Esclusiva

Maggio 5 2023
Napoli ricomincia da tre scudetti

La squadra azzurra guidata da Luciano Spalletti è Campione d’Italia

Il Napoli ha vinto lo scudetto. Per alcuni tifosi l’ha vinto a gennaio. Per la matematica l’ha vinto alle 22:03 di giovedì 4 maggio, con un gol di Victor Osimhen. Il Napoli, la squadra, ha vinto lo scudetto e Napoli, la città, ha ripreso a respirare.

Il capoluogo campano era con il fiato sospeso da domenica scorsa, da quel pareggio con la Salernitana che significava che mancava un punto per diventare Campione d’Italia per la terza volta o era necessario che la Lazio perdesse. La squadra di Sarri non è stata sconfitta dal Sassuolo, quindi il Napoli doveva almeno pareggiare con l’Udinese se non voleva rimandare i festeggiamenti ancora una volta, a domenica contro la Fiorentina.

La partita inizia alle 20:45. Prima, c’è un’atmosfera da vigilia di Natale, con tifosi che comprano bandiere e magliette dell’ultimo secondo. Durante, si sente qualche trombetta e qualche scoppio. Poi, l’Udinese segna e non si sente più niente.

Le strade sono deserte, le persone sono tutte raccolte in gruppi intorno a centri scommesse o bar che espongono un televisore, più è grande lo schermo, più è folto il gruppo che lo guarda.

Quando arriva il gol del pareggio, la città riprende a fare rumore, torna a credere di poterlo vincerlo quella sera. Quando l’arbitro fischia la fine, la città esplode di gioia, così come esplodono i petardi. Sembra un secondo Capodanno. Un Capodanno che potrebbe durare per le cinque giornate di Campionato rimanenti. «Domenica prossima è un’altra festa» esclama un tifoso in piazza.

Sullo scudetto del Napoli leggi anche: Napule è… campione d’Italia

I tifosi festeggiano in piazza. Anziani, adulti, bambini, maschi e femmine si raccolgono nelle piazze di Napoli. In tutte risuonano assordanti trombette e cori di «la capolista se ne va» e sventolano bandiere, le più diffuse sono quelle a scacchi bianchi e azzurri, quella con il ciuccio e quella tricolore con il numero tre, spunta anche qualche bandiera con la croce sudista.

Le strade vengono percorse da moto e auto da cui spuntano bandiere dai finestrini e da persone che cercano di raggiungere la piazza più prossima per festeggiare in compagnia. Non ci sono lunghi cortei da una piazza all’altra, forse dipende dall’ora tarda, ma i tifosi sono felici di scattarsi foto e celebrare.

A piazza Carlo III, i napoletani sono saliti sulla scalinata esterna dell’Albergo dei Poveri e sventolano da lì le bandiere. Gli altri tifosi strombazzano nella piazza di fronte, sparano i fuochi d’artificio e accendono fumogeni azzurri e rossi. I carabinieri sono collocati agli angoli della piazza e controllano lo svolgersi delle celebrazioni.

È difficile respirare o sentire bene, ma questo non scoraggia i tifosi, per un gruppetto che se ne va, ce n’è un altro che arriva, e la festa continua nella notte primaverile.