Esclusiva

Giugno 14 2024.
 
Ultimo aggiornamento: Giugno 16 2024
50 miliardi per Kiev che pagheranno anche i russi

Il G7 prepara 50 miliardi di prestiti e gli asset russi congelati verranno usati per finanziare l’Ucraina, che firma un accordo bilaterale di difesa con gli Usa

Tra i colletti bianchi nel resort Borgo Egnazia, nella provincia pugliese di Brindisi, si aggira un uomo in polo verde scuro. È il presidente dell’Ucraina Volodimir Zelensky, invitato al G7 per discutere le sorti del conflitto con la Russia. Durante il vertice intergovernativo delle grandi economie globali, Kiev ottiene un prestito di 50 miliardi di dollari, i cui interessi saranno pagati da Mosca.

Parte dei finanziamenti verrà dagli asset della Banca centrale russa, oltre 300 miliardi di dollari, congelati tra Unione Europea (207 miliardi), Nord America (85 miliardi), Regno Unito (37 miliardi), e Giappone (36 miliardi). Questi beni generano utili per 3 miliardi ogni anno, che andranno all’Ucraina. «Un ulteriore promemoria per il presidente russo Putin che non ci stiamo tirando indietro», dice il presidente degli Stati Uniti Joe Biden.

«Non si tratta di una confisca», puntualizza la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, «ma di profitti che maturano. Era un risultato non scontato di cui vado particolarmente fiera». Kiev chiedeva di accedere all’intero fondo, sufficiente a coprire due terzi della ricostruzione del Paese, che secondo la Banca Mondiale ammonterà a 486 miliardi. Possibilità esclusa perché violerebbe il diritto internazionale.

Il G7 appoggia le condizioni di Zelensky per terminare la guerra. «Il nostro obiettivo finale», si legge nella dichiarazione conclusiva, «rimane una pace giusta, duratura e globale in linea con il diritto internazionale, la Carta dell’Onu e i suoi principi, nonché il rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina». Il documento rimarca il sostegno a Kiev «per tutto il tempo necessario». Le prospettive di pace verranno discusse alla conferenza in Svizzera del 15 e 16 luglio. Parteciperanno oltre ottanta Paesi, ma non ci saranno Russia e Cina.

Sul piano bilaterale, Ucraina e Stati Uniti firmano un patto decennale di difesa reciproca. Un accordo «storico», si legge nel comunicato ufficiale della Casa Bianca, che si impegna a sostenere l’alleato in caso di «futuro attacco armato russo» e accelerarne «l’integrazione euro-atlantica». «L’intesa tra Washington e Kiev vuole formalizzare le relazioni militari tra Stati Uniti e Ucraina», spiega il professore Aldo Ferrari, capo dell’Osservatorio Ispi su Russia, Caucaso e Asia Centrale, «non avrà effetti immediati ma di lungo periodo». 

Anche l’uso degli asset russi «non avrà conseguenze rilevanti dal punto di vista militare e diplomatico», prosegue, e il prestito a Kiev non arriverà prima della fine dell’anno. Mosca potrebbe «mettere in pratica qualche forma di ritorsione economica», conclude Ferrari. La portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova minaccia conseguenze «estremamente dolorose».

Leggi anche: G7 in Puglia, il via ai lavori del Gruppo dei Sette