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Esclusiva

Febbraio 10 2023.
 
Ultimo aggiornamento: Febbraio 17 2023
Gli Usa dietro il terremoto in Turchia? È una fake news

Per i complottisti le scosse sarebbero state provocate da un’operazione militare ordinata da Joe Biden. Ecco perché è falso

Gli Usa dietro il terremoto in Turchia? È una fake news

Nella notte tra il 5 e il 6 febbraio 2023 una scossa di magnitudo 7.8 della scala Richter ha colpito la zona meridionale della Turchia e l’area siriana confinante. Ad oggi sono state registrate 21 mila vittime e più di 69 mila feriti. La notizia presa in esame descrive come il recente terremoto in Turchia e Siria sia in realtà frutto di un’operazione militare statunitense. L’autore dell’articolo è Gianni Lannes conosciuto per aver pubblicato volumi cospirazionisti come “Vaccini: cavie civili e militari” o “Bombe…a mare! Dall’iprite all’uranio sporco”.

Lannes alla terza riga fa una classificazione dei terremoti errata in due punti. Definisce l’ipocentro come la scarsa profondità di un evento sismico quando in realtà è il termine con cui si identifica il punto esatto da cui parte la propagazione del sisma. In secondo luogo, afferma che un terremoto a basse profondità è causato dall’essere umano: errato anche questo. Il terremoto dell’Aquila ha avuto un ipocentro di 8 km ed è stato provocato da un assestamento delle placche iniziato intorno al 14 dicembre 2008, 5 mesi prima rispetto alla scossa di magnitudo 5.9 del 6 aprile 2009. Lannes, facendo riferimento al terremoto in Anatolia, sbaglia una terza volta parlando di terremoto poco profondo quando invece la scossa si è propagata da una profondità di 20 km (fonte: Protezione Civile).

Dalla narrazione portata avanti dall’autore, i colpevoli della catastrofe sarebbero gli Stati Uniti d’America. Il presidente americano Joe Biden avrebbe deciso di utilizzare le “environmental modifications” come arma di distruzione per punire il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, additato come troppo vicino alla Russia di Putin. Come ultimo punto a favore della propria tesi, l’articolo incrimina le scie chimiche come prova effettiva della strategia occidentale.