Esclusiva

Luglio 23 2023
«Le cartine del terrore» e la crisi climatica

Il quotidiano La Verità accusa media italiani e stranieri di fare allarmismo sull’aumento delle temperature e il cambiamento climatico

«Cinquanta sfumature di rosso: la lambada della catastrofe climatica, hit dell’estate 2023, passa anche attraverso la colorazione delle classiche mappe delle temperature, dalle quali ormai è completamente scomparsa ogni tinta che non sia evocativa di un caldo terrificante», scriveva il 19 luglio il quotidiano, nell’articoloLe cartine del terrore: a 20 gradi è già rosso fuoco e dove è inverno si usa il giallo”. Il riferimento è a un’infografica, apparsa il giorno precedente sul quotidiano La Repubblica, in cui ogni zona dei diversi continenti assume una colorazione differente in base alle temperature registrate nell’ultimo periodo. 

La scala dei colori va da quelli più freddi, come il grigio e il blu, a quelli più caldi, rosso e viola. Per il giornale, però, ci troviamo davanti a un «catastrofismo cromatico» e a una scelta curiosa, perché zone in cui è pieno inverno e si registrano 10 gradi appaiono gialle, mentre il «verde della primavera» e «l’azzurro del freschetto» si trovano «giusto al Polo Sud». Una colorazione comune non solo alle mappe diffuse dai media italiani, ma anche a quelle internazionali che «hanno ricalibrato le loro scale, facendo partire il rosso non più, per fare un esempio, a 40 gradi, ma a 20». 

Il risultato di questa scelta? «Spaventare la popolazione e dare una immagine apocalittica della situazione», con «un tentativo di condizionare psicologicamente la popolazione, inducendola a ritenere che la fine del mondo è vicina ed è arrivato il momento di confessare i nostri peccati». L’unica soluzione è guardare la tv in bianco e nero e leggere i giornali con degli occhiali dalle lenti colorate di «un bel blu fresco».

Il debunking della notizia

L’articolo mette in dubbio l’attendibilità delle infografiche utilizzate dai media per parlare del fenomeno delle temperature record. Nel caso della mappa in questione, si può notare come essa venga decontestualizzata e presentata con una parte mancante. Nel pezzo originale sull’edizione cartacea, accanto alla scala cromatica, appaiono anche box numerati in cui vengono evidenziati eventi anomali legati al cambiamento climatico.

L’Oceano Atlantico, ad esempio, appare sì colorato di rosso pur registrando una temperatura di 20 gradi, ma, come fa notare la legenda, si tratta di dato anomalo rispetto alla media degli ultimi quattro decenni. Stando alle rilevazioni del Climate Reanalyzer – il portale messo a punto dal Climate Change Institute dell’Università del Maine – la temperatura media della superficie marittima ha raggiunto i 21 gradi, e l’Atlantico in particolare ha conosciuto «temperature record che contribuiscono alle ondate di calore marino» (Copernicus Climate Change Service).

Per di più, la mappa è realizzata dal Centro europeo per le previsioni meteo, che fornisce previsioni meteorologiche accurate sulla base di dati scientifici. 

Conclusioni 

Non c’è acclarata volontà di stravolgere la realtà per allarmare la popolazione sul tema del cambiamento climatico e delle temperature record. Come dimostra una inchiesta del quotidiano britannico The Guardian, firmata dalla corrispondente da Roma Angela Giuffrida, al contrario, i media che negano il cambio climatico decontestualizzano gli argomenti e omettono un dato importante: «le cartine del terrore» sono frutto di un lavoro scientifico e attendibile.

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