«Troppe armi senza controlli, in America è guerra ogni giorno»
Sree Sreenivasan, giornalista e professore alla Columbia University, parla del problema della violenza armata nella società americana
Giornale radio del 24 maggio
Il processo per crimini di guerra al soldato russo, l’arrivo in Italia del vaiolo delle scimmie, la rivoluzione femminista del Festival di Cannes, gli aggiornamenti dal Giro d’Italia e tanto altro in questa edizione del giornale radio di Zeta
«Oltre un milione di ucraini deportati in Russia»
Dall’ingresso nel confine nemico se ne sono perse le tracce. Le fonti ucraine denunciano “deportazioni” subìte dalla popolazione civile, per Mosca sarebbero “esodi volontari”.
La notizia falsa del “dossier scottante” sull’efficacia del vaccino Pfizer al 12%
Zeta inaugura la sua sezione Fact Checking. Da oggi una delle attività della redazione sarà sottoporre a verifica delle fonti le notizie più ambigue comparse sul web
Giornale radio del 18 maggio
La fine della resistenza dell’Azovstal a Mariupol, il Covid nella Corea del Nord, peste suina a Roma, l’intervista ai vincitori dell’Eurovision 2022 e tanto altro in questa edizione del giornale radio di Zeta
Giornale radio del 9 maggio
La parata per il giorno della vittoria a Mosca, i quarantaquattro anni dalla morte di Aldo Moro e Peppino Impastato, le polemiche dopo le dichiarazioni della stilista Elisabetta Franchi, e tanto altro in questa edizione del giornale radio di Zeta
«Ho scoperto la mafia quando ha ucciso mio marito»
La storia di Arcangela e Marianna, vedove dei fratelli Luciani uccisi dalla mafia garganica nella “Strage di San Marco in Lamis”
La nobile arte dell’inclusione
La storia della Sempre Avanti!, ultracentenaria palestra bolognese pioniera nell’idea di sport popolare
Corpo • Zeta Numero 3 | Aprile 2022
Il nuovo numero del periodico di Zeta è incentrato sul Corpo, luogo dell’identità. Martoriato nelle guerre, esaltato nell’arte, la sua rappresentazione avviene attraverso linguaggi e modalità diverse. Popola il cinema e i social. Negli anni è stato usato come mezzo di riappropriazione degli spazi fisici e sociali, un modo per dichiarare la propria esistenza e appartenenza. Nello sforzo ginnico l’affermazione di un principio di inclusività. In chiusura la guida di Zeta sulla rappresentazione, negli anni, dei corpi femminili
Polonia e Bielorussia: il confine dimenticato
L’accoglienza non è per tutti. Le crudeltà subìte dai profughi non ucraini, vittime del ricatto politico di Lukashenko e dell’indifferenza dell’Europa