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Esclusiva

Agosto 27 2022
«Un adolescente vaccinato su 29 ha la miocardite»,ma è fake news.

Secondo uno studio tailandese ricondiviso da eventiavversi.it un teenager su 29 vaccinato sarebbe affetto da miocardite. Confrontando i dati ufficiali con la cardiologa dell’ospedale St. Thomas di Londra scopriamo che non è così.

Il sito eventiavversinews.it ha pubblicato i risultati di uno studio tailandese intitolato “Cardiovascular Effects of the BNT162b2 mRNA COVID-19 Vaccine in Adolescents” che ha valutato 301 ragazzi tra i 13 e i 18 anni vaccinati. Secondo questo studio, sette adolescenti (tutti maschi) avrebbero avuto una miocardite manifesta o subclinica dopo la seconda dose. I commenti parlano di un incremento definito «sbalorditivo» (stunning) rispetto alle aspettative.

La miocardite è un’infiammazione del muscolo cardiaco. Può verificarsi quando un virus, come il SARS-CoV-2, infetta il corpo. Può causare dolore toracico, palpitazioni cardiache, difficoltà respiratorie o interferire con la funzione cardiaca. Il disturbo  varia da casi molto lievi, in cui i sintomi si risolvono da soli, o casi gravi, in cui un paziente richiede cure ospedaliere intensive o il muscolo cardiaco è danneggiato in modo permanente. 

Di fronte a studi come questi, non si può prescindere dal fatto che si tratta solo di un preprint ovvero una versione preliminare di un articolo scientifico, che circola tra gli addetti ai lavori per sveltire la comunicazione dei risultati della ricerca. Dovrà essere sostituita da una versione revisionata e pubblicata. Inoltre, nel caso specifico, il  numero dei soggetti ammalati, sette, non è significativo e così come il rapporto evidenziato, uno su ventinove.

  Secondo la cardiologa dell’ospedale St. Thomas di Londra,  Alessandra Frigiola, che si occupa degli effetti cardiaci derivanti dal CoVid-19 e dal vaccino la percentuale è inverosimile. «La percentuale registrata da noi è di 1,4 casi su 10.000 dosi somministrate.» Dato confermato dalla più ampia e completa revisione sistematica condotta sull’associazione tra vaccini anti COVID-19 e miocardite/pericardite: Incidence, risk factors, natural history, and hypothesised mechanisms of myocarditis and pericarditis following covid-19 vaccination: living evidence syntheses and review.

La dottoressa Alessandra Frigiola sostiene che «nella maggior parte dei casi sono miocardite lievi e in nessun caso questa patologia ha richiesto un ricovero ospedaliero.» Un dato confermato dal Center for Disease Control and Prevention (CDC)  secondo cui «i sintomi registrati sono lievi e si risolvono da soli.» Dato confermato anche dallo studio “COVID-19-Vaccination-Induced Myocarditis in Teenagers: Case Series with Further Follow-Up” . 

 La cardiologa dell’ospedale St.Thomas dichiara che la fascia di età più colpita non è quella descritta nell’articolo, ovvero gli adolescenti, ma quella che va dai 20 ai 29 anni. 

Dato confermato anche dal CDC statunitense: «la miocardite è un raro effetto collaterale che si osserva molto più spesso nei giovani adulti, ovvero oltre i vent’anni, rispetto ad altre fasce di età, ed è dovuto a una risposta immunitaria eccessiva in questi soggetti.» 

Il dato più significativo secondo la dottoressa Frigiola è che «le miocarditi sono più frequenti nelle persone affette da CoVid-19 piuttosto che in quelle vaccinate.»

Dati recenti forniti dal CDC suggeriscono che tra 100.000 adolescenti maschi vaccinati, solo da quattro a sette circa dovrebbero sviluppare miocardite post-vaccino. Se questo gruppo non fosse stato vaccinato, tuttavia, è probabile che più di 5.500 vengano infettati da COVID-19 in un periodo di tre mesi, con infezioni che provocherebbero 50 ricoveri, potenziale MIS-C, miocardite e possibile morte.

Un altro studio condotto dal Dr. Randolph, pubblicato nel Morbidity and Mortality Weekly Report, mostra che la vaccinazione protegge anche contro MIS-C (sindrome infiammatoria multisistemica). Dei pazienti con MIS-C, il 95% non era vaccinato; di coloro che necessitavano di supporto vitale, il 100% non era vaccinato. I ricercatori hanno calcolato che due dosi del vaccino Pfizer-BioNTech erano efficaci al 91% nel prevenire MIS-C.

«Sulla base di questi risultati, il rischio di MIS-C nei bambini non vaccinati esposti al coronavirus è più alto e più grave del rischio di contrarre la miocardite dal vaccino» afferma il dottor Randolph. «Poiché la vaccinazione protegge anche dal COVID-19 acuto, le prove supportano la vaccinazione contro il COVID-19 nelle persone di età compresa tra 12 e 20 anni.»

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