Esclusiva

Marzo 13 2024.
 
Ultimo aggiornamento: Marzo 14 2024
Giocatrici della nazionale spagnola, «un esempio per tutte le bambine d’Europa»

La presidente dell’Eurocamera, Roberta Metsola, ha omaggiato le calciatrici spagnole ringraziandole per ispirare le giovani donne a volere un futuro migliore

Un bacio senza consenso è un atto di violenza. Gesti come questo, però, accadono tutti i giorni ad una donna su tre in Europa, sia in posti di lavoro che nelle mura domestiche. Una di queste è Jenni Hermoso, giocatrice della nazionale spagnola, molestata contro la sua volontà dall’ex presidente della Federcalcio, Luis Rubiales, durante i festeggiamenti del Mondiale 2023.

Il 12 marzo al Parlamento di Strasburgo, le calciatrici Ivana Andrés e Alba Redondo, compagne e amiche di Hermoso hanno partecipato alla celebrazione della giornata internazionale della donna.

Roberta Metsola, presidente dell’Eurocamera, le ha ringraziate per ispirare ragazze e ragazzi a «sognare in grande». Ivana Andrés, capitana del Real Madrid, ha parlato dell’educazione che bisogna dare ai giovani oggi: «Abbiamo degli strumenti unici, capaci di cambiare una persona, di rieducarla e di farle pensare in una maniera più giusta: lo sport. Una attività che educa, emozione e trasforma. Dobbiamo, quindi, dare alle bambine degli esempi femminili in cui rispecchiarsi. Non più Beckham, Mbappé o Cristiano Ronaldo, vogliamo essere come Alexia Putellas, Ada Hegerberg o Kadidiatou Diani».

Insieme alle atlete, sono intervenute alcune deputate. Věra Jourová, vicepresidente della Commissione europea, responsabile per coordinare le politiche sui valori e la trasparenza ha detto: «Voglio sfruttare questa opportunità per dire che la violenza contro le donne esiste e non è una cosa normale. Sarebbe un disastro per la nostra società, ma anche per la nostra democrazia, se non agiamo. Gli stati membri devono intensificare e applicare le loro leggi nazionali per punire chi commette certe ingiustizie. Investiamo sull’istruzione e promuoviamo tolleranza zero verso questo fenomeno».

È stato poi il turno di Iratxe García Pérez, politica basca, capogruppo dei Socialisti e Democratici: «Le donne devono sapere che possono realizzarsi in qualsiasi disciplina, che nessuna è una esclusiva per gli uomini: calcio, scienza, matematica. Possiamo ottenere tutto quello che vogliamo, se non di più».

Terry Reintke, co-presidente del gruppo Verdi ha invece ricordato che Parigi ha inserito il diritto all’aborto all’interno della Costituzione: «Questa è una giornata di lotta. In tempi in cui il diritto all’autodeterminazione è sotto attacco in così tante parti del mondo, tutti dovremmo guardare alla Francia».

A nome del Partito dei Conservatori e dei Riformisti Europei (Ecr) invece ha parlato l’italiana Elisabetta De Blasis, che ha portato l’esempio della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nonostante in patria una parte di opinione pubblica non la consideri un modello positivo: «In soli 16 mesi ha messo in atto politiche concrete per i diritti delle donne. Basti pensare alle misure a sostegno delle mamme lavoratrici, agli aiuti per le aziende che assumono donne o al raddoppio dei fondi per i centri antiviolenza. Questo non è un punto di arrivo, ma è semplicemente un punto di partenza. Una società in cui le donne possono aspirare alle massime cariche politiche. Roberta Metsola, Ursula Von Der Leyen, Christine Lagarde sono un esempio, e speriamo tante altre a venire».

A parlare tra le ultime è stata Cristina Anderson, politica tedesca di estrema destra dell’Alternative für Deutschland (Afd). Nel suo intervento, ripreso da diversi canali social, ha dichiarato che le donne trans non sono donne: «Chiunque si traveste da indiano viene socialmente ostracizzato a causa dell’appropriazione culturale. Perché gli uomini che si vestono da donne non vengono accusati di appropriazione sessuale?». Dopo queste affermazioni si sono levati fischi e urla dall’aula, ma la presidente Metsola ha riportato all’ordine cercando di continuare le celebrazioni. 

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