Il giorno dopo la morte di Papa Francesco regna lo smarrimento in una Piazza San Pietro presa d’assalto dai turisti. Si sentono lingue diverse, ma la domanda che in molti si fanno con insistenza è solo una: Chi sarà il successore alla guida della Chiesa cattolica? Una calda giornata è la cornice per gruppi di fedeli di ogni età accompagnati da guide turistiche munite di bandierina colorata e ombrello per proteggersi dal clima quasi estivo. In Via della Conciliazione cominciano a vedersi le prime impalcature, strutture pensate per la stampa in vista del funerale del Pontefice, previsto per sabato 26 aprile alle ore 10. Sono vari i leader attesi a Roma per l’ultimo saluto al Papa, tra questi il presidente francese Emmanuel Macron e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

Lo spazio dedicato ai giornalisti si trova vicino ai negozi di souvenir ed è pieno di emittenti internazionali alla ricerca di storie, di novità, e di informazioni sulla gestione dell’ordine pubblico per le prossime settimane. I volontari vestiti con pettorina verde portano in braccio le croci di legno, e sfilano in processione mentre leggono con tono commosso le preghiere scritte in piccoli libri. I cittadini parlano dell’eredità morale lasciata dal Pontefice argentino come guida e della sua figura rassicurante.

I bambini giocano in piazza ignari di ciò che sta succedendo, c’è chi mangia il gelato al mattino come se fosse già arrivato il mese di agosto, e chi prega emozionato, con il rosario tra le mani nel tentativo di isolarsi in un momento di spiritualità. Una libreria ha attaccato sulla vetrina la foto di Papa Francesco con una scritta di ringraziamento. Sui gradini ci sono persone vestite con pantaloncini, t-shirt o camicia leggera, cappellini di stoffa per proteggersi dal sole e bottiglie d’acqua per dissetarsi dopo una lunga passeggiata.
Il flusso di persone in Via dei Corridori pare inarrestabile, si percepisce nell’aria l’importanza di un momento che resterà nella storia dell’umanità, non solo della Chiesa cattolica. In segno di lutto, le bandiere sono a mezz’asta in Via di Porta Angelica, la strada che collega Piazza Risorgimento a Piazza San Pietro. Le pattuglie della polizia, anche a cavallo, presidiano la zona vaticana e i controlli di sicurezza sono rigidi.
«Avevamo già programmato di venire a Roma per le vacanze pasquali e stiamo vivendo questo momento storico, ci sembrava d’obbligo fare un ultimo saluto al Papa», racconta una famiglia di Langhirano, paesino situato in provincia di Parma: «Si respira una sorta di serenità in piazza perché il Papa era molto affaticato nell’ultimo periodo, c’è anche smarrimento e un grande punto interrogativo per capire chi sarà il suo successore».
«Si respira commozione, è stato pesante ma emozionante vedere il Papa il giorno prima della sua morte alla messa di Pasqua perché siamo una famiglia cattolica e Papa Francesco ci è sempre stato simpatico. Sapere della sua morte è stato toccante», aggiunge con un sorriso un giovane pellegrino venuto da Germignaga, in provincia di Varese: «Il Papa trasmetteva messaggi di fratellanza e solidarietà, teneva all’umanità da un punto di vista spirituale ma anche terreno e pratico, come dimostra l’enciclica sui temi ambientali, che mi è piaciuta moltissimo».