionano l’attuale cultura sessuale».
Per il dottor Stefano Eleuteri, psicoterapeuta e sessuologo, la stessa dinamica è visibile nelle coppie omosessuali: «Un cambiamento nella sessualità di solito viene vissuto in modo più sereno dalle coppie di donne. Tra uomini, invece, una disfunzione sessuale permette l’esplorazione di ruoli diversi, modificando dinamiche rigide che possono essersi strutturate negli anni».
Tra i motivi più frequenti di consulto per gli over 65, sia la dottoressa Berardi che il dottor Eleuteri parlano della discrepanza di desiderio nella coppia: «Spesso è l’uomo a lamentare la carenza di interesse da parte della partner, ma accade anche il contrario». Questo può avvenire quando uno dei due si ammala e l’altro membro della coppia diventa il caregiver.
Ma sono altrettanto ricorrenti le richieste di aiuto per difficoltà nell’eccitazione o nell’orgasmo non giustificate dalla condizione clinica. Quando l’origine è di natura emotiva, lo stesso medico può suggerire la consulenza di un sessuologo.
Se dal lato fisico possono esserci delle difficoltà, non è detto che impattino in modo negativo sulla sfera sentimentale. Il sesso nella terza età assume una dimensione più intima e profonda, non è più solo un atto fisico. Per il dottor Eleuteri «aumenta la ricerca dell’affettività, della tranquillità durante l’atto sessuale». Quando si è in una relazione stabile, la consapevolezza della propria fisicità e di cosa ci piace rende tutto più libero e spontaneo.
«Avere rapporti in età matura ha molti vantaggi. Anche solo una semplice carezza, un abbraccio o un bacio del partner possono dare molta gioia e serenità. Possono essere molto più importanti e gratificanti del sesso fine a sé stesso, che non deve diventare un’ossessione o un obbligo dovuti al non accettare l’età che avanza» riflette Claudia. Per lei l’intimità emotiva è «quell’aspetto che consente di aprirsi l’uno con l’altra, svelando i propri pensieri, i sentimenti, le sensazioni in piena libertà, senza remore e paure. Mettersi a nudo consente di costruire un rapporto sincero e profondo». Quando si instaura questo tipo di intesa, pura e senza freni, l’erotismo aumenta.
«Non avere più nulla da dimostrare può rivelarsi liberatorio e consentire un’espressione sessuale più autentica e intensa». Molte coppie che si rivolgono alla dottoressa Berardi non vivono affatto «quella sessualità stanca e routinaria che si tende a immaginare». Descrivono, invece, una fase del tutto nuova del proprio eros, con esplorazioni ed emozioni mai sperimentate prima: «Rinunciare alle aspettative prestazionali lascia maggiore spazio alla complicità e all’erotismo».
Eleuteri concorda: «Lo stereotipo è una cosa, ma la realtà dice altro». Molti pregiudizi oggi si stanno superando. «Mi capita di suggerire l’uso di sex toys a coppie un po’ avanti con l’età e li accettano sempre più di buon grado» perché «mantenere la sessualità consente di scoprire cose sempre nuove su sé stessi e il proprio mondo interiore».
Claudia su questo aspetto non ha dubbi: «Premesso che per me il sesso esiste solo in quanto complemento dell’amore, credo abbia un ruolo importante nel benessere fisico ed emotivo, a tutte le età!».
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