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Esclusiva

Marzo 8 2022.
 
Ultimo aggiornamento: Marzo 9 2022
Una valigia piena di libri per non perdersi durante la pandemia

Anche durante il primo lockdown, il Senior Jag Cafè non ha perso il contatto con i suoi clienti

«Libri gratis». Davanti alla grigia saracinesca abbassata del Senior Jag Cafè, nel quartiere di Pietralata, una valigia vintage invitava i passanti a prendere un libro per riportare un po’ di colore nelle meste giornate di inizio pandemia. Su un pezzo di tovagliolo, appoggiato sulla copertina di un libro giallo, un passante anonimo aveva scritto un semplice «grazie». Nei giorni in cui le strade si erano svuotate del solito trambusto, le parole scritte erano l’unico modo «per tenere lontano almeno il virus della noia».  

Una valigia piena di libri per non perdersi durante la pandemia
Photo credits: Senior Jag Cafè

Due anni dopo, dall’ingresso del caffè letterario provengono suoni familiari e le voci di chi vuole solo essere spensierato. Il tintinnio dei calici di vino si confonde con le note di Centro di gravità permanente e la voce sottile di Franco Battiato. Sulla scacchiera le pedine difendono il territorio, una matita nervosa sottolinea il paragrafo di un libro, le chitarre riposano in attesa del prossimo concerto e cornetti e cioccolata calda si amalgamano in un unico profumo che prende per la gola chi arriva per la prima volta e chi, invece, non se n’è mai andato.

L’idea della valigia e il nome del Senior Jag Cafè si ispirano alla storia del “Signore dei Libri” José Alberto Gutiérrez, il netturbino colombiano che, raccogliendo libri abbandonati nei cassonetti dell’immondizia, ha creato una delle più grandi biblioteche di Bogotá. A Roma, gli habitué del locale decorato dai vortici stellati di Van Gogh hanno percepito una presenza più che mai necessaria. «L’iniziativa della valigia fuori ha mostrato che c’eravamo anche se, purtroppo, eravamo chiusi» racconta il proprietario Fabrizio Mauti. Una missione culturale che «ha dimostrato la nostra vicinanza, seppur a distanza, e ha prodotto un effetto di affetto».

Una valigia piena di libri per non perdersi durante la pandemia
Photo credits: Senior Jag Cafè

Se di giorno passanti e clienti abituali del cafè si rifugiavano tra le righe della carta stampata, di sera la lettura diventava social. Alessio, ex socio di Fabrizio, nelle dirette di Instagram leggeva brani di libri che, all’inizio, sceglieva personalmente per i propri followers. «Un modo per dare continuità e rimanere presenti fisicamente, anche se dentro una stanza, come eravamo tutti purtroppo in lockdown». Con il tempo, i followers facevano proposte traendo spunto da eventi di attualità e cultura o dalle loro letture preferite, per rendere quel momento di condivisione ancora più intimo. Un momento che ha suscitato la gratitudine di clienti vecchi e nuovi: «Tutti ci hanno detto ‘ti abbiamo visto, grazie per averci fatto compagnia la sera’, quindi qualcosa di buono l’abbiamo fatto».

Dopo la chiusura forzata, il Senior Jag ha rialzato la saracinesca e ha ripreso le attività di sempre, con la voglia di accogliere chi l’aveva seguito in maniera instancabile nel mondo virtuale. Nonostante le difficoltà che la pandemia ha portato con sé, Alessio e Fabrizio le hanno affrontate grazie alla forza delle idee e all’affetto dei loro clienti, soprattutto per reinventare il locale con i pochi aiuti statali. «Li abbiamo utilizzati per rinnovarci, non per sostenerci, quindi sembra che ci sia stato un riscontro nei confronti del nostro impegno».

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