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Esclusiva

Novembre 21 2022.
 
Ultimo aggiornamento: Novembre 24 2022
La misinformazione tra ciclo mestruale e vaccino anti Covid19

Si sostiene in rete che il 42,1% delle donne abbia avuto alterazioni del ciclo mestruale dopo il vaccino anti Covid, ma ginecologi e stampa specializzata negano

È ancora disponibile online, per esempio via Byoblu.com, un controverso studio sulle alterazioni del ciclo mestruale, a seguito della vaccinazione contro il Covid19, già contestato da The Economist. Lo avrebbero realizzato due docenti di antropologia dell’Illinois, Katharine Lee e Katharyn Clancy, attraverso un sondaggio lanciato su trentacinquemila partecipanti.

I risultati riportano che il 42,1% delle interpellate ha avuto un flusso mestruale più intenso dopo la vaccinazione. Si sostiene cosi che “tali dati possono indicare potenziali associazioni tra la storia riproduttiva di una persona, lo stato ormonale, i dati demografici e cambiamenti mestruali a seguito della vaccinazione”.

L’analisi indica che chi ha avuto una gravidanza mostra maggiori probabilità di riportare sanguinamenti pesanti post vaccino. Le intervistate senza ciclo mestruale hanno, invece, manifestato emorragie dopo la vaccinazione e l’effetto è stato segnalato da più del 70% di chi utilizzava una contraccezione reversibile a lunga durata.

Abbiamo chiesto un parere al ginecologo di Modena, Vincenzo Mazza, specializzato in ostetricia e ginecologia che nel leggere questo articolo dichiara “Solo i dati scientifici pubblicati su riviste serie vanno presi in considerazione” allegando alla sua risposta un documento che arriva da PubMed, un servizio di ricerca gratuito di lettura scientifica biomedica creata nel 1949. “Non si può ragionare su statistiche basse di numero” conclude, invitando a leggere il testo.

I parametri del ciclo mestruale non sono significativamente diversi dopo il vaccino da Covid 19, sostiene PubMed.gov. Alcuni studi hanno esaminato minori cambiamenti nella donna, ma servono analisi molto più dettagliate e specifiche per determinare l’eventuale correlazione.

I ricercatori Thomas P Bouchard, Mary Schneider, Madeline Schmidt, Michael Manhart e Richard J Fehring hanno creato un sondaggio anonimo, analizzando due gruppi di donne nord americane, che hanno monitorato i loro parametri ormonali giornalmente attraverso esami clinici che controllavano il flusso, il dolore e i giorni di ovulazione. Lo studio dimostra che non ci sono state differenze significative nei parametri del ciclo mestruale pre-e post vaccino. I vaccini non sono quindi, associati a cambiamenti ormonali.

Anche per la testata britannica The Economist, la relazione tra vaccino e fertilità di una donna crea misinformazione. L’articolo riporta: Nell’ estate del 2021 le donne inglesi hanno iniziato a vaccinarsi, alcune hanno notato che il loro ciclo mestruale è arrivato più tardi del solito. A settembre c’erano più di 30.000 testimonianze che riportavano ritardi nel ciclo dopo la puntura.

I No – Vax, felici di questi risultati, hanno iniziato a usare i dati riportati per spaventare le donne, sostenendo che il vaccino avrebbe causato gravi danni permanenti alla loro fertilità. In seguito, una ricerca pubblicata dalla Oregon Health and Science University a Portland, ha confermato che, alcuni effetti sono reali, ma che non c’è da preoccuparsi sul lungo termine.

Rilevando i dati da una applicazione chiamata Natural cycles, i ricercatori sono riusciti a vedere che il vaccino era associato solo a un incremento temporaneo del ciclo mestruale. (Chi aveva fatto una sola dose aveva un giorno di ritardo, chi ne aveva fatte due ne aveva quattro) per poi tornare al solito regolare.

Anche lo studio del Dr. Edelman riporta che nell’osservare 19.622 utenti di, una app, I vaccini seppur di case farmaceutiche diverse, non creavano diversi effetti collaterali. Non solo l’applicazione teneva conto dell’arco temporale del ciclo di una donna ma monitorava anche quando i vaccini erano stati fatti. Tra tutti questi utenti, chi ha avuto ritardi, li ha avuti per un massimo di otto giorni. Solo il 6.2% ha avuto ritardi per più tempo. Si legge che “Le campagne vaccinali sono una prova d’oro per la medicina e per vedere come essa funziona”.

I pareri medici hanno difficoltà a stare al passo della mis-informazione. Si hanno testimonianze di ritardi nel ciclo mestruale, alcuni hanno effetti collaterali, ma non si trovano molti casi clinici che fanno del vaccino una causa certa di queste problematiche. Con la mancanza di prove e false speculazioni, la disinformazione trova terreno fertile, colpendo l’emotività e la sensibilità delle persone.