Mentre il Congresso stava certificando l’esito delle elezioni e la vittoria di Joe Biden, all’esterno di Capitol Hill migliaia di manifestanti pro-Trump, dopo aver assistito all’acceso comizio del presidente uscente, tentavano di far irruzione all’interno del Campidoglio per fermare i lavori del Congresso.
In pochi istanti l’irruzione è diventata realtà con i dimostranti che, armati, sono riusciti a entrare addirittura in Senato. Solo dopo alcune ore e grazie al tardivo intervento della Guardia nazionale, che ha messo in sicurezza l’edificio, si è portata a termine la seduta che ha nominato Biden come nuovo presidente degli Stati Uniti.
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L’intervista a Jeremy Caplan, direttore della didattica presso la Newmark Graduate School of Journalism di New York: «Le nostre istituzioni calpestate da un disperato che rivendica il potere»







Un manifestante fa irruzione nell’ufficio privato della speaker della Camera Nancy Pelosi. L’uomo sembra avere con sé un’arma o un manganello e ha accanto una bandiera degli Stati Uniti

I rivoltosi lasciano sulla scrivania dell’ufficio di Nancy Pelosi un biglietto che dice: “Noi non ci ritireremo”.

Uno dei protestanti si arrampica sui muri del Campidoglio

Un rivoltoso occupa le poltrone del Senato

Dimostranti eludono la sicurezza ed entrano in Campidoglio
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