“Penso di venire da una famiglia di streghe,” dice Caterina Di Terlizzi, “nonna Fausta ha avuto tre figlie femmine e loro hanno avuto sette figlie femmine.”
Con tutte quelle donne, il padre è stato l’uomo della sua vita. Un carabiniere che l’ha portata all’avventura, come quella volta in Brasile, alla spiaggia di Pipa, con sabbia dorata, mare turchese e delfini. Purtroppo, si alza la marea: “La spiaggia non c’è più, c’è solo l’oceano.” Per stare fuori dall’acqua, lontani da possibili squali, si aggrappano all’unico disperato appiglio, “una parete che si sbriciola.” Cercano di tenersi, le scarpe non fanno presa e si sfilano, ma riescono a raggiungere la scala per lasciare la baia. Nonostante la paura, l’amore per le avventure rimane: “Ogni volta che ne riparliamo dico ‘papà, sei stato un pazzo’, ma anche ‘grazie’.”
Dalla madre prende l’amore per le storie: facendole leggere in gioventù il romanzo illustrato per ragazzi, La famosa invasione degli orsi in Sicilia, la introduce a Dino Buzzati, scrittore e giornalista del Corriere della Sera. Lui è l’autore di Un amore, libro erotico, drammatico, autobiografico, il preferito di Caterina: il tragico sentimento tra il ricco borghese e la ballerina minorenne affascina, del resto “tutti gli amori sono un po’ tragici.” Tuttavia, per sé desidera un amore passionale, “come con un ballerino di tango,” ma non l’ha ancora trovato.
Il connubio di amore per storie e avventure la porta a Milano, dove studia Linguaggio dei media all’università Cattolica. Lì la sua “voglia del futuro inizia a prendere forma,” capisce che “l’unica cosa che mi andava di fare era la giornalista,” ma non per occuparsi di politica o economia, bensì “per poter conoscere gli altri.” La sua filosofia è che “molte persone parlano, parlano, parlano, ma ci sono poche persone che ascoltano e io volevo fare proprio quello: chiedere e ascoltare quello che le persone avevano voglia di condividere, di vivere, con me e senza di me.” Vuole fare la giornalista per ascoltare di più e fare ascoltare di più.
Ciò è alla base del suo ambizioso progetto di pubblicare, un domani, un libro con tutte le sue interviste: “Fosse per me, intervisterei tutti quanti. Vorrei intervistare un’azienda di Murano che produce bicchieri che sembrano fuochi d’artificio. Un giorno voglio andare a vedere come si fa una buona pasta alla genovese a Napoli e il giorno dopo un teatro greco-romano in Sicilia.” È questo il taglio particolare che vuole dare al libro: tante interviste a soggetti diversi. Il suo obiettivo è riuscire a suscitare curiosità, “fare appassionare a cose meravigliose.” Ha già iniziato a lavorarci: ha già “tante informazioni di persone molto interessanti, come l’attrice Piera degli Esposti” e conosce “persone che fanno cose interessanti” a cui promette che arriverà presto una sua telefonata.
Il progetto è stato concepito così perché vorrebbe spaziare, perché ha “voglia di scoprire il mondo e i lavori, perché la vita è troppo corta per focalizzarsi su una cosa sola.”