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Esclusiva

Dicembre 18 2021.
 
Ultimo aggiornamento: Gennaio 10 2022
Achille Lauro apre le danze della blockchain

L’industria musicale entra nel mondo delle criptovalute: l’artista romano vende le sue “emozioni” come Nft

Il futuro degli artisti e del diritto d’autore incontra nuovi orizzonti. Rendere i battiti cardiaci di un artista delle vere e proprie opere d’arte digitali e poi devolvere il ricavato della vendita a scopi benefici: è questo ciò che è accaduto il 7 dicembre al Teatro degli Arcimboldi di Milano. Achille Lauro, protagonista del panorama musicale italiano, si è esibito applicando sul torace dei sensori che hanno registrato i battiti del suo cuore e le emozioni provate durante il concerto.

Dai dati ottenuti durante lo spettacolo sono state create opere digitali tokenizzate e vendute all’asta. Gli NFT (Non Fungible Token) sono oggetti, beni o servizi che possono essere scambiati, come dei gettoni, con altri asset sulla piattaforma, ma sottostanno alla volatilità delle monete crittografiche. Il ricavato, che ammonta a cento mila dollari, è stato devoluto al reparto di cardiochirurgia pediatrica del Policlinico San Donato, ospedale del Gruppo San Donato.

Achille Lauro Blockchain

L’agenzia di Lauro, MK3, ha firmato un accordo con l’esperto Gian Luca Comandini – tra i fondatori di AssoBit (Associazione Blockchain Italia) – mostrando al panorama musicale nuove forme di business. «Ieri abbiamo fatto la storia» twitta Comandini «per la prima volta al mondo i battiti cardiaci (le emozioni) di un cantante sono stati trasformati in un’opera d’arte digitale (NFT) e venduti all’asta su cryptocom». In Italia, è stata la prima esperienza di questo tipo dedicata a una realtà ospedaliera. 

Leggi anche: Nft e Blockchain, il futuro dell’arte è digitale

Durante la pandemia, molti artisti hanno avuto difficoltà economiche a causa della mancanza degli introiti derivati dai concerti. In un momento critico in tutto il mondo per la musica l’idea di trovare nuove soluzioni diventa indispensabile. 

L’industria musicale si avvale degli obsoleti meccanismi di distribuzione dei proventi, partendo dalle case discografiche fino ad arrivare all’autore, ma non prima di aver coinvolto una lunga serie di intermediari. Attraverso blockchain e criptovalute è possibile garantire agli artisti un pagamento più agile e breve. 

Lauro, con la sua agenzia, ha venduto in forma diretta, da artista a fan, contenuti legati al concerto. I fan hanno potuto acquistare, sotto forma di NFT, un quadro digitale che riproduce le emozioni provate durante la performance dal cantante. In questo modo il fan è artefice del benessere economico dell’artista, diventando protagonista dei progetti in cui crede: guadagna o perde in base al successo delle opere che ha finanziato. 

Le criptovalute sono una realtà sconosciuta ai più. I loro meccanismi complessi spaventano i neofiti delle monete virtuali. Questo rappresenta un grande ostacolo alla rivoluzione dell’industria musicale: la diffidenza non solo da parte dei fan, ma soprattutto da parte delle etichette e delle case discografiche.