Esclusiva

Ottobre 10 2023
L’eterna battaglia tra Vita e Morte nella Russia del ’900

Il romanzo L’Immortale di Catherynne M. Valente, edito da Fazi Editore, è arrivato nelle librerie italiane

La Rivoluzione Bolscevica e la Seconda Guerra Mondiale si affiancano all’eterna battaglia tra la vita e la morte ne L’Immortale di Catherynne M. Valente, romanzo autoconclusivo pubblicato in Italia da Fazi Editore, nella collana Lainya, a giugno 2023. La prima pubblicazione, in inglese, risale a marzo 2011.

La storia si basa sul folclore russo, sulla figura di Koščej, ed è un retelling della fiaba La morte di Koščej l’Immortale. A differenza del materiale a cui si ispira, Valente non ritrae Koščej come un vecchio avaro, ma come un giovane affascinante, e lascia largo spazio alla storia d’amore tra lui e Marja Morevna. Gli elementi della storia originale trovano comunque spazio tra le pagine del romanzo, come il personaggio di Ivan, marito di Marja, e compaiono figure della mitologia russa come Baba Jaga, ma tutto viene sviluppato in maniera nuova.

“[…] la Vita consuma tutto e la Morte non dorme mai, e tra loro si muove il mondo. L’inverno diventa primavera. E ogni tanto recitano una strana, triste pantomima, solo per vedere se qualcuno ha già vinto. Se il mondo si muove ancora come una volta.”

Le 346 pagine del volume sono divise in parti, ognuna di esse si apre con un salto temporale che trasporta nel mezzo di una nuova azione senza spiegazioni iniziali di cosa stia accadendo. Il lettore, che si era abituato all’ambientazione e alle dinamiche della precedente parte, deve riorientarsi e capire che cosa sia successo nel tempo trascorso non mostrato.

I salti temporali permettono all’autrice di percorrere tutta la vita di Marja Morevna, dalla giovinezza all’età adulta, raccontando nel dettaglio situazioni specifiche e momenti chiave della crescita della ragazza. La narrazione è in terza persona, ma segue soprattutto Marja, aiutando ancora di più il lettore a vederla evolversi e cambiare, passando dalla bambina speranzosa e ingenua alla donna temprata dalle perdite e dalle battaglie.

L'Immortale

Il romanzo ha due ambientazioni principali, la Russia del Novecento, che non è un semplice contorno, ma condiziona pensieri e comportamenti dei personaggi, e il Paese della Vita. Un luogo reale e uno che ha creato la mente dell’autrice che, sebbene separati, si riflettono l’uno sull’altro. Il lettore può avere un’immagine nitida del luogo inventato da Valente grazie ai tanti e particolareggiati paragrafi descrittivi, ma l’autrice li dedica anche alla Russia per permettere di visualizzare il cambiamento che attraversa la nazione con il passare degli anni. I due luoghi non restano uguali dall’inizio alla fine, cambiano e si evolvono, in particolare con il sopraggiungere della guerra. La battaglia tra lo zar della Vita, Koščej, e lo zar della Morte, Vij, si interseca con il secondo conflitto mondiale degli umani.

“Pensavo che le storie riguardassero me, in qualche modo. Che fossi un’eroina. Che la magia fosse per me.”

Sebbene più romantica del materiale originale, la storia tra Koščej e Marja ha aspetti tragici e disincantati. Marja inizia come bambina che vede accadere cose straordinarie, come volatili che si trasformano in uomini, e per questo desidera fuggire dal mondo normale, brama un marito-uccello e la magia. Tuttavia, dopo anni di guerra al fianco dello Zar della Vita vuole tornare nella sua vecchia casa con un marito umano, ma, riuscendoci, potrebbe rendersi conto di non appartenere più lì.

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La prosa è poetica e fiabesca, i capitoli sono lunghi, ma gli avvenimenti si susseguono veloci e riescono a tenere alta l’attenzione. Nella narrazione sono presenti termini russi che aumentano il realismo del romanzo e rendono più veritiera la storia inventata dall’autrice, tuttavia sono senza spiegazione, l’aggiungere un glossario o delle note all’edizione italiana avrebbe potuto rendere più semplice la lettura.