Esclusiva

Gennaio 20 2024
Arte e sostenibilità, i murales mangia-smog di Roma

Nel quartiere Ostiense di Roma arte e sostenibilità si incontrano nei murales realizzati con vernice “mangia-smog”.
Il 10 gennaio il Campidoglio ha detto sì all’uso della pittura green per gli interventi di manutenzione delle opere pubbliche

Onde blu, verdi e bianche contornano un enorme volatile azzurro posato all’angolo del palazzo tra via del Gazometro e via del Porto Fluviale a Roma.  “Hunting Pollution” è il murales realizzato dall’artista di strada Iena Cruz con vernice “mangia-smog”. La pittura in polvere “Airlite” si attiva a contatto con la luce, avvia una reazione chimica che disgrega le molecole inquinanti e le trasforma in sali innocui. Il risultato è una riduzione del biossido di azoto (NO2), l’eliminazione del 99,9% dei batteri presenti sulla superficie e la riflessione dei raggi infrarossi solari. Inoltre, impedisce allo sporco di depositarsi sulle pareti decomponendo le sostanze oleose.

Arte e sostenibilità, i murales mangia-smog di Roma

«Gocce di pioggia ed olio cadono giù dal cielo, un elegante e statuario airone si erige sopra un barile di petrolio, emblema della nostra società dei consumi, divenuto ormai parte integrante dell’habitat circostante. Di lato, come a simboleggiare una macchia di petrolio che si espande, violenti tentacoli danzano in maniera energica arrivando verso il mare e minacciando l’ecosistema. Mentre l’airone, inconsapevole, cattura una preda contaminata, la vernice che compone la rappresentazione cattura l’inquinamento». 

Con queste parole Federico Massa – in arte Iena Cruz – descrive la sua opera di arte pubblica con cui vuole lanciare un messaggio “green” sotto il cielo romano agli spettatori. 

La combinazione di estetica e sostenibilità ambientale è il punto di incontro tra Iena e Veronica De Angelis, proprietaria dello stabile su cui il murales è stato dipinto. L’ imprenditrice romana è la fondatrice della no profit Yourban 2030

L’associazione, attiva a livello globale, promuove progetti di rigenerazione urbana attraverso l’arte. Nel 2018 Yourban 2030 ha creato il primo murales green d’Europa, che è proprio Hunting Pollution. A Roma nel 2020 ne ha realizzato un secondo a tema LGBTQAI+ di 250 mq in via Tessalonica, “Outside In”. Sulla facciata, un uomo e una donna si sovrappongono e si riflettono allo specchio: «Uno è l’altra e l’altra è l’uno, in un incontro d’amore e accoglienza universale», ha spiegato la street artist olandese JDL nella dichiarazione riportata dal sito Art Vibes. I negozianti della zona affermano di averla vista per più di due mesi a dipingere giorno e notte in cima ad una gru per completare il lavoro. 

Arte e sostenibilità, i murales mangia-smog di Roma

Yourban 2030 ha portato i suoi progetti ecosostenibili non solo a Roma, ma anche a Napoli, Carrara, Amsterdam e New York. 

Ogni murales, a seconda della grandezza, elimina una determinata quantità di particelle nocive. 

Massimo Bernardoni, l’inventore della rivoluzionaria pittura, ha dichiarato a Bologna Today: «Un metro quadrato ricoperto con Airlite elimina 0,069 g di ossidi di azoto ogni 12 ore. Mille metri di Airlite eliminano in 12 ore l’inquinamento prodotto da 71,88 autovetture a benzina o 23 autovetture a gasolio con motore Euro 4, oppure 95,83 autovetture a benzina o 31,94 a gasolio con motore Euro 5″.

Quanto ai costi, Veronica fa presente che la vernice eco-friendly ha un prezzo più alto di circa il 30% rispetto ad una pittura normale. L’applicazione materiale è più costosa, ma la durabilità è maggiore, i colori non sbiadiscono.

Sul modo di dipingere con le vernici cattura smog, Iena Cruz risponde: «È necessario un approccio specifico e una competenza nella loro applicazione. La scelta delle tecniche e la maestranza nel processo sono fondamentali per garantire risultati ottimali».

L’iniziativa è stata recepita bene sia dagli abitanti dei quartieri che dai turisti. Il flusso di persone porta clienti alle attività vicine, riqualificando i quartieri grazie ad operazioni culturali. 

In questo contesto, il via libera del Campidoglio dello scorso 10 gennaio per l’uso della vernice ecologica negli interventi di manutenzione delle opere pubbliche è una misura positiva per mitigare il tasso di inquinamento in città e per una maggiore sensibilizzazione sul tema ambiente.