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Esclusiva

Marzo 1 2022
La resistenza di Yevgeniy Golovchenko alla disinformazione

Il ricercatore ucraino analizza le fake news circolate sul web in relazione al conflitto con la Russia

Dopo poco più di 24 ore dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina, Yevgeniy Golovchenko inizia la sua resistenza su Twitter. Ricercatore di origine ucraina, lavora al dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Copenaghen. «Scrivo di disinformazione, censura, Russia, Ucraina e datascience», recita la sua biografia. Sulla sua pagina, aggiorna di continuo un thread di tweet per «catalogare disinformazione, misinformazione o semplicemente contraddire dichiarazioni durante l’invasione russa dell’Ucraina».

Golovchenko

Diversi sono gli esempi di fake news che il ricercatore ha contribuito a smentire. Parte con una notizia dai potenziali risvolti preoccupanti. Secondo alcuni report, nel primo giorno di invasione, dei soldati russi si sarebbero mossi verso Kiev in veicoli e vesti militari ucraine. Una notizia in seguito ritrattata da una delle fonti che l’aveva diffusa e smentita dagli ufficiali.  «Situazione potenzialmente pericolosa», sostiene Golovchenko.

Golovchenko
Golovchenko

Sempre durante la giornata del 24 febbraio, sono circolate notizie contrastanti riguardo lo stato della città di Odessa. «Alcuni media hanno scritto che i Russi sono già approdati lì, altri hanno scritto che secondo le Forze Armate dell’Ucraina non è vero. Questa notizia relativamente preoccupante non è stata confermata – a quanto ne so». Odessa al momento si trova sotto assedio, ma continua a resistere.

Seguendo i criteri di un lavoro imparziale e quanto più possibile obiettivo, Golovchenko sottolinea che anche ogni suo post va sempre verificato, visto il difficile contesto in cui queste notizie vengono diffuse. 

Golovchenko
Golovchenko

La lotta alla disinformazione del ricercatore colpisce anche gli account fake, nati nell’ultimo periodo con il solo scopo di diffondere notizie false. È il caso del profilo Twitter che si spaccia per l’account ufficiale delle Armed Forces of Ukraine e che ha pubblicato un video dell’armata russa mentre invade l’Ucraina il 20 febbraio, prima ancora che Putin riconoscesse l’indipendenza di Donetsk e Lugansk.

Golovchenko

Golovchenko dedica, poi, diversi tweet al palazzo colpito da un missile nella periferia sud-occidentale di Kiev. Senza sbilanciarsi, riporta le due diverse versioni diffuse dai media russi e ucraini. «Le autorità russe (e i media controllati dallo stato) stanno diffondendo la narrazione secondo cui loro non stanno attaccando le città ucraine, ma stanno attaccando solo gli obiettivi militari con colpi di precisione. Le autorità ucraine non sono d’accordo».

Golovchenko

Per dare un’idea della confusione che circola intorno a questa notizia, re-twitta i commenti di Elliot Higgins, blogger e citizen journalist inglese, e di Tobias Thyberg, ambasciatore svedese in Ucraina. Secondo il primo, è necessaria una mentalità aperta nell’approcciarsi a questa vicenda, perché il missile coinvolto potrebbe provenire dalle munizioni difensive ucraine, mentre l’altro ritiene che «la Russia stia bombardando palazzi residenziali nel cuore di Kiev» e allega, a sostegno della sua tesi, un video dello State Emergency Service of Ukraine.

Golovchenko

La lista di fake news smentite continua e non può non includere la notizia falsa dell’abbandono di Kiev da parte del presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy. Una storia confutata in prima persona dallo stesso presidente, che si è ripreso nella città per dimostrare a tutti di non averla mai abbandonata. 

Golovchenko
Golovchenko

Una modalità utilizzata di frequente, per diffondere notizie false o fuori contesto, è quella di legare a un evento di attualità immagini o video risalenti ad anni e fatti passati. È quanto accaduto in questi giorni in relazione all’invasione russa dell’Ucraina e Golovchenko include nel suo lavoro di debunking anche un esempio di questo genere.

Citando il tweet di Shayan Sardarizadeh – giornalista della BBC che si occupa di disinformazione – mostra come un’immagine del 2011, relativa all’abbattimento di un aereo del governo libico da parte dei ribelli, sia stata utilizzata per diffondere fake news riguardo al presunto abbattimento di un aereo militare russo da parte della resistenza ucraina. Un caso di misinformazione/disinformazione a favore degli ucraini, che riporta alla memoria del ricercatore i video riciclati come fake nel 2014 e 2015, ai tempi della prima crisi russo-ucraina.

Golovchenko

Risale a poche ore fa, invece, la smentita della notizia diffusa ieri su Internet, secondo cui Valery Gerasimov, capo dello Stato Maggiore e generale delle Forze armate russe, sarebbe stato licenziato. «Gira voce che Gerasimov, capo di Stato Maggiore russo, sia stato licenziato. La sua apparizione alla TV russa – mentre prendeva l’ordine di mettere le forze di deterrenza (comprese le armi nucleari) su “un regime speciale di servizio di combattimento” – suggerisce il contrario».

Golovchenko

Il lavoro di Yevgeniy Golovchenko non si ferma. La guerra è anche quella della disinformazione e, nel mondo dei social, Twitter può diventare la trincea da cui portare avanti la resistenza.