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Esclusiva

Aprile 28 2022
«Non vogliamo più lavorare»

La Generazione Z vuole entrare nel mondo del lavoro ma alle sue regole: basta sfruttamenti, sì ad un giusto equilibrio tra lavoro e vita

Basta stage non retribuiti, basta venir pagati 2€ l’ora, basta venir considerati carne per la forza lavoro solo perché giovani. 

È questo quello che chiede la Generazione Z (i nati tra il 1997 e il 2012) al mercato del lavoro. 

Le priorità sono cambiate come le esigenze, il costo della vita e dell’indipendenza. 

La Gen Z è la generazione, che anche grazie (o per colpa del) al Covid, ha creato nuovi lavori, nuove opportunità e una realtà alternativa al lavoro d’ufficio 40h settimanali. 

Dagli influencer su Instagram, ai Tiktokers, agli small businesses con impiegati giovani ben retribuiti, alle compagnie che hanno dei settori under 30 come Creation Dose o addirittura under 23 come ScuolaZoo. 

Il mondo sta cambiando ma non tutti vogliono vederlo. 

Fabiana Andreani conosciuta come @fabianamanager su Tiktok, pubblica periodicamente video sulla piattaforma dove aiuta i giovani a creare CV, a farsi valorizzare da un’azienda, e soprattutto, si impegna a cancellare tutti i clichè appartenenti al mondo del lavoro.

https://vm.tiktok.com/ZMLpGfXWh/

Capelli e blazer colorati, un’energia invidiabile e tanti anni come recruiter e orientation manager.

“La Gen Z è la generazione che ha preso coscienza del mondo in un mondo precario. Sono giovani concreti che hanno capito che i valori imposti dalle aziende – come, ad esempio, avere il job title come orgoglio personale- sono traguardi abbastanza vuoti. È la generazione che sta riportando l’accento su “cosa voglio io”. 

Da qui nasce anche un’attenzione più concreta verso la salute mentale ed equilibri tra vita privata e vita lavorativa. “Non si lavora più solo per un fare dei soldi. Deve essere fonte importante di realizzazione personale. Come? Riconoscimenti da parte dell’azienda come poter dire la propria, avere maggiore flessibilità ma anche non desiderare l’azienda e quindi un posto fisso.”

Diversità, equità e inclusione diventano sempre più importanti per la Generazione Z, soprattutto nel mondo del lavoro. 

Secondo un articolo recente di Forbes questa è la generazione che identifica il salario come priorità numero uno ma solo quando si incontra con comunicazione forte e proattiva e trasparenza sul posto di lavoro.

E nonostante sia la generazione considerata più tecnologica di sempre, il 90% di loro desiderano e danno valore alla connessione umana senza schermi. 

Secondo un articolo del The Guardian, la Gen Z si aspetta che il proprio datore di lavoro li lasci essere produttivi, indipendenti e gli permetta di avere un miglior equilibrio tra vita personale e vita lavorativa anche e soprattutto attraverso l’utilizzo dei social media e del telefono anche a lavoro.

Ritornando all’aspetto social di questa generazione, è proprio su Tiktok che vengono pubblicate testimonianze di come, almeno all’estero, i primi cambiamenti si stiano già verificando. 

L’azienda tech @vividtheory in un video fa vedere a che ora arrivano gli impiegati, i quali hanno un orario flessibile di entrata e d’uscita. 

Hanno una finestra di arrivo tra le 8 e le 10 del mattino, e possono lasciare l’ufficio tra le 16 e le 18.

https://vm.tiktok.com/ZMLpG89nD/

https://vm.tiktok.com/ZMLpGyWvB/

Un’azienda di abbigliamento sportivo invece @foxandrobin fa vedere come la Gen Z comunica in maniera libera sul posto di lavoro ed evidenzia (involontariamente) come ci siano delle posizioni lavorative prima inesistenti ma ad oggi fondamentali. 

https://vm.tiktok.com/ZMLpGHy1k/