Esclusiva

Aprile 11 2025
Garbatella logorroica: i murales del quartiere

I muri colorati compongono una mappa e raccontano tante storie diverse di un rione di Roma davvero unico. Scopriamole

Un famoso slogan recita: «Muri puliti, popoli muti». Ecco, Garbatella muta non lo è di certo. Parla, parla sempre. A volte è difficile seguirla, troppe parentesi, troppe storie che si intrecciano. Garbatella Logorroica ha l’obiettivo di riannodare i fili di queste storie e raccontarne una sola, quella di un quartiere che ha sempre qualcosa da dire.

Alberto Sordi

Garbatella logorroica: i murales del quartiere


«Mi dispiace… ma io so’ io e voi nun siete un…» Con un ego così, non poteva che svettare tra i lotti della Garbatella Alberto Sordi nei panni del Marchese del Grillo. L’opera, realizzata dallo street artist Lucamaleonte, è un omaggio ai 101 anni dalla nascita del grande attore romano. Si trova a pochi passi da via Vettor Fausto e dal Teatro Palladium, dove Sordi andava spesso da ragazzo a trovare le sue sorelle. Promosso dall’AS Roma e dalla Fondazione Roma Cares, il murale celebra uno dei volti più iconici del cinema italiano.

Alfredino

Garbatella logorroica: i murales del quartiere

Sul muro di un palazzo in piazza Michele Carbonara, il volto di Alfredino Rampi sorride. È un’immagine che appartiene alla memoria collettiva, ora trasformata in un’opera di street art nata dal cuore della comunità. Il murale è il frutto di un’iniziativa dal basso, sostenuta da una raccolta fondi popolare e dal Centro Alfredo Rampi Onlus. Un tributo alla solidarietà e al senso di comunità nati intorno ad Alfredino e il ricordo di un Paese che, in quei giorni drammatici del 1981, si fermò con il fiato sospeso.

Lupa e bambina

Garbatella logorroica: i murales del quartiere

Una lupa possente, una bambina sulla sua testa e tra le fauci il simbolo di una città frenetica che divora sé stessa. Questo murale, realizzato da Lorenzo Ceccotti con la direzione tecnica di Lucamaleonte, è un omaggio ai valori che rendono speciale questo angolo della città: accoglienza, rispetto, autenticità. Il murale nasce nell’ambito della VII edizione della Città Incantata, festival che ha trasformato Civita di Bagnoregio, la “città che muore”, in un laboratorio di creatività e arte urbana. Ora quel filo immaginario si estende fino a qui, unendo due luoghi diversi, ma entrambi sospesi tra storia e sogno.

Alvaro Amici

Garbatella logorroica: i murales del quartiere

Alvaro Amici, celebre per i suoi stornelli romaneschi, è nato e cresciuto nella Garbatella, nel lotto 31. Durante l’occupazione tedesca, la sua famiglia ospitò degli ebrei.

Scendendo dalla Scalinata degli Innamorati e passando accanto alla Fontana della Carlotta, ci accoglie il murales dedicato ad Alvaro Amici, voluto dal figlio Serghei e realizzato dai Pittori Anonimi del Trullo. Ancora oggi, il quartiere lo ricorda affettuosamente come “Il menestrello della Garbatella” e il nipote Cristiano tiene viva la tradizione degli stornelli con l’Accademia di Canto Romanesco.

Leggi anche: Il ricordo di Alvaro Amici sui muri di Garbatella

Per i bambini e le bambine

Garbatella logorroica: i murales del quartiere

La denuncia del massacro del popolo palestinese e il sostegno alla causa curda sono temi ricorrenti sui muri della Garbatella. Con questo murale, il pensiero va ai bambini di Gaza e del Rojava.

