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Esclusiva

Luglio 25 2022
Non saranno cinque le dosi di vaccino Covid in un anno

Riportata dal sito di Nicola Porro, la notizia della somministrazione di più di tre vaccini in un anno, con dosi considerate scadute.

Notizia: Cinque dosi di vaccino in un anno, per di più molte scadute

Fonte: B. Leonardi, Covid, l’Oms vuole rinchiuderci: “Ripristinare le restrizioni”, disponibile sul sito nicolaporro.it, ultimo accesso luglio 2022

La notizia riportata

Riparte in Italia la campagna vaccinale contro il virus del Covid-19 e in particolare, da lunedì 11 luglio 2022, sono chiamati a un’ulteriore dose di vaccino gli over 60 e gli under 12.

In data 9 luglio 2022 il giornale La Repubblica ha pubblicato un’intervista al direttore generale dell’Aifa (Agenzia italiana del Farmaco) dal titolo Magrini, “vaccinatevi subito e poi rifatelo in autunno, ma il Green Pass non tornerà” che insiste sulla necessità di effettuare la quarta dose vista l’impennata di casi registrata nel nostro paese.

Riportata dal sito di Nicola Porro, l’intervista è stata citata nell’articolo di Bianca Leonardi dal titolo Covid, l’Oms vuole rinchiuderci: “Ripristinare le restrizioni”, ma in maniera fuorviante e omettendo parti rilevanti delle dichiarazioni rese.

L’articolo inizia citando il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus, che sottolinea l’importanza del vaccino, dato l’aumento della trasmissione del virus e dei ricoveri. L’articolo utilizza queste affermazioni battendo sul passo indietro delle istituzioni italiane verso un ritorno delle restrizioni. Nella seconda parte, ci si concentra sulla dose di richiamo per il vaccino da Covid- 19.

Nel testo si afferma che con il richiamo della quarta dose e i due vaccini, in arrivo in autunno, specifici per la variante Omicron, i cittadini sarebbero sottoposti a cinque dosi in un anno, mentre se ne potrebbero sopportare solo tre, riprendendo le parole del direttore Nicola Magrini, «tre vaccini in un anno sono ben tollerati. È meglio un vaccino in più di una malattia». Secondo quanto riportato sul sito di Nicola Porro, inoltre, le dosi di vaccino utilizzate sarebbero anche scadute visto che l’Aifa, disponendo di “milioni di dosi” in avanzo, avrebbe spostato di tre mesi la data di scadenza.

Il debunking della notizia

Il calcolo di cinque somministrazioni nel medesimo anno non corrisponde a realtà. Le prime tre dosi di vaccino sono state somministrate dall’inizio del 2021 in poi. Il principio delle tre dosi (massime) in un anno viene effettivamente rispettato in Italia.

L’articolo omette una parte importante dell’intervista a Magrini, ovvero che tra una dose e l’altra di vaccino, «l’Ema, l’Autorità europea per i medicinali prevede almeno tre mesi. Noi (ovvero l’Aifa) abbiamo deciso quattro mesi». Dunque, l’Italia si è ispirata ad un principio di maggior cautela rispetto al resto dell’Europa. Decorrendo almeno quattro mesi tra una dose e l’altra in Italia non può essere in alcun caso superato il limite massimo di tre dosi in un anno.

Inoltre, anche quando la giornalista Elena Dusi di Repubblica ha fatto notare al direttore che a ottobre non saranno passati quattro mesi dalla somministrazione del booster, il direttore ha sottolineato che «non tutti verranno immunizzati in un giorno. Se saremo bravi, impiegheremo per gli ultrasessantenni tre o quattro mesi. Se saremo bravissimi, ce la faremo in due».

Per quanto riguarda le dosi di vaccino scadute non c’è nessuna fonte che conferma quanto riportato dall’articolo. Il 27 settembre 2021 Pfizer Biontech aveva emesso un comunicato che effettivamente affermava che «il 10 settembre 2021 è stata approvata nell’Unione Europea (EU) un aggiornamento del periodo di validità con condizioni di conservazione a temperatura ultra-bassa per COMIRNATY», aggiornando il foglio illustrativo con una nuova validità per il flaconcino congelato, estendendola dai 6 ai 9 mesi. «Questa estensione di 3 mesi si applica anche, retroattivamente, ai flaconcini prodotti prima della data di approvazione».

La stessa notizia viene riportata dall’Aifa e dal sito di Comirnaty e nessuna di esse o altre fonti vengono riportate dall’articolo del sito nicolaporro.it.

L’affermazione riportata dall’articolo di nicolaporro.it di spostare la data di scadenza dei vaccini per smaltire le dosi in eccesso non ha nessun richiamo a una fonte certa. Risulta, anzi, che la disposizione diretta a estendere la validità dei vaccini prescinda dalla specifica situazione italiana (con riguardo alla riferita presunta sussistenza di scorte in scadenza), ma al contrario sia stata disposta dall’Unione Europea per tutti gli stati aderenti.

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Non saranno cinque le dosi di vaccino Covid in un anno

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