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Esclusiva

Febbraio 24 2021
Passaporto sanitario digitale, istruzioni per l’uso

Una app per esibire i certificati di vaccini o test anti-Covid è in arrivo tra poche settimane dall’International Air Transport Association con l’obiettivo di riaprire le frontiere

Perché il mondo torni a volare occorre essere certi che sugli aerei non ci siano passeggeri positivi al coronavirus. È la sicurezza che punta a offrire la IATA, International Air Transport Association, pronta a lanciare nelle prossime settimane una app per certificare che i viaggiatori siano in possesso di un test anti-covid con esito negativo o siano già stati sottoposti al vaccino.

«La chiave è la fiducia. I passeggeri devono avere fiducia che i test siano accurati e gli consentano di entrare in ogni paese, e lo stesso vale per i governi», ha dichiarato alla BBC il direttore regionale per gli aeroporti e le relazioni esterne della IATA Vinoop Goel.

Le regole del distanziamento valgono per le strade come a 10 mila metri di altezza, chi ha viaggiato durante la pandemia si è accorto che negli aeroporti anche le operazioni di imbarco hanno ridotto al minimo i contatti. Ma non basta. L’obiettivo della IATA è sbloccare le frontiere e abolire le quarantene obbligatorie tra i paesi, consentendo inoltre alle compagnie in crisi di riprendersi.

Come funziona l’app

Il funzionamento della nuova applicazione seguirà quattro passaggi. In primo luogo, sarà disponibile un registro globale dei requisiti sanitari così che i viaggiatori saranno sempre al corrente di ciò che è necessario per entrare nelle destinazioni desiderate. I passeggeri potranno inoltre controllare la lista dei centri di vaccinazione e dei tamponi, per poter fissare gli appuntamenti prima delle partenze. Saranno poi i laboratori sanitari a condividere in modo sicuro i certificati di test e vaccinazione con i passeggeri attraverso l’applicazione. Le procedure del viaggio infine potranno svolgersi senza alcun contatto: attraverso la versione digitale del passaporto, la condivisione dei certificati di vaccinazione o del test e anche tutti gli altri documenti di viaggio.

I documenti saranno visibili tramite Qr code, l’app sarà gratuita e disponibile sugli store Apple e Android e saranno le compagnie aeree a pagare una piccola tassa per ogni passeggero che la utilizza.

App VS certificati di carta

L’equivalente cartaceo più vicino allo IATA Travel Pass è la Yellow Card, un documento dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che conferma che i passeggeri sono vaccinati. Questa carta spesso è utilizzata per dimostrare il vaccino contro la febbre gialla, richiesto per entrare in alcuni paesi.

Uno svantaggio dei certificati di carta, come ha spiegato sul suo sito la IATA, è che sono più esposti al rischio di frode. A novembre l’Europol aveva denunciato una rete di falsificatori in Inghilterra e in Francia, dove la banda vendeva risultati negativi di tamponi ai passeggeri dell’aeroporto Charles de Gaulle.

Compagnie aeree e altri tentativi

L’associazione internazionale per il trasporto aereo comprende 290 compagnie aeree in tutto il mondo. Singapore Airlines è stata la prima a fare dei test sul Travel Pass a dicembre. Etihad, Emirates, Qatar Airways, Air New Zealand sono tra le altre compagnie che in questi giorni stanno testando l’applicazione, mentre la IATA prende accordi con la maggior parte delle compagnie in tutta la regione Asia-Pacifico.

Dagli ultimi mesi del 2020 sulla stessa linea di IATA Travel Pass si erano mosse altre compagnie in modo autonomo. Emirates, che è stata la prima, e Alitalia per esempio fanno già test rapidi su alcuni voli. Cathay Pacific Airways e United Airlines stanno invece testando CommonPass, un patentino sanitario lanciato da Commons Project Foundation al World Economic Forum e il gigante IBM ha un team mondiale che lavora al suo Digital Health Pass da nove mesi.

Quello che propone IATA però sarebbe il primo, e per questo forse la risposta definitiva, a essere un pass universale, riconosciuto da tutti i paesi.

La crisi dei viaggi in aereo

Il coronavirus è stato disastroso per l’industria delle compagnie aeree. Secondo i dati della IATA la domanda è crollata di quasi il 70% nel 2020 rispetto al 2019. Si spera in una ripresa nel 2021 ma non basterà la sola somministrazione dei vaccini ad accelerare i tempi. Per questo l’associazione è convinta che il pass sia necessario per riaprire le frontiere nel breve periodo e mentre il vaccino viene distribuito.