Garbatella logorroica: i murales del quartiere

La Garbatella

Garbatella logorroica: i murales del quartiere

Ma perché la Garbatella si chiama così? È una vera leggenda di quartiere quella che ci ricorda il murale “Oh my darling Clementine!” realizzato da Solo e Diamond nel 2020 per il centenario della Gabratella. Questa opera, realizzata con bombolette spray, è dedicata all’ostessa “garbata e bella” da cui il quartiere prende il nome. Il murale, che si trova in Piazza Damiano Sauli, ritrae una Clementina floreale e multicolore, simbolo di un passato che vive attraverso l’arte urbana.

Piero Bruno e Carlo Giuliani

Garbatella logorroica: i murales del quartiere

Il ricordo di Piero Bruno, studente e militante tragicamente ucciso durante una manifestazione di solidarietà per l’Angola indipendente, vive attraverso un murale. L’opera, che sorge davanti al centro sociale La Strada, sede della Scuola Popolare a lui dedicata, celebra non solo la sua memoria, ma anche quella di Carlo Giuliani e Fabrizio Scottoni.

Supernova

Garbatella logorroica: i murales del quartiere

La Supernova di Jerico è un viaggio nell’energia che trasforma la materia. Nato dal progetto IN ART WE TRUST, il murale si trova su via Passino ed è stato realizzato prima su tela e poi sulla parete, l’opera trasmette un mix di colori e forme, come un orecchio che diventa fiore e un petalo che si trasforma in cielo. Un omaggio al quartiere e alla sua vitalità!

La Strada

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Dall’8 ottobre 1994, La Strada è molto più di un centro sociale: è un punto di riferimento nel cuore della Garbatella. Nato dall’occupazione di uno stabile abbandonato, si è trasformato in uno spazio aperto, dove cultura, solidarietà e memoria si intrecciano. Qui convivono cineforum, teatro popolare, laboratori per bambini, sportello legale gratuito e concerti. Un luogo di resistenza attiva che, tra balere e iniziative antifasciste, continua a essere casa per chi crede in un futuro costruito su partecipazione, libertà e inclusione.

Enrico Mancini

Garbatella logorroica: i murales del quartiere

Partigiano, falegname ebanista della Garbatella, Enrico Mancini fu un simbolo di resistenza. Negli anni ’20 si rifiutò di aderire al partito fascista, subendo l’incendio del suo laboratorio e del negozio di mobili. Nonostante le difficoltà, con una moglie e sei figli da sostenere, la sua determinazione non vacillò. Nel 1942 aderì al Partito d’Azione, contribuendo alla Resistenza con il suo lavoro di collegamento tra i servizi di informazione alleati. Arrestato e torturato, fu infine ucciso alle Fosse Ardeatine il 24 marzo 1944.

Linee

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in via Caffaro c’è un palazzo a cui piace cambiare, ma sempre con grande stile. Dopo il celebre Capitano Licantropo, è arrivato il murale firmato da Sten & Lex, duo di street artist che si distinguono per la loro maestria nel stencil. L’opera, un mix di Optical Art e Astrattismo Geometrico, è un’esplosione di linee, cerchi e tocchi di rosso, un’evoluzione rispetto ai volti iconici dei loro lavori passati. Un murale che racconta di sperimentazione, partecipazione e della magia dell’arte urbana che cambia con il tempo.

Costituzione

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Che sia la più bella del mondo forse ce lo diciamo un po’ da soli. Di sicuro è l’unica impressa sulla facciata di un palazzo. Il murale dedicato ai valori della Costituzione italiana è stato realizzato da Greg Jager, in collaborazione con Marimo e la Fondazione Pastificio Cerere. L’opera, estesa su 25 metri di facciata, rappresenta con 12 simboli i primi articoli della Costituzione: dal lavoro alla tutela ambientale, dai diritti inviolabili alla laicità dello Stato. Inaugurato nel maggio 2021, il murale è parte del progetto regionale Lazio Street Art, volto a riqualificare e valorizzare i luoghi pubblici con l’arte, celebrando il centenario del quartiere e i suoi principi fondamentali.