Esclusiva

Giugno 29 2023
No, Zelensky non vuole legalizzare la cannabis per sopportare la guerra

Il canale Telegram Donbass Italia riporta la proposta del presidente ucraino di legalizzare la marijuana per aiutare i cittadini con i traumi della guerra, ma è misinformazione

La notizia 

Il 28 giugno sul canale Telegram Donbass Italia è stata diffusa la notizia per cui «Zelenskij ha invitato i deputati della Rada a legalizzare la marijuana per aiutare gli ucraini a “sopportare dolore, stress e traumi dovuti alla guerra”». Il messaggio si riferisce a un discorso realmente pronunciato dal presidente ucraino davanti al Parlamento del suo paese, riportato tuttavia in maniera fuorviante.

Il debunking 

«Parlando in parlamento, ha definito tale misura “una delle migliori pratiche mondiali” che dovrebbe essere applicata in Ucraina: “Dobbiamo finalmente legalizzare onestamente i medicinali a base di cannabis per tutti coloro che lo richiedono”». Si legge nel messaggio diffuso sulle chat filorusse italiane. Il modo in cui è riportato il messaggio è però impreciso e manipolato. Leggendo infatti l’originale del discorso di Zelensky dal sito della presidenza ucraina, vediamo che la proposta di legalizzare sostanze a base di cannabis si inserisce all’interno di un’argomentazione più articolata. Parlando di come l’Ucraina dovrà pensarsi dopo la fine del conflitto con la Russia, il presidente ha parlato di un paese che dovrà essere sempre più inclusivo al livello sociale, a partire dall’abbattimento delle barriere architettoniche e dal reinserimento dei soggetti a cui la guerra ha causato traumi. Il passaggio originale, riportato in maniera fuorviante dal canale Telegram, è il seguente:

«Tutte le migliori pratiche del mondo, tutte le politiche più efficaci, tutte le soluzioni, per quanto difficili o insolite possano sembrarci, devono essere applicate in Ucraina affinché gli ucraini, tutti i nostri cittadini, non debbano sopportare il dolore, lo stress e il trauma della guerra. In particolare, dobbiamo finalmente legalizzare in modo equo i medicinali a base di cannabis per tutti coloro che ne hanno bisogno, con adeguate ricerche scientifiche e produzione ucraina controllata».

Il riferimento alla necessità di aiutare i cittadini ucraini a sopportare il dolore e i traumi della guerra è riferito a un insieme di azioni che Zelensky definisce «le migliori pratiche al mondo», espressione che è tuttavia più corretto rendere con l’inglese best practices, ovvero «la scelta della prestazione che presenta le migliori caratteristiche operative e i migliori indicatori di qualità». Leggendo la notizia di Donbass Italia sembra invece che entrambe le espressioni siano riferite specificatamente alla legalizzazione della cannabis. Nel discorso del presidente ucraino la proposta è di tenore più generale e premette che dovrà seguire tutte le valutazioni scientifiche del caso e arrivare a una legalizzazione «in modo equo». 

Donbass Italia ricorda anche che «A febbraio, il Comitato per la salute della nazione della Verkhovna Rada ha raccomandato al Parlamento di adottare un disegno di legge sulla legalizzazione della marijuana». Il parere è stato espresso dal comitato, ma le raccomandazioni si limitano alla legalizzazione della cannabis per scopi medici e industriali, con l’indicazione di «definire esplicitamente nella legge il contenuto di THC nelle piante di canapa per scopi industriali non superiore allo 0,3%, e per le piante di cannabis medica, di conseguenza, superiore allo 0,3%». Anche in questo caso l’affermazione di Donbass Italia è incompleta e fuori contesto. 

Il messaggio si conclude anche con un richiamo allo «strano comportamento di Zelensky», alludendo ad uso di droghe da parte del presidente ucraino, senza però citare alcuna prova o fonte, rilanciando dunque un tema della propaganda filorussa. Come riferimento della notizia viene inoltre fornito “Russia Today in russo”, network statale russo bloccato in Unione Europea perché accusato di diffondere la propaganda del Cremlino. 

Il verdetto

La notizia diffusa da Donbass Italia si riferisce a un fatto realmente avvenuto ma presentato in maniera fuorviante. La proposta di Zelensky di legalizzare la cannabis si inserisce nel progetto più ampio e a lungo termine di ricostruzione di un’Ucraina socialmente inclusiva e non direttamente per aiutare cittadini e soldati a sopportare i traumi della guerra. Si tratta quindi di misinformazione. 

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