Esclusiva

Aprile 30 2023
Napoli, non è scudetto ma…

La città di Napoli festeggia lo scudetto dalle prime ore del mattino, ma il pareggio con la Salernitana ferma tutto

L’arbitro fischia tre volte. Uno. Due. Tre. È finita.

Un ragazzo dal volto dipinto di azzurro abbassa la testa e chiude gli occhi. La mano, che fino a quel momento era stata in alto rivolta verso il cielo grigio, se la porta sul viso. La città è ammutolita.

Napoli – il video

Eppure in quel silenzio, fortissimo, il ragazzo dal viso dipinto abbozza un sorriso, riporta le mani al cielo e comincia ad applaudire. Uno scrociare lo segue, accompagnato da suoni di trombe. Non è scudetto per il Napoli, non per ora, ma la festa non si spegne: il sogno continua.

La partita tra Napoli e Salernitana, conclusasi sul 1 a 1, sembrava essere quella decisiva per i tifosi napoletani, pronti, anzi, prontissimi a celebrare la vittoria del terzo scudetto, atteso da più di trent’anni. Si dovrà aspettare l’esito dell’incontro con l’Udinese di giovedì 4 maggio per scoprire se in quell’occasione il Napoli sarà campione d’Italia.  

Il pre partita a Napoli

Già nella tarda serata del 29 aprile, Napoli aveva cominciato i festeggiamenti. Canti, balli, urla, fumogeni, trombe e botti hanno accompagnato il sabato sera della città partenopea, non senza lamentele e qualche inconveniente. Da alcuni balconi dei quartieri spagnoli, infatti, c’è chi ha lanciato sulla folla una miscela di acqua e candeggina. Un ragazzo, colpito agli occhi, è stato portato in pronto soccorso.

Il 30 mattina, Napoli si sveglia al ritmo di Life is life, iconica canzone su cui si allenava Maradona. Si sente in ogni negozio, in ogni casa, in ogni radio. Girare per la città privo di bandiera e di maglia azzurra è il peggiore dei peccati. Perché sì: tutta Napoli è in festa.

Napoli
Napoli – festa a piazza Dante

L’euforia è contagiosa è già dalle 10 del mattino Piazza Dante si accende in canti e balli. Fuori dal ristorante Il leon d’oro il proprietario tira fuori un enorme cassa e comincia ad incitare i passanti ad unirsi ai suoi cori: “La capolista se ne va”, “Un giorno all’improvviso”, “Maradò, Maradò”, e sì anche “Vesuvio erutta” che è ormai parte integrante dei cori dello stadio Maradona.

Fumogeni azzurri tingono il cielo grigio che sembra nascondere alla città il suo amato sole. “Quello è un segno”, avrebbe detto un napoletano doc, ma la scaramanzia e le credenze sembrano scomparse dalla città di Napoli che continua i festeggiamenti dirigendo la fiumana azzurra verso via Toledo.

Napoli
Tifosi a Napoli – piazza Dante

«Io vengo dall’Olanda. Ero su una nave da crociera quando il capitano ci ha detto dei festeggiamenti a Napoli. Abbiamo deciso di non andare a Pompei, come previsto, per restare qui a festeggiare» afferma una turista mentre segue la festa.

«Io vengo da Ferrara apposta per vedere i festeggiamenti a Napoli» afferma Francesco Sala «penso che Napoli abbia il tifo più bello d’Italia. È stupendo essere qui».

Sono le 12 e i tifosi azzurri si radunano a piazza Plebiscito sventolando bandiere azzurre e blu. Prima del big match delle 15, c’è ancora un risultato da dover attendere, che deciderà se il Napoli potrà cominciare a festeggiare o meno: Inter – Lazio.

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Napoli, festa a piazza Plebiscito

I tifosi si radunano a grappoli per guardare la partita dai vari telefonini, ma il vero telecronista e la città stessa, che si accende e si spegne all’unisono ad ogni occasione gol dell’Inter. Il primo boato arriva dopo 20 minuti: Napoli si infiamma per il primo gol dell’Inter, che viene subito annullato. I tifosi non smettono di festeggiare, però, e seguono l’incontro con passione. Dieci minuti dopo Anderson firma lo 0-1 per la Lazio che porta un primo brivido di terrore nei tifosi napoletani: se le aquile vincono a Milano, non ci sarà festa per Napoli, neanche in caso di vittoria.

È il 77’ quando Lautaro Martinez porta l’Inter al pareggio. I napoletani sono in visibilio. Non si riescono a vedere le pietre della piazza tante le persone che si abbracciano e strillano. La vittoria 3-1 dell’Inter dà il via alle danze. Il Napoli può vincere lo scudetto.

Napoli
Napoli – tifoso esulta per la vittoria dell’Inter

Napoli – Salernitana

Da piazza Plebiscito i tifosi si spostano sul lungomare, alla ricerca disperata di un bar che possa proiettare la partita. C’è chi si siede per terra, power bank in una mano e telefonino nell’altra. C’è addirittura chi sistema il telefono alla buona sui pietroni dei palazzi per evitare di tenerlo in mano novanta minuti.

I ristoranti, i bar, le gelaterie del lungomare Mergellina sono un susseguirsi di folle che si stringono a cuneo attorno ai televisori. Come in una scena fantozziana, c’è chi si arrampica sui pali della luce, chi sulle spalle di qualche amico.

Napoli
L’esultanza per il gol del Napoli

Napoli ci ha creduto, ci ha creduto con tutta sé stessa. Era pronta alla festa con il gol di Olivera al 62’ ed era pronta ad entrare nella storia come la squadra vincitrice del campionato con 6 giornate d’anticipo. Anche con il pareggio di Brahim Diaz, però, la luce di Napoli non si spegne. «La festa è solo rimandata» urlano alcuni tifosi «vinceremo a Udine», rispondono altri.

A piazza del Gesù, nel centro storico, la città porta avanti i festeggiamenti nonostante l’amaro in bocca, sperando di poter posticipare solo di qualche giorno la grande festa, uniti, tutti insieme in un unico coro: “Vinceremo, vinceremo, vinceremo il tricolor!”.

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