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Esclusiva

Gennaio 14 2022
The Italian Job Egonu e Insigne addio

L’opposto dell’Imoco e il capitano del Napoli lasciano l’Italia per nuove esperienze all’estero

La bottega italiana dello sport fa gola a molti e così Paola Egonu e Lorenzo Insigne lasceranno le rispettive squadre per nuove destinazioni: Istanbul per la pallavolista attualmente in forza a Conegliano, Toronto per l’attaccante del Napoli. Campioni d’Europa e stars delle competizioni domestiche lasciano l’Italia per l’ignoto, con le uniche sicurezze rappresentate dal tornaconto economico e dallo spessore del proprio talento.

Per giustificare la sua scelta, la Egonu dichiara «devo ascoltare la bambina che ho dentro» mentre Insigne si dice «entusiasta di questa nuova avventura oltreoceano».

Nonostante manchi di ufficialità, la notizia secondo cui la Egonu abbandonerebbe l’Imoco Conegliano per andare in Turchia è stata confermata da Raphaela Folie, centrale della squadra veneta. La fuoriclasse azzurra avrebbe già firmato con la VakifBank di Istanbul, arrendendosi dopo oltre un anno ai corteggiamenti delle squadre turche dalle cifre milionarie. L’idea è quella di uno scambio, che vedrebbe l’opposta della nostra nazionale andare in Turchia e la svedese Isabelle Haak nella rosa di Daniele Santarelli.

«Dopo aver vinto la Champions e gli europei è il momento giusto per andare all’estero. Paola aveva già avuto un’ottima offerta la scorsa stagione, ma ha scelto bene di rimanere a Conegliano, avendo ancora molto da fare a livello sportivo». Così commenta la decisione della Egonu il giornalista e telecronista sportivo Marco Fantasia, sottolineando il dispiacere della tifoseria che però «è anche molto comprensiva».

Alla giovane età di 23 anni, questa potrebbe rappresentare per Paola un’esperienza formativa a livello personale, lasciandosi alle spalle l’Italia e le certezze che rappresenta. Una sicurezza sarà sicuramente Giovanni Guidetti, allenatore italiano del VakifBank  «che la saprà valorizzare». Definito dalla commentatrice di RaiSport Giulia Pisani uno tra gli allenatori più forti al mondo, quella offerta alla Egonu è «un’opportunità irrinunciabile». Il campionato italiano è riconosciuto come uno dei più competitivi al mondo e sono molte le atlete straniere interessate a volerci giocare, ma «dovunque si vada all’estero, come nel caso di Paola, bisogna pensare che è lavoro ed è necessario tenere conto dell’aspetto economico».

Nominata MVP in quasi tutte le ultime gare dell’anno, «Paola sarà una grande perdita, è la giocatrice nel suo ruolo migliore al mondo in questo momento» secondo Marco Fantasia.

La pallavolo nostrana non perde solo una grande sportiva ma anche un personaggio simbolico per il paese: italiana di seconda generazione, origine nigeriana, un coming out recente. Forza trainante dell’attenzione della grande stampa sul volley, Paola ha portato la bandiera olimpica per l’Italia alla cerimonia di apertura di quest’estate. «Nonostante la federazione e la lega di serie A hanno fatto dell’incredibile, invitando ad esempio Mattarella alla finale di Coppa Italia, di pallavolo si continua a parlare solo nel caso di grandi vittorie, dopodiché l’audience si appiattisce» conclude Giulia Pisani.

Dinamica diversa quella di Lorenzo Insigne: fino a poco tempo fa era infatti impensabile un trasferimento lontano dalla sua amata Napoli. «C’erano stati dei tentativi per ricucire la situazione con gli azzurri, l’inserimento dei Toronto ha spiazzato un po’ tutti» racconta Lorenzo De Santis, procuratore FIFA e esperto di calcio d’oltreoceano.

Il Toronto Football Club, squadra di Major League Soccer (MLS), ha deciso di prelevare Insigne dal Napoli per giugno. Il contratto del fantasista scadrà il 30 di giugno, permettendo alla squadra canadese di acquistarlo senza dover pagare il prezzo del cartellino.

Il risparmio sul trasferimento è stato compensato dalle cifre per l’ingaggio del calciatore: 15 milioni a stagione, bonus inclusi, che lo renderanno il calciatore più pagato nella storia del campionato nordamericano.

Un acquisto che nelle dinamiche ripercorre la storia di Beckham, Henry, Kakà e Pirlo, ma con la differenza che Insigne ha 31 anni e un recente passato da 19 gol in una stagione, record personale di reti in Serie A.

Una situazione che si pone al centro di un tentativo di rilancio da parte della MLS, desiderosa di tenere il passo con le altre più quotate leghe americane. Solo recentemente il calcio è diventato il quarto sport più seguito negli USA, dove ha sorpassato l’hockey. Un nuovo contratto con le televisioni, inoltre, è un ulteriore incentivo per rendere il calcio rilevante negli Stati Uniti.

«Rispetto a 10 anni fa, sicuramente gli States sono visti più di buon occhio ma ancora sono lontani dai nostri livelli per competitività e seguito. Per paradosso il calcio femminile è molto più seguito e strutturato, a differenza dell’Italia», continua De Santis.

La città di Toronto ha accolto la notizia con l’entusiasmo che si deve ai grandi giocatori, ma con la consapevolezza che l’acquisto di Insigne rappresenta qualcosa di diverso: «Che Insigne venga al suo top in MLS dimostra quanto il nostro campionato stia crescendo. Il suo acquisto ha creato interesse e forse qualche altro giocatore lo vorrà raggiungere” racconta Brendan, 21enne tifoso dell’FC Toronto. «Il calcio in Canada sta crescendo ad un ritmo elevato, ci sono nuove leghe e giovani giocatori che raggiungono i vertici del calcio europeo».

Pur andando ad affrontare due esperienze diverse, in due paesi agli antipodi, non solo geograficamente parlando, i due “top players” saranno accomunati dall’esperienza azzurra della nazionale, che nonostante la loro partenza avrà ancora bisogno del loro talento.

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