Esclusiva

Maggio 23 2024
La disinformazione dietro l’attentato in Slovacchia

Vaccini, Nato, Unione Europea e Ucraina, questi sono i filoni principali diffusi sui social per giustificare l’attentato del 15 maggio contro Robert Fico

Il tentato omicidio del primo ministro slovacco Robert Fico ha dato inizio a un’ampia ondata di disinformazione, che si è estesa tanto nei social network, come X, quanto nelle chat di Telegram.

Il ministro dell’Interno Matúš Šutaj-Eštok ha descritto l’attentatore, Juraj Cintula, come un “lupo solitario” che ha agito perché contrario alle politiche di Fico sull’abolizione del procuratore speciale e alla riforma dell’emittente pubblica, oltre che alla decisione di interrompere l’assistenza militare all’Ucraina. Molti account su X hanno iniziato a diffondere una narrativa non verificata, secondo cui l’aggressione al primo ministro slovacco è avvenuta a causa delle sue posizioni filorusse nel conflitto ucraino.

La disinformazione dietro l'attentato in Slovacchia
“Il primo ministro slovacco #RobertFico ha subìto un’aggressione che gli ha procurato diverse ferite. Il leader europeo, noto per essere uno dei maggiori critici degli aiuti all’Ucraina, è stato gravemente ferito. L’autore dell’attacco sarebbe un cittadino slovacco”. 

La disinformazione dietro l'attentato in Slovacchia

Numerosi i post in cui si sostiene che dietro l’attentato ci sia un’altra ragione: la posizione critica di Fico nei confronti dell’OMS (Organizzazione mondiale della sanità) sulla gestione del Covid-19. Secondo questa teoria, non supportata da prove, il premier sarebbe stato aggredito a causa della sua posizione contro i vaccini.

La disinformazione dietro l'attentato in Slovacchia
La disinformazione dietro l'attentato in Slovacchia


@BGatesIsaPsycho è uno degli account che si è fatto portavoce di questa narrativa. Sulla sua bio di X afferma di essere un cospirazionista realista e un analizzatore di coincidenze oltre che un no vax. Molto seguito sulla piattaforma, vanta circa 350mila follower. I suoi post si concentrano in modo particolare sul tema del covid e dei vaccini.

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Anche @Max_Palmeri è un utente che pubblica spesso post su X sul tema dei vaccini, come testimonia la sua biografia: «Intollerante verso l’ipocrisia, la deliberata menzogna e l’arroganza. In tutte le forme, a tutti i livelli. Freevax». Nel caso dell’attentato a Robert Fico, ha collegato in maniera infondata e cospirazionista il tentato omicidio all’inchiesta sulla gestione della pandemia da Covid-19 annunciata dal primo ministro slovacco.

In una delle ultime condivisioni, il 21 maggio, ha criticato le dichiarazioni del Presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti («Prendi il vaccino come il caffè»), scrivendo: «Poi si stupiscono se la gente che è rimasta invalida e li va a cercare per strada. Comunicazione scellerata», raggiungendo più di 300 like e oltre 150 retweet. E qualche giorno prima: «Non stanchiamoci di chiedere la Commissione d’inchiesta sulla gestione #Covid. I nostri cari chiedono giustizia!».

Una delle prime immagini che hanno cominciato a circolare, polarizzando ancora di più il dibattito pubblico slovacco, raffigurava Martin Šimečka, giornalista e padre del co-fondatore del partito d’opposizione, insieme all’aggressore di Fico. Post condivisi decine di volte e accompagnati da didascalie come: «[…] quello sulla destra è Šimečka Martin? Allora è chiaro da dove tira il vento, vero? Anche il giovane Šimečka l’ha detto prima… cito… faremo di tutto per tenere quel Fico fuori controllo, quindi che venga ucciso dai luridi mostri progressisti e liberali […]».

L’immagine, cominciata a circolare sui social, in particolare su Facebook, è falsa. Come ha dimostrato il sito Demagog.sk, la foto è stata scattata nel 2019 durante la presentazione di un libro scritto dall’attentatore e non ritrae Martin Šimečka.

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Un’altra narrazione portata avanti da alcuni account è che Fico sia stato vittima di ritorsione da parte del “Deep State” a causa delle sue posizioni politiche. Alex Jones, commentatore statunitense seguito da oltre 2milioni di persone, ha suggerito che la Nato abbia a che fare con il tentato omicidio. Su X ha scritto: «Fico promuoveva un accordo di pace tra Russia e Ucraina e prometteva di bloccare l’ingresso dell’Ucraina nella NATO. Ecco perché hanno cercato di ucciderlo».

Alex Jones non è nuovo a teorie cospirazioniste. Nel 1999 ha fondato il giornale online Infowars, vicino all’alt-right americana. Già bannato su X nel 2018 per aver violato più e più volte le regole della community, è stato riammesso dopo l’acquisto del social da parte di Elon Musk. Prima di prendere la decisione, il fondatore di Tesla ha realizzato un sondaggio sul suo profilo al quale hanno votato 2milioni di persone. Il 71% è stato favorevole allo sblocco dell’account.

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 Teorie simili sono state condivise anche su canali Telegram filorussi (forse si può fare il nome di questi canali?), dove si sostiene che «l’anglosfera» e «Soros» avrebbero cercato di liberarsi di lui». Una narrativa cospirazionista alimentata anche dalle accuse rivolte da Fico –  poi denunciato per diffamazione – a Zuzana Čaputová, allora presidente della Slovacchia. definita, soprattutto verso la conclusione dell’ultima campagna elettorale, una «burattina» nelle mani di Soros e degli Stati Uniti.

La disinformazione dietro l'attentato in Slovacchia
La disinformazione dietro l'attentato in Slovacchia
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Secondo Saker Italia, un altro canale Telegram di circa 12mila iscritti che riporta come fonte il Servizio segreto straniero russo, con quanto accaduto a Fico «si apre il periodo degli omicidi politici contro i nemici del globalismo occidentale». Chi gestisce il gruppo arriva a collegare l’attentato nei confronti del primo ministro slovacco alla morte del presidente iraniano Raisi. Non esclude che i prossimi potrebbero essere Viktor Orban, presidente ungherese, e Aleksandar Vucic, presidente serbo. 

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Un’altra narrazione, riportata sempre dallo stesso canale, è che l’attentato nei confronti di Robert Fico «è avvenuto nel contesto di una vasta campagna a Bruxelles contro il nuovo governo di Bratislava». Tra le argomentazioni esposte, ci sarebbe anche la recente elezione a presidente di Peter Pellegrini definito «compagno d’armi di Fico».

Il gruppo Telegram Fronte della resistenza, che vanta circa 1700 iscritti, propone una ricostruzione dei fatti che punta il dito contro i grandi giornali occidentali, che presentano Fico come un comunista e amico di Orban, «un mezzo fascista, negazionista, no vax e putiniano». Secondo il fondatore del gruppo, però, questo tipo di narrazione «non deve essere motivo di imbarazzo», come stanno facendo credere i media occidentali.

Queste sono le narrazioni principali maggiormente condivise sul web in merito all’attentato nei confronti del premier slovacco, mentre gli occhi sono puntati sulle sue condizioni di salute, che a distanza di una settimana, sembrano essersi stabilizzate e che non sia più in pericolo di vita.