Esclusiva

Marzo 27 2025
Giornata dell’Acqua: un mondo assetato chiede un impegno più concreto

Il pianeta affronta l’incedere di una crisi idrica globale sempre più invasiva, causata dai cambiamenti climatici e altri fattori che provocano siccità ed eventi estremi

La mattina, tra il profumo di caffè e gli occhi ancora assonnati, il modo migliore per cominciare la giornata è bere un bicchiere d’acqua, come consigliano molti medici e nutrizionisti. Noi tutti, quel bicchiere d’acqua, lo diamo per scontato. Eppure, l’andamento delle risorse idriche globali suggerisce che, in un futuro (forse non troppo) lontano, la disponibilità d’acqua corrente come la conosciamo oggi potrebbe cambiare, e per alcuni paesi, in concreto, è già così. La Giornata dell’Acqua, celebrata il 22 marzo in tutto il mondo, vuole ricordare che bisogna prestare attenzione a come intendiamo scrivere il nostro futuro: perché, con questo andamento, quel bicchiere mattutino potrebbe rimanere sempre più spesso asciutto.

Secondo l’ultimo rapporto della World Meteorological Organization (WMO), State of Global Water Resources 2023, la situazione non sembra rosea. Il 2023 è stato l’anno più caldo mai registrato, con una temperatura di 1,45°C superiore ai livelli preindustriali (molto vicina al tetto massimo previsto dall’Accordo di Parigi sul clima, tra +1,5°C e +2°C). Questo aumento ha avuto conseguenze significative sulle risorse idriche del pianeta, alterando diverse componenti del ciclo idrogeologico e causando eventi meteorologici estremi in diverse parti del mondo.

I dati raccolti dal report mostrano l’andamento in diversi elementi idrici del pianeta. Il dato più allarmante riguarda i ghiacciai, scelti come tema ufficiale della Giornata dell’Acqua 2025. Secondo le rilevazioni, nel 2023 i ghiacciai globali si sono ridotti di 600 gigatonnellate (Gt) d’acqua: l’equivalente di circa 785 mila grattacieli. Si tratta di circa 100 Gt in più rispetto alla media degli ultimi cinque decenni.

Giornata dell'Acqua: un mondo assetato chiede un impegno più concreto
State of Global Water Resources 2023. Anomalia dell’equivalente in acqua della neve di marzo 2023 rispetto al periodo di riferimento (1991–2020)

I fiumi seguono la stessa tendenza dei ghiacciai, con portate inferiori alla norma. Secondo il report, più del 50% dei bacini fluviali mondiali ha registrato variazioni nel volume d’acqua, nella maggior parte dei casi con una riduzione, mentre solo in pochi si è verificato un incremento.

«Il report indica che l’aumento delle temperature dell’aria si traduce anche in condizioni sempre più aride nei fiumi globali, accompagnate da eventi di precipitazione sempre più irregolari ed estremi», commenta Sulagna Mishra, Ufficiale Scientifico della WMO. «Per affrontare le sfide derivanti dai cambiamenti nei cicli idrologici, i governi dovrebbero implementare misure di adattamento, concentrandosi contemporaneamente su strategie di mitigazione».

Giornata dell'Acqua: un mondo assetato chiede un impegno più concreto
State of Global Water Resources 2023. La distribuzione dell’area in diverse condizioni di deflusso fluviale per gli anni 1991-2023

La situazione in Italia

In Italia, la situazione non è più incoraggiante. Secondo il progetto GESESA, del gruppo ACEA, il nostro Paese è tra i maggiori consumatori d’acqua in Europa. Secondo uno studio della The European House–Ambrosetti, gli italiani consumano in media 215 litri d’acqua al giorno, un dato superato nell’Unione Europea solo da Grecia e Irlanda.

Tuttavia, le risorse idriche nel paese stanno subendo perdite. «In linea generale, la siccità ha continuato a caratterizzare tutto il 2023, seppur in modo diversificato sul territorio nazionale e in misura leggermente inferiore rispetto al 2022» ha dichiarato l’ISPRA. «Negli ultimi tre mesi dell’anno, si è registrato un consistente deficit di precipitazioni, che ha determinato una situazione di siccità estrema. Gli effetti si sono protratti nel 2024, aggravandosi ulteriormente a causa delle scarse piogge nei mesi successivi».

Sulagna Mishra spiega però come il paese si dimostri attivo nel fronteggiare questa crisi: «l’Italia è fortemente impegnata nell’adattamento alla crisi idrica aggravata dai cambiamenti climatici», ricordando che varie città stanno adottando il Razionamento dell’Acqua fra le misure di contrasto. «L’Italia ha anche mostrato leadership negli sforzi internazionali, partecipando attivamente a diverse iniziative della WMO, per migliorare i servizi di gestione idrica», conclude Mishra.

Eventi meteorologici estremi: una minaccia crescente

Un altro problema emergente legato alle risorse idriche globali è l’aumento degli eventi meteorologici estremi. Secondo il report dell’OMM, il 2023 è stato segnato da numerosi eventi catastrofici legati all’acqua: dal ciclone Daniel in Libia a inondazioni e siccità in tutto il mondo.

Giornata dell'Acqua: un mondo assetato chiede un impegno più concreto
State of Global Water Resources 2023. Anomalia dell’equivalente in acqua della neve di marzo 2023 rispetto al periodo di riferimento (1991–2020)

In Italia, sia nel 2023 che nel 2024 l’Emilia-Romagna è stata la regione colpita più duramente. Tra settembre e ottobre, la regione ha subito forti inondazioni che hanno costretto migliaia di persone all’evacuazione e provocato ingenti danni al territorio.

Tuttavia, il paese ha dato prova di una reazione decisa. «L’Italia ha dimostrato un’avanzata capacità di allerta precoce per le alluvioni, come evidenziato durante quelle in Emilia-Romagna nel 2023», commenta Mishra. «L’evacuazione tempestiva di migliaia di persone entro 24 ore ha rappresentato un esempio di buona gestione a livello internazionale».

Un impegno globale per il futuro

«Attualmente stiamo affrontando una crisi idrica che può essere vista e avvertita in molti modi» ha dichiarato Audrey Azoulay, Direttrice Generale dell’UNESCO, nel report Water for prosperity and peace. «Diciamolo chiaramente: questa situazione potrebbe provocare una crisi sistemica nelle nostre società».

Secondo il report World Water Development 2024 delle Nazioni Unite, l’accesso alle risorse idriche non è compromesso solo dal cambiamento climatico, ma anche da fattori geopolitici, pandemie, migrazioni di massa, iperinflazione e altre crisi globali. A pagarne le conseguenze maggiori sono sempre le popolazioni più povere e vulnerabili.

Istituita dalle UN nel 1992, la Giornata Mondiale dell’Acqua mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle criticità legate alle risorse idriche e a promuovere un impegno globale per la loro tutela. «Abbiamo ancora tempo per intervenire, ma dobbiamo agire insieme ora», ha concluso Azoulay.