Esclusiva

Marzo 5 2025
Prada punta su Versace, l’accordo è vicino

La casa di moda di Miuccia è pronta all’acquisizione del marchio nelle mani di Capri Holdings. La chiusura delle trattative è prevista per l’11 marzo

Cosa succede

L’industria della moda è in fermento per un’operazione che si presenta come rivoluzionaria per gli equilibri del settore e che innalzerebbe il peso dell’Italia nel panorama del fashion di lusso: Prada è sempre più vicina all’accordo con Capri Holdings per l’acquisizione di Versace, di sua proprietà dal 2018. Il 4 marzo 2025 è stata una giornata importante per l’impero di Miuccia Prada. Il gruppo, infatti, si è riunito, pochi giorni dopo la Fashion Week di Milano, per presentare il bilancio del 2024 e capire come impostare le prossime strategie di investimento. Al termine della conference call, interrogato su quali criteri vengano esaminati nella valutazione di un eventuale acquisto, il ceo Andrea Guerra ha risposto: «Siamo concentrati al 100% sui nostri brand, ma non si può decidere quando arrivano le opportunità e quando capita non si deve avere l’arroganza di non prenderle in considerazione».

I numeri

Quello di Versace, se andasse in porto, sarebbe il passo decisivo per Prada, interessata ad acquisire anche Jimmy Choo, che fa capo alla stessa Capri Holdings. La casa di moda di Miuccia dovrebbe investire complessivamente circa due miliardi di euro, una cifra notevole che rappresenta una grande sfida, considerati i bilanci delle due aziende in ballo. Secondo le stime, infatti, Versace e Jimmy Choo concluderanno l’anno con un fatturato in calo del 14% e in perdita operativa.  

Le motivazioni

Molto scetticismo, tuttavia, intorno al binomio Versace-Prada per la distanza che intercorre tra i due mondi, il primo audace e provocatorio, il secondo più minimalista e sofisticato. L’azzardo, però, trova il sostegno degli esperti del settore che sottolineano come Prada possa rafforzare il proprio posizionamento e quello di Versace. Un processo, certo, lungo e impegnativo, ma che potrebbe regalare soddisfazioni non da poco. Anche gli investitori sembrano apprezzare la manovra, segnale chiaro che la creazione di un nuovo polo del lusso italiano è percepita come una strategia vincente. L’espansione del portafoglio di marchi, infatti, permetterebbe a Prada di ampliare l’offerta, raggiungendo una clientela ancora più variegata. Inoltre, il marchio di Gianni Versace gode di un’identità solida e riconoscibile, consolidata nel panorama internazionale, in particolare negli Stati Uniti e in Asia. La sua acquisizione consentirebbe a Prada di competere con i colossi LVMH e Kering, promuovendo una sinergia operativa e nuove opportunità di sviluppo per entrambi i marchi. 

Opportunità e rischi

Gli equilibri restano delicati. Se da un lato è evidente la grande occasione di crescita, dall’altro non mancheranno le difficoltà. L’integrazione di un brand con una tale identità stilistica necessita di una gestione oculata che non ne alteri la natura esuberante e ardita. La sfida più grande sarà mantenere l’indipendenza creativa di entrambi, valorizzando le peculiarità senza sovrapposizioni, in modo tale da riportare Versace a livelli di crescita sostenibili dopo la tendenza negativa registrata negli ultimi anni.

Le previsioni

L’attesa ora è per la chiusura delle trattative. La decisione ufficiale potrebbe arrivare nelle prossime settimane, con molta probabilità dopo la sfilata di Miu Miu a Parigi, prevista per l’11 marzo. L’idea resta quella di collocare Versace su un piano parallelo per dare il giusto spazio al brand che, nonostante i suoi alti e bassi, rimane una colonna portante del lusso italiano.

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