Esclusiva

Febbraio 27 2025
Magistrati in sciopero: «Il governo ci deve ascoltare»

La testimonianza del presidente dell’Anm Cesare Parodi e degli altri magistrati durante lo sciopero andato in scena oggi di fronte alla Cassazione

“Siamo qui per difendere i valori della Costituzione, quelli sui cui si fonda la nostra democrazia”. Queste le parole di una giudice, che ci tiene a rimanere anonima, questo il ritornello che attorno alle 10 comincia a risuonare in piazza Cavour, dove decine di magistrati – in contemporanea con Milano – si sono dati appuntamento per lo sciopero fissato per oggi, 27 febbraio, coccarda al petto e costituzione alla mano.

Non è ancora la resa dei conti, quella è prevista per il 5 marzo, quando il presidente dell’Anm Parodi incontrerà la premier Meloni. Al Palazzaccio – così i romani chiamano l’edificio che ospita la Cassazione – c’è anche lui, puntuale, e a Zeta dice: “Dall’incontro mi aspetto di poter manifestare con chiarezza e decisione alla premier il nostro pensiero, noi non siamo contro qualcosa, ma a difesa di determinati valori”. E aggiunge: “Non mi aspetto nulla di specifico dal governo, che ringrazio per l’occasione di poter manifestare le nostre le idee. Sentiremo se ci sono delle dichiarazioni, le valuteremo insieme con i nostri colleghi e riteniamo importante tenere aperto il dialogo, come l’Anm ha sempre fatto. Siamo qui per dialogare con cittadini, istituzioni, con la politica – conclude Parodi – e non verremo mai meno a questo nostro preciso impegno”.

La protesta di fronte alla Cassazione, da subito molto partecipata, appare la dimostrazione plastica dell’insofferenza di una grossa fetta della magistratura per una riforma, quella della separazione delle carriere tra giudici e pm, che resta ancora indigesta. Percepita da molti togati come l’ennesimo attacco dell’esecutivo alla magistratura, un rapporto già compromesso dal caso Almasri, il generale libico arrestato a Torino e poi rilasciato e rispedito a Tripoli con un aereo di stato, e dai “no” dei giudici della sezione immigrazione ai centri voluti dall’esecutivo in Albania.

E percepita soprattutto come non necessaria: ogni anno solo lo 0,2% dei magistrati decide di cambiare funzione. “Sono una di quelle che ha fatto il passaggio, prima ero giudice, ora sono pm. Ritengo che questa sorta di scambio culturale tra funzioni sia importante e aiuti a comprendere le reciproche prospettive”, dice una delle magistrate presenti mentre tenta di farsi strada verso la sala 1 del Cinema Adriano, di fronte al Palazzaccio, dove per le 11 è prevista un’udienza pubblica aperta, oltre che da Parodi, dallo scrittore e magistrato Carofiglio e dall’ex presidente dell’Anm Santalucia.

Tra i presenti anche il segretario generale dell’Anm Maruotti, che dà qualche numero: “Tra il 75% e l’80% dei magistrati ha aderito allo sciopero di oggi”, ha detto durante la tavola rotonda al cinema. Ma le criticità emergono pure su un’altra novità che la riforma vorrebbe introdurre, ovvero i sorteggi come metodo di selezione del personale giuridico: “Il correntismo si combatte con la forza di autoregenerazione morale dei magistrati, che è già in atto dal caso Palamara” dice la magistrata Chiara Giammarco della Corte di Appello di Roma, una delle poche a non voler preservato l’anonimato.

E spiega: “Il sorteggio lo trovo un mezzo non condivisibile, immaginate se proponessimo ai cittadini di farsi rappresentare in Parlamento da persone sorteggiate dalle liste elettorali…non esiste in nessuno stato democratico un tipo di elezione di questo genere, la trovo mortificante per la funzione che la Costituzione assegna all’organo di governo, il Csm”. E, riassumendo le istanze di molti dei presenti, sulla riforma Giammarco conclude: “Non risponde alla ragione di una maggiore indipendenza del pm, che anzi verrà schiacciato in funzioni di polizia giudiziaria piuttosto che garantire la ricerca della verità. Non è di certo scritto nella riforma che il governo vorrebbe porre il pm alle dipendenze dell’esecutivo, ma sta mettendo un tassello perché questo possa avvenire più facilmente”.