Esclusiva

Maggio 3 2024
La direttiva Ue non consente l’uso di sostanze cancerogene nell’acqua

Sul web circola una narrativa falsa riguardo la disposizione della Commissione europea sulle tubature idrauliche

Il 28 aprile un profilo X ha diffuso un tweet affermando che l’Unione Europea (Ue) avrebbe approvato una direttiva che consente l’impiego di sostanze cancerogene nelle condutture dell’acqua potabile. Tra queste ci sarebbero il cloruro di vinile, classificato come cancerogeno di classe 1 dall’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA), la formaldeide, valutata come cancerogena di classe 1B e mutagena di classe 2, e il bisfaltato (2-etilesile), plastificante e tossico per la riproduzione di classe 1B. Una narrativa falsa che si è diffusa grazie al rilancio su altri siti web italiani e canali Telegram da più di 10mila iscritti.

Sono più di 45mila le visualizzazioni ottenute dal tweet dell’utente (62.500 followers), che prima di presentare la fake news, dal taglio anti Europa, esordisce così: «Ci colpiscono attraverso qualsiasi “cosa” con ogni mezzo e da ogni parte … non mollano. Che siano maledetti», accompagnando le sue parole con la foto di un tubo dell’acqua arrugginito. Circa 300 altri profili hanno salvato il post, su cui si contano oltre 1.400 like e 900 retweet, insieme a commenti di sdegno che superano il centinaio. Accanto al nome su X, compare la spunta blu dell’account verificato, che dallo scorso ottobre si può ottenere grazie all’acquisto per 3$ al mese di un account X Premium, senza altri requisiti per dimostrare la propria autorevolezza.

L’utente non è inoltre nuovo a post di questo tipo. Sul suo profilo spuntano diverse narrative cospiratorie contro governi nazionali ed europei, tweet negazionisti su vaccini e pandemia da Covid-19, teorie sull’innalzamento delle frequenze 5G, fino ad arrivare alla notizia sulla direttiva dell’Unione Europea in merito alle condutture. 

Debunking

Si tratta però di una narrativa falsa. Per prima cosa, le sostanze elencate nella direttiva non sono destinate ad entrare in contatto con l’acqua potabile, ma sono utilizzabili nella creazione di materiali come tubature di plastica. «Questi elenchi sono stati stabiliti da una decisione di attuazione il 23 gennaio 2024 (direttiva 2024/367)”, spiega Adalbert Jahnz, uno dei portavoce della Commissione europea. «Le stesse sostanze sono anche incluse nel “Regolamento sui materiali e gli articoli di plastica destinati a venire a contatto con gli alimenti”, così come richiesto dalle disposizioni nella Direttiva sull’Acqua Potabile».

Quindi è vero che negli elenchi compaiono sostanze come il cloruro di vinile, la formaldeide o il bisfaltato, ma questi non sono vietati dai regolamenti europei e compaiono già nelle liste di prodotti utilizzabili dal 2011, anno in cui la Commissione ha redatto il regolamento di cui parla Jahnz. Per esempio, in questo testo leggiamo che il cloruro di vinile non dovrebbe “migrare” in quantità rilevabile negli alimenti con cui viene a contatto. Inoltre, viene specificata la misura massima che può essere presente in un prodotto finito, pari a 1mg per ogni kg. L’utilizzo di queste sostanze è quindi legittimo e non nocivo nella misura in cui è regolato da una serie di restrizioni riguardanti la loro potenziale fuoriuscita negli alimenti. 

Conclusioni

Per riassumere, in un post su X pubblicato da un profilo di disinformazione sembrava che la Commissione dell’Ue avesse incluso, tramite una direttiva, dei composti pericolosi per la salute umana nella lista delle sostanze chimiche da poter mettere a contatto con l’acqua potabile. Si tratta però di una notizia falsa e distorta, dal momento che le sostanze citate già erano incluse negli elenchi di varie direttive dell’Unione Europea, che ne limitano l’utilizzo per evitare effetti nocivi nell’eventuale esposizione con gli alimenti o l’acqua potabile.