Con 206 voti contro, 134 favorevoli e un astenuto, la Camera dei Deputati ha respinto la mozione di sfiducia per la ministra del Turismo Daniela Santanchè, rinviata a giudizio per falso in bilancio per il caso Visibilia e accusata di truffa ai danni dell’Istituto nazionale della previdenza sociale (Inps). Dopo la discussione del 10 febbraio, in Aula c’è stata la votazione sulla mozione di sfiducia chiesta dal Partito democratico, dal Movimento 5 stelle e da Alleanza verdi e sinistra. Quando è iniziata la discussione generale, i banchi della maggioranza erano quasi vuoti: nella fase iniziale erano presenti dieci deputati di Fratelli d’Italia, uno di Forza Italia e nessuno della Lega.
Il 17 gennaio, la giudice per l’udienza preliminare Anna Magelli ha rinviato a giudizio la ministra del Turismo, insieme ad altre quindici persone, per false comunicazioni sociali in merito al caso Visibilia, una società che fa parte dell’omonimo gruppo di cui lei è la fondatrice e dal quale ha dismesso le cariche nel 2022.
Dall’opposizione la segretaria del Pd Elly Schlein ha attaccato la ministra dicendo che «era giustizialista con gli avversari ed è diventata iper-garantista con se stessa», invece il leader dei 5 stelle Giuseppe Conte ha voluto mandare un messaggio alla presidente del Consiglio: «Lei ministra non è la responsabile di questa vicenda, la responsabile è sopra di lei, è Giorgia Meloni, che avrebbe dovuto farla dimettere. Perché Meloni oggi mette a rischio il prestigio delle istituzioni e l’immagine dell’Italia nel mondo». Santanchè ha replicato: «Desidero affrontare questo momento con massima trasparenza ribadendo il mio impegno nei confronti della Costituzione, nel rispetto della magistratura ma anche con i principi fondamentali del nostro ordinamento».
Alla Camera oltre alla votazione su Santanché, c’è stata anche la discussione sulla mozione di sfiducia per il ministro della Giustizia Carlo Nordio chiesta dalle opposizioni per il caso Almasri. Il 22 gennaio, il guardasigilli ha liberato Osama al-Najeem dal carcere di Torino anche se La Corte penale internazionale lo ritiene responsabile di crimini contro l’umanità e di crimini di guerra e ha emanato un mandato di arresto contro di lui perché avrebbe ordinato ed eseguito omicidi, violenze sessuali e torture nelle carceri di Tripoli, in particolare in quella di Mitiga, dove vengono rinchiuse migliaia migranti diretti in Europa.
Leggi anche:
https://www.ilpost.it/2025/02/23/francesca-pascale-daniela-santanche-borse-hermes-false/