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Esclusiva

Marzo 28 2023
Il rapporto 2022-2023 di Amnesty International: Un anno di occasioni perse

Lunedì 27 marzo 2023 Amnesty International Italia ha tenuto una conferenza stampa per presentare il Rapporto sui diritti umani del biennio 2022-2023

«Avrei voluto ricordare il 2022 come l’anno in cui in Parlamento si approvavano finalmente leggi efficaci per la prevenzione e il contrasto della discriminazione». Così Ileana Bello, Direttrice generale di Amnesty International Italia, ha iniziato il suo intervento durante la Conferenza stampa tenuta da AI Italia in occasione della presentazione annuale del Rapporto.

Un elenco, non troppo corto, di quelle che i rappresentanti della regione italiana di Amnesty hanno definito come “occasioni perse”. La bocciatura da parte del Senato di una legge che tutelasse la comunità Lgbtqi+, la mancata approvazione dell’inserimento della parola consenso nell’ambito della pena di stupro, l’incapacità di rispondere ad una sempre più frequente difficoltà ad accedere all’aborto, il totale disinteresse politico per riformare la cittadinanza

Il rapporto 2022-2023 di Amnesty International: Un anno di occasioni perse
Consent demonstration, Let’s talk about yes, Museumplein Amsterdam 

«Nel 2022 siamo passati da una legislatura molto timida sui diritti umani a una legislatura, e un governo che ne è espressione, aggressiva nei confronti dei diritti umani». Così commenta Riccardo Noury, portavoce di Amnesty Italia. «Questo vuole dire che le occasioni di miglioramento nel campo dei diritti sono tutte andate perse nella scorsa legislatura ed è molto difficile che saranno recuperate in questa. Anche perché questo governo si è fatto notare da subito per una serie di provvedimenti che hanno messo a rischio la libertà di riunione pacifica, e hanno ulteriormente ostacolato l’attività di ricerca e soccorso in mare da parte delle Ong. Amnesty International è preoccupata per la tenuta dei diritti umani». 

Un anno in cui si è rimasti nell’immobilità, senza quei cambi di rotta ritenuti necessari da Amnesty per la tutela dei diritti, soprattutto nell’ambito dell’immigrazione. Il 2 novembre 2022 è stato rinnovato il Memorandum d’Intesa tra Italia e Libia e il 23 febbraio 2023 è stato approvato definitivamente dal Senato il cosiddetto “decreto Ong“.

Il rapporto 2022-2023 di Amnesty International: Un anno di occasioni perse
© Amnesty International Togo 

«L’anno passato a causa della guerra in Ucraina e dei numerosi rifugiati che hanno chiesto accoglienza in Italia, ha dimostrato come il nostro paese abbia tutte le risorse necessarie per un’ampia e degna accoglienza», continua Ileana nella sua presentazione. In una situazione di emergenza l’Italia è stata in grado di rispondere velocemente e in maniera più che accettabile. «È diventata evidente la politica del “doppio standard”: mentre si accoglievano i rifugiati ucraini, migliaia di rifugiati e migranti venivano lasciati su altre rotte in situazioni di grave pericolo».

L’utilizzo di violenza da parte delle forze dell’ordine contro manifestanti ha evidenziato come l’abuso di potere sia ancora un problema nel nostro paese, soprattutto in assenza di una giurisdizione che lo possa limitare, come i codici identificativi. «A gennaio la polizia in tenuta antisommossa ha usato i manganelli contro degli studenti che protestavano a Torino per la morte sul lavoro di un loro coetaneo di 18 anni. Sono 20 i ragazzi rimasti feriti nello scontro, di cui uno lasciato in condizioni gravi». Il Rapporto vuole però anche sottolineare i risultati avuti nel campo della giustizia. «Sono state processate 105 guardie carcerarie per la repressione delle rivolte avvenute nel carcere di Maria Capua Vetere nel 2020, a causa dello scoppio della pandemia, e a dicembre un poliziotto è finito ai domiciliari e altri 3 sono stati sospesi per il caso del ragazzo rom, Hasib Omerovic, caduto giù dalla finestra dopo un’ispezione non autorizzata della polizia a casa sua, nel quartiere Centocelle di Roma».

Il rapporto 2022-2023 di Amnesty International: Un anno di occasioni perse
Mobilitazion of Amnesty International Italia in front of the Russian Federation Embassy in Rome. © Eliana D’Elia / INESSE Handmade Photography

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