«Buona domenica a tutti e grazie», sono le parole di Papa Francesco, che scalda la folla di Piazza San Pietro, a Roma. Una marea di persone di ogni età. E molti portano sé la propria storia di lotta e sofferenza. Sono riuniti fedeli provenienti da ogni angolo del mondo. In occasione del Giubileo degli ammalati e del mondo della sanità è Papa Francesco a stupire i pellegrini con la sua presenza e a conquistare applausi e boati di gioia.
A due settimane dalle dimissioni dal Policlinico Gemelli – dove è stato ricoverato lo scorso 14 febbraio – il Pontefice, apparso in sedia a rotelle e sul sagrato della Basilica di San Pietro, è il protagonista di una mattinata soleggiata di inizio primavera. Nella capitale sembra essere arrivata già l’estate con le sue temperature torride, anche se è appena cominciato il mese di aprile. Gli ombrelli sono aperti, ma non a causa della pioggia. Sono lunghe le file ai controlli per accedere alla piazza sin dalle 9.
Alcuni fedeli pregano in ginocchio con le mani giunte, altri osservano seduti la Santa Messa iniziata alle 10:30 e ascoltano l’omelia scritta dal Pontefice. C’è chi viene dalla Polonia e sventola al cielo la bandiera nazionale, rossa e bianca. Si intravedono anche i colori della Romania e del Ghana. In un cartellone bianco e blu c’è la scritta “La Slovacchia è una poesia”. Una fetta del globo è radunata in un luogo simbolico, e l’atmosfera somiglia a quella di una festa collettiva a cui partecipano diverse lingue e culture che si scambiano un segno di pace stringendosi la mano.
Tra le persone in piazza c’è Sabrina, nella città eterna per l’Assemblea di ANED, l’Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi e Trapianto, un’organizzazione impegnata dal 1972 nella prevenzione delle malattie renali. «Ho avuto due trapianti di rene, e oggi con grande gioia ho partecipato a questa celebrazione. Gli ospedali per me sono una seconda casa perché ci ho passato tanto tempo. Il regalo più bello di questa giornata è stato vedere Papa Francesco, sono contenta che stia meglio e che si stia riprendendo», dice Sabrina, con un filo di voce carico di emozione.
Non sono giunti in piazza solo pellegrini, ma anche medici ed infermieri, attivi in un settore che Papa Francesco ha spesso sostenuto ed elogiato con attestati di stima. «Il Pontefice ci ha onorato della sua presenza, è stato emozionante e commovente. Lui insiste molto sulla necessità di prendersi cura degli altri, ci ha sempre ringraziato anche durante la pandemia [del Covid-19, n.d.r.]. Noi siamo particolarmente legati a questo Papa», dicono due infermiere dell’Asl Roma 1, che ci tengono a ricordare l’importanza dello screening per individuare in modo precoce una malattia, ad esempio un tumore, in persone asintomatiche.