Un libro per chi ha visto il film Dragon Trainer e pensato che le scene dedicate allo studio dei grossi rettili con le ali fossero le più interessanti. Storia naturale dei draghi (Armenia, 2025) è una fittizia autobiografia scritta da Lady Isabella Trent, la più eminente naturalista di draghi vivente dell’età vittoriana, e pubblicata perché i suoi fan continuavano a chiederle delle sue mirabolanti avventure. Isabella, adesso in età avanzata, ripercorre tutta la sua storia, iniziando da quando era una ragazzina bramosa di leggere libri sui draghi.
Il primo volume della serie Le memorie di Lady Trent accompagna Isabella dalla sua fanciullezza alla ricerca di un buon marito mentre cerca di attenersi ai doveri di una giovane donna dell’epoca e, al contempo, desidera trovare un modo per vedere e studiare i draghi. Lady Trent ripercorre la sua vita facendo narrare la giovane sé stessa, ma interviene ogni tanto con appunti e conoscenze che l’età avanzata le ha fornito. La donna racconta al lettore la sua prima avventura, partendo dall’amore e la passione che l’hanno portata a partire, senza evitare la tristezza e la tragedia.
Proprio come alcune ragazzine di allora impazzivano per i cavalli e le attività equestri, io finii per impazzire per i draghi.
La narrazione parte con una giovanissima Isabella e la accompagna nella sua crescita, per questo il romanzo potrebbe risultare meno accattivante nelle pagine prima che inizi la spedizione scientifica, tuttavia, quei capitoli servono a presentare la protagonista, inquadrando il suo mondo, i suoi interessi e le sue relazioni, quindi, seppure possano apparire più lente, non sono per questo poco interessanti. Anche l’inizio della spedizione è lento, ma permette di scoprire la scena in cui si svolge la vicenda; è una lettura consigliata a chi apprezza una narrazione con molti dettagli e descrizioni.

La penna dietro la storia di Lady Trent è Marie Brennan, ex antropologa e studiosa di folklore, che ha sfruttato i suoi campi di studio per creare una società simil-vittoriana in cui i draghi sono comuni e si presentano in tante specie con diverse caratteristiche, che grazie alla protagonista appassionata dell’argomento vengono presentate al lettore nel dettaglio. L’autrice ha ideato un mondo con diverse aree che divergono per clima, cittadini e cultura, ma anche flora e fauna, draghi compresi: in questo primo volume, la protagonista esplora una zona fredda e deve risolvere un mistero che sembra essere legato a una leggenda del luogo, ma alla fine del romanzo vengono gettate le basi per spostare la narrazione del prossimo libro in un luogo più caldo.
Voi avete l’ossessione dei draghi e presto o tardi vorrete un’altra occasione per darle sbocco. Quando quel giorno arriverà, fatemelo sapere
La forza del libro sta nel rendere molto realistico un contesto fantasy. Il romanzo potrebbe essere un buon approccio al genere per i lettori di saggistica che non hanno mai letto un libro fantasy ma vorrebbero iniziare in quanto dedica ampio spazio allo studio dei draghi, trattandolo come un vero e proprio manuale.
La narrazione è impreziosita da schizzi di draghi, luoghi e personaggi che nel libro vengono presentati come disegni fatti dalla protagonista messi ad accompagnare l’autobiografia da lei scritta, ma che nella realtà sono stati realizzati da Todd Lockwood.
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La casa editrice ha annunciato l’uscita del secondo volume della serie Le memorie di Lady Trent, Il tropico dei serpenti, a luglio 2025.