«Una strategia di tre pilastri» per rispondere alle minacce di Donald Trump. La presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, interviene al Parlamento Ue di Strasburgo e annuncia la risposta che il Vecchio Continente intende dare agli Stati Uniti, in attesa che il nuovo presidente comunichi le novità sui dazi il 2 aprile, ribattezzato da lui “Liberation Day”.
Tre punti: «Il primo è che noi siamo aperti a un negoziato, in cui potremo contare sulla nostra forza dato che siamo il mercato unico più grande al mondo. Ma conteremo anche sulla nostra prontezza, per attivare contromisure se dovessero servire». Von Der Leyen, indicando i colleghi nell’emiciclo del Parlamento, aggiunge di aver già sentito i capi di governo. «Valuteremo gli annunci di Trump per calibrare la nostra risposta. Questo scontro non è negli interessi di nessuno. Potremmo dire che è equilibrato, considerando la bilancia di beni e servizi. Se trovassimo una soluzione, entrambi trarremmo vantaggio».
Non solo. Per la presidente della Commissione va fatto anche un passo avanti con nuovi partner: «Siamo affidabili e gli alleati sanno che rispettiamo i nostri impegni. Serve una diversificazione. Apriremo le porte ai mercati in crescita. Stiamo anche negoziando con Indonesia e Thailandia. L’Europa è sempre stata improntata al commercio».
Infine, rendere più fluido il mercato fra gli Stati europei, come ha detto Mario Draghi: «Ha ragione quando dice che le elevate barriere interne danneggiano la crescita più dei dazi. I prodotti non andrebbero ri-etichettati ventisette volte per venderli nei diversi Paesi. Anche per le aziende tecnologiche vale lo stesso. Dobbiamo sprigionare il potenziale del mercato unico. Così i nostri partner investiranno in Europa».
Nessuna preoccupazione, comunque. Von Der Leyen, sguardo alto e voce ferma, puntualizza le strategiche europee con movimenti decisi di braccio. L’Europa «è nata con uno spirito caratterizzato dal lavoro e dalle collaborazioni internazionali, e questo ha portato prosperità. Ecco perché tanti europei sono sconcertati dagli annunci di Trump. Ma abbiamo tutto per proteggere i nostri cittadini. Gli europei devono sapere che continueremo a difendere i nostri valori e i nostri interessi». E ricorda al presidente Usa: «I dazi sono delle tasse che pagano i cittadini: non risolveranno nessun problema. Alimenteranno l’inflazione e le aziende pagheranno di più. Si creerà anche un mostro burocratico alle dogane».
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