Il Roma Film Music Festival 2025 ha celebrato l’insostituibile anima umana della musica per il grande schermo
Dal 6 al 12 aprile 2025, nel cuore di Roma, si è tenuta la quarta edizione del Roma Film Music Festival, un evento che ha celebrato la musica per il cinema attraverso concerti dal vivo, proiezioni speciali e incontri con protagonisti del settore. Tra i luoghi simbolo della manifestazione, i leggendari Forum Studios, fondati nel 1970 da maestri come Ennio Morricone, Armando Trovajoli e Piero Piccioni, hanno ospitato numerosi appuntamenti, tra cui i “Film Music Talks”, una serie di incontri con compositori, registi e critici musicali.
Uno degli eventi più significativi è stata la proiezione speciale del documentario Il était une fois Michel Legrand (2024) di David Hertzog Dessites, presentato in anteprima italiana il 12 aprile presso i Forum Studios. Il film, già selezionato nella sezione Cannes Classics del Festival di Cannes 2024, offre un ritratto intimo degli ultimi due anni di vita del celebre compositore francese Michel Legrand, noto per le colonne sonore di film come Les Parapluies de Cherbourg e The Thomas Crown Affair.
Prima della proiezione, è stato mostrato un backstage esclusivo del film En Mai Fais Ce Qu’il Te Plaît di Ennio Morricone. Durante l’evento, il regista Dessites ha condiviso un aneddoto personale: durante il suo turno da netturbino a Cannes, mentre il festival del cinema animava la Croisette, incontrò il compositore, al quale raccontò: «Se io esisto è anche grazie a lei e alla sua musica. I miei genitori avevano la colonna sonora de L’Affare Thomas Crown in CD: forse è anche grazie a quella musica che sono venuto al mondo». Questa dichiarazione ha suscitato l’ilarità di Legrand e ha dato origine al progetto del documentario.
Dessites ha descritto il suo film come «un film sull’AI. Ma non quella di cui si parla oggi: qui AI sta per Intelligenza Artistica». Una provocazione che invita a riflettere sul valore insostituibile della creatività umana. Come ha affermato il regista:«Non ci interessa sapere come è stata fatta una colonna sonora, ma cosa ci trasmette. Quello che è umano non può essere sostituito».
In un’epoca in cui l’intelligenza artificiale è al centro del dibattito culturale e industriale, il Roma Film Music Festival ha posto l’accento sull’altra AI, quella che nasce dall’anima. Dessites ha sottolineato: «Le opere degli artisti non possono arrivare dalla tecnologia. Arrivano da qualcosa che forse non capiremo mai, qualcosa di divino. Quello che non comprendiamo con la razionalità, lo comprendiamo col cuore».
Mentre l’intelligenza artificiale promette colonne sonore generate da algoritmi, il Roma Film Music Festival offre una visione cruciale del cinema e dell’arte che ha e avrà sempre bisogno dell’umanità per emozionare.