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Esclusiva

Marzo 10 2020.
 
Ultimo aggiornamento: Marzo 11 2020
Keep calm and carry on, le partite ai tempi dell’epidemia

L’Europa adotta decisioni diverse in merito agli eventi sportivi, una rassegna estera con lo sguardo rivolto al calcio

Era nell’aria, da Parma – Spal programmata alle 12:30 e poi giocata più di un’ora dopo. I calciatori pronti nel tunnel che collega gli spogliatoi al campo, il vociare impaziente per l’assenza di comunicazioni. I commentatori prendono tempo mentre si diffonde la notizia che Vincenzo Spadafora, Ministro dello Sport, vuole bloccare il campionato. «Così non è possibile giocare» avrebbe detto Sergio Floccari, attaccante della Spal, mentre lui e gli altri fanno marcia indietro allontanandosi dal terreno di gioco. La decisione di Spadafora è appoggiata anche dall’Associazione Italiana Calciatori, il presidente Damiano Tommasi ritiene che in questo momento fermare il campionato sia la decisione migliore per l’Italia.

Lo stop è arrivato il giorno dopo, con il 3 a 0 di Sassuolo – Brescia che segna la sospensione del calcio nazionale. È l’ora più buia per l’Italia, anche quella che Telegraph, citando le parole di Arrigo Sacchi (ex allenatore), nel suo editoriale definisce «la cosa più importante tra le cose non importanti», il calcio, ha dovuto lasciare il passo alle misure di contenimento contro il Coronavirus. Quanto preannunciato nel pomeriggio dal Coni, l’intenzione di vietare qualsiasi tipo di manifestazione sportiva, si concretizza nel discorso che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte – sguardo teso e labbra strette – fa al Paese intorno alle 21:30 di lunedì 9 marzo: «tempo non ce n’è, le nostre abitudini vanno cambiate ora.»

La consapevolezza dell’epidemia è arrivata in Italia, seconda dopo la Cina per numero di decessi, e si instilla anche in altre zone dell’Europa. È di oggi la decisione della Germania di far giocare due partite della Bundesliga (campionato tedesco) senza spettatori. Anche la Lega calcio francese impone che le partite previste entro il 15 aprile si giochino a porte chiuse, con 1784 casi e 33 morti si pensa anche qui a misure di contenimento che arrestino il dilagare del virus. La Spagna blocca i voli diretti da e per l’Italia fino al 25 marzo, sono a rischio anche le coppe europee. In bilico Inter – Getafe, Roma – Siviglia e Napoli – Barcellona. Per un pezzo di Europa che ripensa le sue manifestazioni sportive la Gran Bretagna aspetta ancora a prendere decisioni drastiche, “keep calm and carry on” campeggia sull’editoriale sportivo di Telegraph, lettere bianche su sfondo rosso. «Sospendere il calcio deve essere l’ultima risorsa. Non che non debba accadere, solo si eviti di prendere decisioni affrettate» scrive Jason Burt.