Gaia De Bernardini ha 16 anni, è seduta al banco del liceo durante una noiosa lezione e disegna ai margini del quaderno.
Gaia De Bernardini ha 26 anni, è seduta allo stand Astromica/RW e autografa la sua prima pubblicazione fresca di stampa.
Nell’affollato padiglione 2 della Mostra d’Oltremare, un lungo tavolo è ricoperto dalle copie de Le Divine Commediche Avventure di Dante e Virgilio, che attirano l’attenzione dei curiosi visitatori con la loro accesa copertina arcobaleno, e il poster dei personaggi sventola alle spalle della giovane autrice.
«È da tanto tempo che mi porto dietro questi personaggi. Mi annoiavo in classe e una cosa che mi riusciva facile al liceo era disegnare ai margini delle note che prendevo. È nato tutto molto di getto, poi però mi ci sono affezionata e anche alle mie amiche piaceva, quindi ho continuato: all’inizio per me, a caso tra i quaderni, poi ho deciso di metterlo su Facebook per testare le acque e vedere come andava. Non mi aspettavo che diventasse così e che sarebbe piaciuto a tanta gente».
Soggetto, sceneggiatura e disegni sono suoi e li presenta per la prima volta al pubblico tramite Facebook, sulla pagina omonima del fumetto, che conta quasi settemila seguaci. «Mi piacerebbe continuare a condividere su Facebook, magari qualche striscia dal volume, perché ci sono un sacco di battute lì dentro che mi piacciono, ma non ho ancora potuto pubblicare. Conto di riprendere in mano la pagina e aprirne una anche su Instagram, voglio continuare a fare contenuti anche per l’online».
Tra un mese, il 27 maggio, l’opera sarà disponibile in tutta Italia, ma dal 22 al 25 aprile era in anteprima a Napoli. Al Comicon, non sono solo i lettori a vedere la recente stampa dal vivo, ma anche la stessa autrice: «Quando sono arrivata qua mi è venuto un pochino il blocco in gola, oggi è stato il primo giorno che ho visto la copia stampata e ancora non riesco a credere che stia lì, su quel banco. In più, incontrare persone che già lo conoscevano mi ha scaldato tanto il cuore».
Il fumetto è una rielaborazione del capolavoro dantesco, ma a distinguerlo da altre opere con lo stesso spunto sono il disegno chibi che ricorda i manga giapponesi, pur mantenendo la lettura occidentale da sinistra a destra, e il registro comico, che sembra non volersi prendere troppo sul serio, ma in realtà ripercorre in maniera puntuale il viaggio nell’Oltretomba.
«Come mai la Divina Commedia? La letteratura mi piace un sacco e l’Inferno mi è sempre interessato. Ero molto felice di iniziare a studiare la Divina Commedia, mi affascinava. Purtroppo, a scuola ci sono sempre i voti di mezzo, così riesco a godermela di più».
Il volume pubblicato copre i primi diciassette canti infernali, ma presenta anche alcuni extra e disegni a colori. Gli appassionati che hanno visto il progetto nascere su Facebook riconosceranno alcune strisce, ma ci sono anche vignette inedite che rendono la lettura una scoperta piacevole per vecchi e nuovi lettori.
Sebbene i due personaggi protagonisti siano Dante e Virgilio, come il titolo lascia intendere, e venga dato ampio spazio alle loro avventure e caratterizzazioni, anche Beatrice ha un ruolo principale: è una donna angelo (con ali e aureola), ma ha una personalità e al lettore viene presentato il suo ricordo degli incontri con il Poeta.
Nei prossimi progetti dell’autrice c’è di portare “a riveder le stelle” i suoi Dante e Virgilio con un secondo volume che concluderà l’Inferno, la sua cantica preferita, e forse pubblicarne anche un terzo che segua i due poeti in Purgatorio. In futuro, il suo amore per la letteratura potrebbe portarla a rielaborare altri grandi classici. «Ci sono talmente tanti personaggi letterari che mi piacciono e che vorrei affrontare a parte. Ho letto Dracula di Stoker molto recentemente, mi è piaciuto un sacco, mi piacerebbe rileggerlo e farci qualcosina. Però è sempre una possibilità che magari legga qualche altra opera classica e mi prende la mattata di rifarla così come ho fatto con la Divina Commedia».
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