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Esclusiva

Marzo 17 2020
CoroNow, l’app di economia sul Coronavirus

Arriva nei digital store CoroNow, l’app che raccoglie le notizie economiche sul Coronavirus

Il mercato delle app legate al fenomeno del Coronavirus si arricchisce di una nuova piattaforma: è stata lanciata tramite il profilo instagram @ale.conomista la versione beta dell’app CoroNow, una newsroom (raccoglitore di notizie) che raggruppa tutti gli articoli di carattere economico legati alla pandemia. L’app sarà presto disponibile sul Google Play Store e, in un secondo momento, in versione iOS.

L’ideatore dell’app, Alessandro Cascavilla, spiega così la sua idea: «Mi è sempre piaciuto parlare di economia e avevo recentemente lanciato un profilo su Instagram per raccontare i risvolti economici dell’attualità, con particolare attenzione ai giovani». La grande crescita di domanda di informazioni, dovuta soprattutto alle giornate nere delle Borse internazionali, ha portato il canale Instagram di Alessandro ad aumentare le interazioni. Da qui l’idea di fornire un servizio ancora più diretto e in tempo reale: «Ora tutti vogliono parlare di economia. Così ho sentito il mio collega Francesco Pio Bocci, esperto di ingegneria informatica e fondatore di PyBoxStudio, e gli ho proposto di costruire un’app che mi permettesse di condividere le mie fonti con tutti. Il mio scopo è diventare una cassa di risonanza per le principali notizie di economia, specie in questa fase così difficile e importante». 

CoroNow

Un altro obiettivo di Alessandro è combattere la disinformazione e le fake news: «Ho visto in giro falsità di tutti i tipi. Mi sono sempre battuto per divulgare le fonti ufficiali e i dati corretti. Ho quindi voluto creare una piattaforma più ampia del mio profilo Instagram, che potesse raggiungere e aiutare più persone, dando anche la possibilità agli utenti di mettersi in contatto diretto con me tramite email per qualsiasi loro dubbio o perplessità». L’app contiene un flusso costante di informazioni provenienti da varie fonti (in particolare la John Hopkins University) prese dal web e organizzate in modo razionale, corredate da grafici sull’andamento della pandemia in tutto il mondo con la collaborazione di un data analyst, il Dott. Leszkiewicz. 

La correttezza e la certezza del dato vanno quindi di pari passo nell’app CoroNow. Sulle informazioni provenienti dalla Cina e sull’affidabilità dei numeri, Alessandro predica calma: «Il problema è di insieme: c’è quello che in economia si definisce Bias a condizionare il dato. Le fonti governative, specie in casi come quello cinese, potrebbero essere poco trasparenti per evitare di deprimere il morale della popolazione, ma il calo dei contagiati potrebbe anche dipendere dalle misure fortemente restrittive messe in pratica dal governo. Credo inoltre che la scarsa disponibilità di tamponi influenzi fortemente i numeri, e questo vale anche per l’Italia. Tuttavia, avendo noi soltanto questi dati, siamo costretti a fidarci, pur essendo consapevoli della loro imprecisione». 

CoroNow non si limita a trattare temi di finanza in relazione al Coronavirus, ma si occupa anche di argomenti economici: «Anche il Travel Ban imposto da Donald Trump nei confronti dei Paesi europei è una di quelle notizie che si possono trovare nella nostra newsroom. Sono eventi che condizionano fortemente le nostre economie». L’informazione sulla pandemia, oltre all’app, passa anche per i social: «In questo periodo di quarantena in cui chi sta a casa ha molto più tempo cerco di fornire notizie ancora più dettagliate sui miei canali, organizzando dei live ogni sera».

La selezione delle fonti è di ampio respiro e non schierata: «Le testate internazionali sono un canale preferenziale per trovare informazioni economiche sulla pandemia e sono un contenuto importante dell’app. In Italia do la priorità al Sole24Ore e ad ANSA. Ho cercato di inserire notizie senza colore politico, senza dare interpretazioni di merito. Non è un mio compito né un mio obiettivo arrivare per primo sulla notizia o fare il giornalista: divulgo un’informazione solo dopo aver verificato la sua correttezza, e così funzionerà anche la mia app».