Il progetto nasce dall’idea di tre amici accomunati dalla passione per il cibo: Gianmarco Grazia, Alex Martini e Filippo Bigalli. «La nostra pagina nasce per puro gioco e per far conoscere dei buoni ristoranti. Per noi questo è solo divertimento e una passione» racconta Gianmarco.
«Siamo partiti un anno e mezzo fa e ogni giorno ci siamo dedicati a questo progetto senza troppe pretese ma i numeri ci hanno davvero sorpreso. Ogni giorno siamo cresciuti sempre di più» aggiunge uno dei fondatori. Ora la pagina Instagram conta più di 5mila follower e tra ristoranti stellati, trattorie, osterie e paninari è possibile conoscere ogni realtà culinaria.
Il vero successo è arrivato quando è stata lanciata una sfida social di solidarietà verso Bologna e i suoi ristoratori. L’Emilia Romagna al momento è una delle regioni che più è messa a dura prova dal Covid-19 e le attività commerciali hanno iniziato a subirne gli effetti. Proprio in questi giorni sta spopolando sui social network la challenge ideata dalla pagina “Qui si taffia”, che in dialetto bolognese significa mangiare.
«L’idea nasce mentre eravamo a cena da Bottura. A fine pasto, parlando con lo chef, uno dei migliori al mondo, abbiamo affrontato il tema del coronavirus e delle possibili ricadute economiche sulle attività commerciali. Allora ci siamo detti che anche nel nostro piccolo potevamo fare qualcosa per aiutare Bologna e abbiamo deciso di lanciare questo progetto di solidarietà» racconta Gianmarco.
La challenge consiste nello scrivere i propri luoghi preferiti per colazione, pranzo, merenda, cena e per un semplice drink in modo da farli conoscere il più possibile. Ma la cosa più importante è taggare le persone che vorresti coinvolgere, così da creare tra i bolognesi una vera e propria rete di sostegno.
«Volevamo fare qualcosa di positivo per la nostra città e siamo davvero contenti di poter lanciare un messaggio in questo momento particolare. È una grande occasione di solidarietà per il popolo bolognese» spiega Gianmarco.La challenge ha riscosso grande successo e con il passare dei giorni si è estesa anche in altre città dell’Emilia Romagna. «Siamo stati sorpresi dal successo che questa iniziativa ha riscosso tra i ristoratori e i cittadini. Ma la cosa più bella è che siamo stati contattati anche da altre persone che nella loro città volevano portare la challenge e siamo stati contenti di poterli aiutare a farlo» racconta uno dei fondatori.
In un momento così delicato e in continua evoluzione la challenge ha rappresentato un momento di solidarietà per Bologna e non solo. «Ora stiamo lavorando ad altri progetti da lanciare nei prossimi giorni per dare seguito al lavoro fatto fino ad oggi, sempre all’insegna della solidarietà» conclude Gianmarco.