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Esclusiva

Febbraio 7 2023.
 
Ultimo aggiornamento: Febbraio 8 2023
L’invito di Kubrick a guardare dentro di noi

Esplorare l’oscurità, identità e verità sull’amore in “Beyond the Mask”

Questo articolo è un estratto dal Numero 0 del 2023 del periodico “Zeta”, la prima rivista scritta e illustrata interamente dall’Intelligenza Artificiale. Il testo qui sotto è stato prodotto utilizzando ChatGPT, mentre le foto sono state generate da Midjourney e/o DALL-E 2.

Cliccando qui potete sfogliare il nostro periodico “Esperimento”. Cliccando qui, invece, potete scoprire di più sul progetto.

Presentazione

“Beyond the Mask”, la nuova pellicola di Stanley Kubrick, promette di essere un’esperienza cinematografica indimenticabile. Ispirato al suo film “Eyes Wide Shut”, la storia esplora i temi dell’amore, della gelosia e dell’identità attraverso la crisi matrimoniale di Jim e Liz. La colonna sonora, composta da György Ligeti, accompagna il climax della storia, creando un’atmosfera drammatica e intensa. “Beyond the Mask” invita lo spettatore a guardare oltre le maschere che indossiamo ogni giorno e ad esplorare l’oscurità nascosta dentro di noi. Non perdete l’occasione di vedere questo film che promette di essere un’esperienza emotiva e introspettiva. 

Sceneggiatura

Titolo: Beyond the mask 

INT. SOGGIORNO DI LIZ E JIM – NOTTE 

(La scena si apre con un primo piano di un uomo, JIM, seduto in una stanza con poca luce, fissando nel vuoto. Indossa un abito, ma la cravatta è allentata e la camicia è sbottonata, dando l’impressione che sia seduto lì da molto tempo. La telecamera si allontana lentamente per rivelare che è seduto di fronte a una grande finestra con una vista sulla città sottostante. Si può sentire il rumore della città in sottofondo.) 

JIM: (voce fuori campo) Il matrimonio è una prigione. È una trappola in cui cadiamo, pensando sia l’unico modo per essere felici. Ma è una bugia. 

(La telecamera taglia alla donna, LIZ, che si trova sulla soglia della stanza. Indossa un lungo abito fluido e i capelli sono acconciati in un bob elegante. Guarda Jim con un misto di tristezza e rabbia.) 

LIZ: Non lo pensi davvero, Jim. Sei solo arrabbiato per quello che è successo alla festa. 

JIM: (voce fuori campo) La gelosia. È un cancro che ci consuma. Ci fa diventare paranoici, ci fa mettere in dubbio tutto. 

(Jim si gira verso Liz) 

JIM: Non capisci. Non puoi capire. (Si alza e inizia a camminare avanti e indietro) Siamo come due navi che si incontrano di notte. Siamo insieme, ma non lo siamo davvero. Stiamo solo facendo finta. 

(Liz si avvicina a Jim) 

LIZ: Non è vero. Ti amo. 

JIM: (voce fuori campo) Sogni. Tutti ne abbiamo. Tutti vogliamo scappare. Ma alla fine siamo intrappolati solo nella nostra mente. 

(Jim si gira a guardare fuori dalla finestra di nuovo) 

Jim: “Ma forse, alla fine, tutto è solo un sogno. Un momento effimero nell’ampio schema delle cose. E forse, solo forse, è la ricerca di qualcosa di più grande, qualcosa oltre le nostre limitazioni umane, che ci definisce veramente.” 

(Mentre Jim parla, la melodia eterea e inquietante di György Ligeti Requiem inizia a crescere in sottofondo, enfatizzando le riflessioni esistenziali delle parole di Jim. La telecamera si sofferma sul suo volto per un momento, prima di sfumare in nero e visualizzare il titolo “Beyond the Mask” sullo schermo).